L’OUA D’ACCORDO CON IL MINISTRO ALFANO: SERVE UN GUARDASIGILLI A TEMPO PIENO PER L’EMERGENZA-GIUSTIZIA. SàŒ ALLA NOMINA DI UNA PERSONALITA DI GRANDE LIVELLO PER USCIRE DALLA CRISI

MAURIZIO DE TILLA, PRESIDENTE OUA: “La soluzione della crisi della giustizia è una priorità per l’Italia. Il Ministro Alfano non può fare il Segretario del Pdl e il Guardasigilli. Opportuno avviare il ricambio con personalità di alto livello. Non è nostra competenza, ma tra i molti nomi che circolano, vogliamo ricordare alcuni di grande spessore come quelli del Presidente Emerito della Corte Costituzionale, Cesare Mirabelli, del Vice Presidente del Csm, Michele Vietti nonché del già Ministro degli Affari Regionali, Enrico La Loggia”

L’Organismo Unitario dell’Avvocatura-Oua, sottolinea con preoccupazione il perdurare di una fase di incertezza per quanto riguarda la futura guida del Ministero della Giustizia, dopo la nomina dell’attuale Guardasigilli, Angelino Alfano come Segretario del Pdl.

«Tanti i problemi sul tavolo – spiega il presidente dell'Oua, Maurizio de Tilla – cominciando dalle norme contenute nella manovra economica, recentemente approvata, che acuiscono il già precario funzionamento della macchina giudiziaria, tra queste l’aumento del contributo unificato per i cittadini e lo stravolgimento della giustizia tributaria. Ma soprattutto per i mancati interventi di riforma e riordino del settore anche sulla base delle molte proposte fatti da mesi dall’Oua. Tanti gli spunti avanzati, tra questi un Decalogo e un Patto per la Giustizia sottoscritto insieme all’Anm. L’Oua ha indicato a suo tempo le direttrici di una riorganizzazione efficace della giustizia, ne citiamo alcune: maggiori risorse, introduzione della figura del manager dei grandi uffici, applicazione del “Metodo Barbuto”, incremento della produttività dei giudici, recupero dei magistrati sottratti al proprio ruolo, introduzione di una nuova figura di giudice laico, informatizzazione degli uffici giudiziari e processo telematico».

«Per fare tutto ciò – conclude de Tilla – non è possibile avere un ministro a mezzo servizio costretto a dividersi con altri importanti impegni. Opportuno, quindi, avviare il ricambio con personalità di alto livello. Non è nostra competenza, ma tra i molti nomi che circolano, vogliamo ricordare alcuni di grande spessore come quelli del Presidente Emerito della Corte Costituzionale, Cesare Mirabelli, del Vice Presidente del Csm, Michele Vietti nonché del già Ministro degli Affari Regionali, Enrico La Loggia».

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