Unaie e Aikal per Expo 2015

TREVISO – In bilico tra memoria e identità: ricordando il 150° anniversario
dell'Unità d'Italia e lanciando una sfida verso Expo 2015, prende forma a
Treviso la Casa degli italiani all'estero, punto di riferimento fondamentale
per la riuscita della grande vetrina mondiale milanese.
La prima pietra del progetto, che vede in prima fila Unaie, unione
presieduta dall'On. Franco Narducci e Aikal, associazione presieduta da
Ettore Bonalberti, è stata posta venerdì 1 luglio con un convegno che ha
radunato nella città veneta, esponenti dell'associazionismo italiano
all'estero, amministratori, project leader e politici.
Proprio dall'intervento dell'on. Narducci è emerso il ruolo centrale che
potranno giocare gli italiani all'estero, visti come anima e risorsa, per la
riuscita di Expo dove ritroveranno – come ha evidenziato nella sua relazione
Daniele Marconcini, vice presidente Unaie – la reinterpretazione di quella
Casa già costruita nell'Esposizione del 1906, oltre un secolo fa.
Parole forti quelle dell'On. Narducci che ha ricordato il monito del
presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano sul valore dell'unificazione
e dell'unità per vincere le sfide che attendono l'Italia. Ecco quindi gli
italiani nel mondo “ambasciatori” di Expo con l'obiettivo di coinvolgere la
dimensione numerica e le destinazioni: milioni di italiani che si sono
riversati in Europa, Africa, Australia a nei Paesi dell'America Latina.
Secondo l'ultimo rapporto Migrantes sono oltre 4 milioni gli italiani
residenti all'estero, un'autentica “miniera” per Expo che verterà su temi
ecosostenibili toccando quindi i problemi delle eco-migrazioni:
alimentazione, energia, pianeta e vita.
Un viatico al progetto Unaie-Aikal è venuto infine da Alberto Mina,
direttore affari istituzionali ed eventi di Expo che ha diradato ombre e
polemiche sullo start up dell'esposizione milanese: tutto sta procedendo
secondo i tempi prefissati, è imminente il rilascio del primo bando
operativo e in ottobre si terrà il primo meeting di tutti i Paesi aderenti a
Expo e si comincerà a parlare della costruzione dei padiglioni.

Il Portale dei Lombardi nel Mondo verso l'Expo' di Milano 2015

L'Associazione dei Mantovani nel Mondo Onlus,aderente all'Unaie,Unione
Nazionale delle Associazioni Immigrati ed Emigrati, ha recentemente
deliberato l'entrata del sodalizio in AIKAL attraverso il Portale dei
Lombardi nel Mondo www.lombardinelmondo.org .Questo per dare un contributo
del'associazionismo dei lombardi nel mondo ad un progetto che vede la
promozione dell'Expo' di Milano del 2015 una grande occasione per promuovere
la partecipazione delle comunità italiane e lombarde nel Mondo.

Grazie al finanziamento della Regione Lombardia e recentemente della
Fondazione Cariplo,l'AMM Onlus ha messo a disposizione il proprio Centro
Documentazione ed Archvistico dell'emigrazione Lombarda che comprende una
apposita sezione dell'Expo' di Mlano del 1906 ,un grande evento che unì
Milano a tutta l'Italia e al resto del mondo e che portò ben 24 nazioni
espositrici e sei milioni di vistatori.

Rifacendosi allo spirito del 1906 e' stata lanciata a Treviso il 1 luglio
scorso l'idea della Casa degli Italiani nel mondo ,presentata dal Vice
Presidente dell'UNAIE Daniele Marconcini nei suoi aspetti storico-
sociali,grazie alle fonti e alla ricerche messe a disposizione dalla
prof.ssa Patrizia Audendino,accademica dell'Università di Milano con cui da
anni l'AMM Onlus collabora.

Vi alleghiamo per l'occasione una ricerca tratta dalle fonti documentali e
bibliografiche della Biblioteca dell'Emigrazione Lombarda ,sita a Mantova
presso la Sede dell'AMM Onlus,a suo tempo pubblicata sul sito dei Lombardi
nel Mondo.

Centro documentazione ed archvistico dell'Emigrazione Lombarda

L'Esposizione Internazionale di Milano del 1906

Proponiamo una serie di testi tratti da giornali dell'epoca riferiti
all'Expo Universale svoltosi a Milano nel 1906. Era presente anche la Casa
degli Italiani nel Mondo

1906 – La ricchezza di Milano

Ogni giorno nuove imprese si fondano, nuovi “finanziamenti” hanno luogo sia
per aziende locali che per altre di fuori,sia per
industrie,commerci,produzioni agricole o imprese edilizie che esplicano a
Milano e vicinanze la loro attività, sia di quelle che si estendono su tutta
l'Italia. A quanto si può valutare la ricchezza di Milano? Nella
insufficienza grande di dati precisi od anche attendibili è ardua ogni
conclusione al riguardo. Si può però venire ad un cifra di una certa
approssimazione basandosi sui redditi colpiti dalle tre imposte dirette
principali: terreni,fabbricati e ricchezza mobile;sui depositi presso i vari
Istituti di credito,sul movimento della stanza di compensazione,sul valore
di alcuni titoli locali che si possono presumere in mano di cittadini,sugli
interessi pagati per i fondi di Stato alla tesoreria locale,il tutto però
conglobando in modo da non incorrere: da una parte in duplicati di stima e
dall'altra in una eccessiva fiducia nelle cifre ufficiali;poiché si sa come
certi redditi dei cosiddetti enti collettivi,i cui bilanci sono sottoposti
al Fisco e che all'infuori di abilità di compilazione non possono ricorrere
a troppe diminuzioni di “registrazioni” attive.

Da calcoli istituiti in tal modo potrebbe desumersi che la ricchezza
pubblica e privata di Milano si aggira dagli 8 ai 9 miliardi di lire di cui
un miliardo e mezzo circa di ricchezza fondiaria ed il resto di ricchezza
mobiliare ( opifici , commerci,mutui,titoli,ecc.).E questa ricchezza
mobiliare è la gran forza di Milano,è quella che la spinge a sempre nuovi
investimenti produttivi nella città e nel Paese intero,tentando anche le
vie dell'estero. Molti titoli esteri giacciono già nei forzieri milanesi e
più ve ne entrano ogni di con fenomeno inavvertibile dai più ma noto a chi
ha pratica di borsa e di banca. In molte imprese straniere il capitale
milanese va partecipandovi sempre più anche con investimenti diretti non
rappresentati da titoli.

Milano sembra felicemente avviarsi alla potenza finanziaria. Lo spirito di
iniziativa .l'amore al lavoro ed al risparmio dei sui cittadini fanno
presagire non lontano il tempo in cui,l'Italia cessata d'essere-e quasi sta
per esserlo – un paese debitore per divenire un paese creditore, Milano
assurgerà a mercato internazionale di capitali accrescendo vieppiù la sua
importanza e riacquistando colle mutate proporzioni dei tempi moderni,la
fama di città del lavoro e della finanza che godeva nella gloriosa epoca del
Comune e del Ducato dei torrioni dei Visconti e degli Sforza.

Era presente anche l'Esposizione degli Italiani all'estero

L'Esposizione Internazionale di Milano del 1906,indetta per festeggiare il
traforo del Sempione è sorta per iniziativa di un numeroso Comitato di
cittadini ,e si è svolta interamente come iniziativa privata,”esempio
notevole di concordia e di forza cittadina”. Limitata da prima al concetto
di semplice esposizione di trasporti terrestri e marittimi,si aggiunse poi
al suo programma le Belle Arti,l'Arte decorativa,l'Agraria,l'Igiene,la
Galleria del Lavoro,la Previdenza, la Pesca,l'Agricoltura,

la Zootecnica,molte mostre temporanee. Lo Stato diede un sussidio di 500.000
mila lire,la Cassa di Risparmio di 300.000 lire, la Provincia di 100.000
lire. Il Comune,entrato con larghezza di idee nella grande manifestazione,di
cui apprezzò l'importanza,assegnò un contributo di un milione e sussidiò poi
in mille modi col suo cordiale appoggio morale e materiale l'iniziativa del
Comitato,mediante lavori pubblici di notevole importanza quali:sistemazioni
stradali, linee tranviarie, aperture di nuove vie,cessione di aree,impianti
di acque e fognatura,aumenti di servizi pubblici,impulso a private
intraprese per gli alloggi,ricevimenti ai Congressi,ecc.

I privati concorsero con la sottoscrizione di un fondo di garanzia di circa
3.500.000 lire,al quale larga parte presero tutti i principali fornitori e
costruttori dell'Esposizione fiduciosi nelle sorti di questa.. Ma
finanziariamente l'impresa è ben più importante. Il suo bilancio si aggira
intorno ai dodici milioni, ma sarebbe di parecchi milioni superiore qualora
non si fossero stralciate con abili combinazioni economico industriali somme
ingenti,quali ad esempio quelle per gli impianti di trasporti interni,della
distribuzione di energia elettrica,acqua,gas,costruzioni speciali per
divertimenti,ecc.

L'Esposizione è ripartita in due parti : Parco e Piazza d'
Armi,congiunte,oltre che dalle linee tramviarie cittadine,da una ferrovia
elevata a trazione elettrica sistema monofase di 1170 metri. L'area
complessiva occupata è di un milione di metri quadrati,e su di essa sorgono
grandi e piccoli padiglioni coprenti insieme 280mila mq ( Esposizione di
Liegi 1905 mq. 130.000 ).Il carattere della costruzione è in generale
grandioso:larga parte,secondo l'ispirazione del paese nostro,vi si è data
alla decorazione architettonica.. Sorgevano nel Parco,a sinistra e a destra
di un peristilio d'entrata,la Mostra retrospettiva dei
Trasporti,l'Esposizione di Pesca e Acquicoltura e l'Acquario,mentre di
fronte stava un simulacro dei due tunnel del Sempione,destinati a
polarizzare la conoscenza delle particolari difficoltà incontrate nel
traforo. Completava questa mostra una larga raccolta di dati tecnici e
scientifici,disegni ,progetti.

La Retrospettiva è una preziosa raccolta di cimeli,l'Acquario è un tour de
force, poiché non è certo Milano che torna più facile presentare al pubblico
una ricca raccolta di animali marini viventi.

Il Palazzo delle Belle Arti circonda un lato della grande Arena
napoleonica,destinata a spettacoli diversi.Nel centro del vasto spazio
(12.000 mq.)destinato alle Belle Arti,sorge l'immenso salone dei
Festeggiamenti,e quasi di fronte a questo,fra il verde degli alberi,il
Padiglione della Città di Milano, quello della Svizzera, quello del Canadà,
la Stazione della Ferrovia elevata e numerosi altri. Ventimila metri sono
coperti dallE gallerie dell'Arte Decorativa italiana,giapponese,

olandese,ungherese,dall'Architettura della Previdenza Sociale. Splendido per
la ricchezza di costruzione è il Padiglione degli orafi italiani.

Nella Piazza d'Armi,dove il nucleo principale della costruzione,la Stazione
d'arrivo,dalle sue rampe laterali riversa i visitatori in un grande giardino
centrale a fontana;a destra di questo sorge il Palazzo dell'Automobile e del
Ciclo (12.000mq.) con una galleria centrale di m. 46 per 120;sede poi,dopo
l'Esposizione Temporanea di Automobili,di una serie di svariate Esposizioni
temporanee internazionali:6000 mq sono occupati da un grande Palazzo
destinato alla Carrozzeria ed al carreggio;2000 da una galleria ove il
Touring Club Italiano indisse opportunamente un concorso di camere d'albergo
moderno,nell'intento di contribuire al miglioramento del comfort dei
viaggiatori. La Francia per l'arte decorativa ,occupa un palazzo che
contiene un immenso salone di 10.000 mq(50 x 200) la cui cupola centrale si
innalza per 35 metri.

La Galleria del Lavoro (24.000mila metri coperti) presenta l'aspetto di un
vastissimo opificio .Con concetto nuovo le macchine non vi sono oziosamente
in moto a vuoto,ma debbono produrre sotto gli occhi del visitatore. La
grande Galleria centrale in ferro è di 127 metri per 30;nel
cortile,allietato da piante,sorgono numerose e importanti altre Esposizioni
del Lavoro,tra cui una fabbrica di sigarette,una vetreria,il Padiglione
della Associazione Nazionale delle Sete (3000 mq),in cui la massima
industria lombarda è presentata dallo schiudersi del seme-bachi fini alla
tintura della stoffa,attraverso le trasformazioni molteplici della filatura
e della tessitura.

La Marina ha una delle più belle gallerie (12.600 mq.),sul davanti del quale
si erge un faro di 60metri di altezza,splendido punto di vista,servito da un
grande ascensore per il pubblico.

Pareva ,a chi non sa l'attrattiva che esercita il mercato industriale di
Milano,un ardimento inopportuno quello di tale Esposizione,qui nel centro di
una vasta pianura :invece per lo splendido risultato di questa Sezione si
dovette costruire un'altra Galleria di ampliamento di 2500 m. Addossata a
quest'ultima è l'Esposizione degli Italiani all'estero (2.500 mq.),con
patriottico pensiero chiamati a mostrare qui quanto i figli,lontani dalla
madre patria,ne onorino il nome coll'intenso lavoro.

Le cuspidi acute di un ricco padiglione di stile fiammingo annunciano il
Belgio che copre 12.000 mq. circa,appoggiandosi ad un altro padiglione di
16.500 metri occupato dall'Austria. Immense sono le costruzioni del
Materiale Mobile ferroviario,delle Poste e dei Telegrafi e dei trasporti in
genere (30.000 mq) dietro le quali un parco di 10.000 mq. Contiene una
quantità di animali viventi esotici,rappresentanti i trasporti coloniali in
azione. L'Igiene applicata ai trasporti,l'Igiene pubblica ,la Croce Rossa
dei diversi stati,gli automobili militari germanici ,i servizi di
segnalazioni ferroviarie ed altre Mostre occupano altre Gallerie per circa
8.000 mq. E vasti spazi coperti.Un padiglione di 1500 mq,è destinato alle
macchine di sollevamento,un altro di 500 allo studio delle strade,e una
strada modello di 400 m si svolge dinanzi al pubblico , presentando in
distinte tratte i migliori modi di manutenzione e di struttura
stradale,4.500 mq. Sono occupati da una così detta via del Cairo, bellissima
rappresentazione al vero della vita araba,con i suoi
bazar,moschee,caffè,case,ecc. Immenso è lo spazio dedicato all'industria
principale della nostra Italia,l'Agricoltura in tutte le sue manifestazioni:
prodotti,macchine,esposizioni zootecniche,orticole e simili. Importantissima
pure la Mostra di metrologia e Aeronautica (6.000mq.): vi è annesso un
grande parco (30.000 mq.) per la lanciata dei palloni e pel concorso dei
dirigibili con tribune che si svolgono su di un fronte di 200 m.

I servizi generali,in questo colossale impianto,hanno raggiunto
un'importanza proporzionata :si dovettero spendere centinaia di lire in
opere sotterranee di fognatura ed acqua potabile,di cavi per l'energia sotto
tutele forme di gas,telefoni,ecc. Più di 1400 fari elettrici illuminano i
viali ed i giardini,più di 200.000 lampade di incandescenza sono sparse
nelle Gallerie o destinate all'illuminazione nell'esterno di queste. Servizi
di trazione elettrica,a benzina e ad aria compressa, permettono al pubblico
di comodamente circolare nell'interno del recinto. Più di 20 km di binari
furono posti per ragioni diverse,Vi è una rete telefonica con circa 200
apparecchi,tre uffici postali,un servizio di pompieri con macchinari
perfetti e quattro km di tubo di canape,due caserme per 600 uomini di
guardia,un servizio completo di assistenza sanitaria,ecc,

Intorno a questa formidabile centro di attività che è l'Esposizione si
muovono a migliaia interessati,curiosi e studiosi, per gli uni e gli altri
vi è campo a transazioni commerciali,a studi di ogni indole,a divertimenti,
un centinaio di congressi si svolge nella grande occasione destinata a
diventare leggendaria nella vita di Milano,per la sua speciale
grandiosità..Sono indetti tali concorsi che chiameranno ciascuno migliaia di
inscritti. Ad uno ve ne sono circa 5000,ad un altro 7000, e così via..

100.000 lire assegnate da S.M. il Re furono divise in premi di indole
speciale e pratica o sociale,ripartite nelle diverse commissioni.. Più di
100.000 lire sono assegnate a un tiro al piccione:10,000 lire ad un concorso
di inghiaiamento stradale;10.000 lire a un concorso di camere di
albergo;27.000 diversi concorsi di previdenza; e durante l'esposizione si
correrà una duplice Coppa d'oro automobilistica con circa 150.000 lire di
premi.Corse al galoppo e al trotto con 350.000 lire di premi,ecc.

Tale è per sommi capi l'inventario dell'Esposizione di Milano del 1906,quale
si può tracciare alla vigilia della sua apertura quanto tutto lascia sperare
un successo completo.

Tratto dal volume “Milano nel 1906 ” – Amministrazione Municipale di Milano
(Edizione fuori commercio).

Della presente pubblicazione l'Amministrazione Municipale incaricava il
Comitato composto dai Signori :

Beltrami arch.Luca – Ferrini ing. Giannino – Filippetti dottor Angelo –
Gobbi prof.Ulisse – Jorini prof. ing. Antonio – Piola – Daverio ing. Piero
– Pugno ing. Francesco coi quali cortesemente collaborarono:

Accenti ing. Ettore – Alberini ing. Cesare – Belluzzo ing. Giuseppe –
Bertarelli L. Vittorio – Bordoni- Uffreduzzi dott.Guido – Caminada Luigi –
Cernezzi dott.Luigi – De Marchi prof. Attilio –
Ferrari dottor Pietro – Fortis Carlo – Goldoni maggiore Alberto – Gonzales
ing. Tito – Mazzucchelli avv. Mario -Minorini ing. Francesco – Noseda Aldo –
Salvioni prof. Carlo – Verga dottor Ettore

Tipografia Umberto Allegretti Milano
Carta topografica Ditta A.Vallardi – Milano
Incisioni – Alfieri & Lacroix – Milano
Carta della Cartiera A.Binda & C. – Milano
Inchiostri della Casa Ch. Lorilleux & C. -Milano

Nel 1906 l'Amministrazione Municipale di Milano era così composta:

Sindaco
PONTI Comm. ETTORE , Senatore del Regno

Assessore delegato

Della Porta Avv. Cav. Luigi

Assessori

Greppi nob. avv. Emanuele – Riparto I : Finanze

Pressi rag.cav. Enea – Giulini nob. dott. Alessandro – Rip. II : Amm. e
stabili Comunali -Economato

Candiani dott. cav. Ettore – Rip. III : Sorveglianza urbana -Pompieri
-Mercati

Menozzi prof.cav. Angelo – Rip.IV : Igiene- sanità -Annona – Polizia
Mortuaria

Della Porta avv.cav.Luigi – Rip.V : Beneficenza

Mojana avv.Edoardo – Rip. VI : Istruzione primaria

Gabba avv.cav.Bassano – Istruzione secondaria e Musei

Morpurgo avv. Comm. Gerolamo – Rip. VII : Dazio Consumo

Gori avv. conte Piero – Rip. VIII : Stato civile -Leva – Elezioni

Saldini ing.prof.cav. Cesare – Rip.IX : Edilizia – Piano Regolatore

Ponzio ing.prof.Giuseppe -Rip.X : Lavori Pubblici

Segretario Generale

Mascheroni avv.cav.Enrico

Daniele Marconcini

Circolo storico della Stampa Lombarda
Centro Documentale e archvistico dell'Emigrazione Lombarda

www.lombardinelmondo.org

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