Di certo 600 mila moto e motorini da multare (a fronte di 20 mila parcheggi dedicati) in giro per Roma sono un appetitoso bocconcino per un’amministrazione che proprio non riesce a darsi un piano strategico e che quindi non trova di meglio che poveri espedienti quotidiani per fare cassa. Meglio tardi che mai. «Porremo fine all’equivoco »
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La bagarre delle strisce blu per le due ruote
“Mercoledì prossimo porterò in Giunta una delibera che modificherà il regolamento approvato dalle precedenti amministrazioni che non consentiva la sosta ai ciclomotori all'interno delle strisce blu”.
Questa l’affermazione del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, fatta nei giorni scorsi; appello che ha suscitato non poche polemiche sia da parte delle opposizioni che da parte dei guidatori di due e quattro ruote. Il primo cittadino nelle sue dichiarazioni non aveva chiarito se il parcheggio sarebbe stato gratuito o a pagamento, cosa di non poca importanza.
“I motorini sulle strisce blu non pagheranno”, è il chiarimento delle ultime ore del sindaco per sula questione che ha tenuto banco negli ultimi giorni. “Abbiamo previsto – ha spiegato – che ci siano degli spazi dedicati specificamente ai motorini però, considerata l'importanza che nel traffico di Roma hanno le due ruote, vogliamo porre fine a quell'equivoco che si era creato con la precedente amministrazione che poneva un divieto per i motorini sulle strisce blu. Tra l'altro – ha aggiunto Alemanno – questo divieto mette in grande difficoltà i motociclisti perché in molte aree di Roma è difficile trovare posti alternativi. Quindi – ha concluso il sindaco – da questo punto di vista non soltanto dobbiamo autorizzare questo parcheggio ma non possiamo pretendere alcuna forma di pagamento. Da qui si sono affievolite le preteste dei centauri che hanno preso atto della promessa fatta dal Campidoglio ma ora a protestare per i loro stalli occupati dalle due ruote saranno gli automobilisti, che oltre a vedersi occupati i posteggi inizialmente a loro riservati avranno meno parcheggi a disposizione con una sanzione nel caso vadano ad occupare i posti riservati alle due ruote.
Iniziativa che segue quella, alquanto discussa, di apertura di alcune corsie preferenziali ai motociclisti; siamo davanti a una piccola rivoluzione della mobilità su due ruote a cui, però, non segue una giusta campagna di informazione e trasparenza.
Concorsi e piani assunzione
Le amministrazioni, secondo le necessità, sono ovviamente libere di bandire o meno concorsi pubblici per le assunzioni (fermo restando che qualche dubbio sulla natura dei concorsi è più che legittimo quando, in assenza di bandi per anni e anni, in prossimità di elezioni, vengono in tutta fretta d’un tratto banditi centinaia e, talvolta, migliaia di posti).
D’altro canto, le stesse amministrazioni non sono altrettanto libere di avviare concorsi e procedure di selezione senza aver chiarito prima e per bene il piano assunzioni perchè altrimenti, come spesso accade e di recente è accaduto in più di una amministrazione, i partecipanti ai diversi concorsi vengono lasciati invecchiare in un limbo che dura mesi (a volte, come capitato di recente, anni) senza che nei loro confronti venga mostrato il minimo riguardo o rispetto [segue] http://www.centogiovani.it/laboratorio/index.php?option=com_content&view=article&id=1651:concorsi-e-piani-assunzione&catid=2:consumatori&Itemid=60
Manovra: evitare che siano le imprese e le famiglie a pagarla cara
Se da una parte le banche battono i piedi e minacciano di chiudere le filiali, i trader di abbandonare l’attività e le Sim (Società di Intermediazione Mobiliare) di chiudere battenti, dall’altra sarebbe opportuno andare a verificare e, quindi, intervenire sugli altissimi costi delle assicurazioni
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Buon costume e progetti
Stand nelle expo, progetti di nuovi poli, archistar e tanta carta. Di fatto, nulla.
Dagli Stati generali dello scorso febbraio è venuto fuori un Piano Strategico di Sviluppo (Pss) per il futuro della Capitale da realizzarsi entro il 2020. Con questo Pss Alemanno ha promesso di raggiungere 4 macrobiettivi attraverso la realizzazione di 225 progetti.
22 miliardi di euro sarebbe il valore dei 225 progetti e 300 e passa è il numero delle migliaia di posti di lavoro che si verrebbero a creare: più di 30mila posti di lavoro nuovi ogni anno. Ci sarebbe una crescita del Pil del 3% con effetto traino dello 0,28% sul Pil nazionale.
Progetti ed opere che, [segue]
Michele Gerace (cento giovani). A proposito di Atac
Mentre ogni questione sfocia nella banalizzazione o nel semplicismo delle proposte, sarebbe opportuno una volta tanto dare buona prova di concretezza associata a visione strategica.
Così, sono assolutamente modeste e poco appropriate le delibere 30 e 35 presentate dalla giunta del Comune di Roma.
[- La delibera 30 prevede l'attuazione dello scioglimento della società Roma Patrimonio srl e l'assorbimento della stessa in Atac spa;
– la delibera 35 prevede la riconversione degli immobili non strumentali al Trasporto Pubblico Locale e la vendita di immobili (15) con trasferimento a un fondo comune di investimento immobiliare di una Società di Gestione del Risparmio (pubblica al 51%)]
L’unico senso che sembrano avere è quello di far cassa, rimediando frettolosamente ad un problema che merita un pò più di lucidità.
Una scelta che se da una parte non è minimamente in grado di ridare slancio al trasporto pubblico di Roma, dall’altra comporta una forte riduzione dei servizi per i cittadini
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Cassa integrazione: che fare?
Cassa integrazione, un problema sempre più rilevante, che sta investendo l’Italia, portando alla disperazione milioni di persone. Stando alle cifre del Sole 24 ore, in Italia nel 2010 i lavoratori soggetti a questo istituto sarebbero 580mila.
La cassa integrazione è un istituto previsto dalla Legge italiana, consistente in una prestazione economica, erogata dall'INPS, in favore dei lavoratori sospesi dall'obbligo di eseguire la propria prestazione o obbligati ad operare a orario ridotto. Vi sono due tipi di cassa integrazione: ordinaria, attivabile in caso di eventi transitori, non riconducibili agli operai o agli imprenditori, ma a crisi di mercato; straordinaria, disposta in casi di ristrutturazione, riorganizzazione o riconversione aziendale, crisi di particolare rilevanza settoriale o territoriale e in caso di fallimento, liquidazione coatta, etc. Durante questo istituto i lavoratori percepiscono l’80% del loro stipendio lordo.
“Sono preoccupato per loro. Sono preoccupato per le loro condizioni. So cosa vuol dire essere senza lavoro, in esilio, da giovane ho provato a vivere giorno dopo giorno con una brioche e un caffellatte. Molti di loro sono dei ragazzi e potrebbero prendere una strada sbagliata. Comprendo l' angoscia di chi la sera arriva a casa e deve confessare di non avere trovato un' occupazione. Sentirsi un fannullone e non averne alcuna colpa!”. Queste le parole di Pertini del 1984, che nonostante il tempo, riflettono la situazione attuale.
Storie che sentiamo ai telegiornali, alla radio [segue] http://www.centogiovani.it/laboratorio/index.php?option=com_content&view=article&id=1659:cassa-integrazione-che-fare&catid=204:numero-160&Itemid=116
Spreco di alimenti: limitarli si può
E’ dai primi di maggio che come associazione di consumatori siamo presenti con un gazebo in piazza ogni giorno da mattina a sera.
Non c’è stato giorno in cui non si è avvicinato qualcuno raccontandoci di come e quanto gli sia difficile avere quotidianamente qualcosa da mettere sotto i denti.
Il campione cui mi riferisco non è un campione statistico costituito da homeless o come comunemente vengono definiti da ‘casi disperati ai margini della società’.
E’ un campione che investe buona parte di persone che a prima vista sembrano condurre una vita assolutamente normale.
Per lo più si tratta di persone non più propriamente giovani. Signore e signori che con la pensione non arrivano alla seconda settimana del mese.
Ad integrare il campione interviene un dato riferitoci dal personale antitaccheggio dei supermercati e di centri commerciali: ogni [segue]
Associazione Culturale “cento giovani”
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