Roma, 5 luglio 2011. Con l’interrogazione a risposta scritta n. 4-06060, l’on. Razzi chiedeva come mai la sede diplomatica consolare di Losanna per gli italiani ivi residenti e con un bacino di 60.000 unità fosse stata chiusa mentre i consolati d’Italia di Neuchatel e Wettingen, nonostante un bacino di utenza sensibilmente inferiore pari a 20.000 connazionali, restavano invece operativi.
La risposta istituzionale del sottosegretario di Stato Sen. Alfredo Mantica si è fondata sul piano di ristrutturazione generale delle reti degli Uffici all’estero parallelamente alla realizzazione di innovative piattaforme informatiche per garantire un sempre elevato livello di assistenza alle collettività italiane residenti all’estero. Purtroppo il bacino di utenza cui faceva riferimento l’on. Razzi che giustificava l’interrogazione, a detta del sottosegretario, non è stato il solo parametro cui si è tenuto conto. Contemporaneamente alle chiusure il governo si sforzerà di garantire il rafforzamento delle sedi consolari che riceveranno le competenze dagli uffici aboliti.
Per lo specifico della chiusura del consolato di Losanna, con la stessa delibera con la quale si decideva la chiusura, si è disposto il passaggio della dipendenza delle Agenzie Consolari di Sion e Neuchatel da Losanna a quella di Ginevra.
On. Antonio Razzi
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