Be’. sul doppio turno e quota proporzionale e’ stata piu’ o meno sperimentata con il mattarellum e funzionebbe solo in parte. Quello che mi preme sottolineare e’ la clausola anti-responsabili i famisi “scilipotisti”, di tutti i tempi. “Una parlamentare sarà libero di cambiare gruppo e andare nel Misto ma non sarà possibile creare gruppi totalmente svincolati dalle elezioni”( Bersani) . Questa clausola non eviterebbe i cambi di casacca e ribaltoni e quindi cadute di legislature, ma sposterebbe i parlamentari dalla maggioranza alle minoranze o opposizioni. Il problema non e’ il mandato senza vicoli ( sancito dall’ articolo 67) ma l;a modifica dello stesso. Come ho gia’ piu’ volte ribadito in altri articoli che: “ Il parlamentare rappresenta la Nazione senza vincolo di mandato”. Diritto sacrosanto e il parlamentare ha anche facolta’ del voto secondo coscienza, appunto senza vincoli , che appartenga alla maggioranza o all’ opposizione. Il cambiamento di casacca o partito e’ una prassi incostituzionale, come lo sono i voti di fiducia imposti dal governo.( mandato imperiale) Una nuova legge elettorale dovrebbe comprendere anche le dimissioni del parlamentare, nel caso che durante il suo mandato, non si riconosca piu’ con il programma elettorale e il suo partito di appartenenze, lasciando il suo posto al primo dei non eletti. Questo a mio avviso darebbe alla maggioranza venuta fuori dalle elezioni “stabilita’ legislativa” e al parlamentare liberta’ di voto. La riforma elettorale di Bersani, sara’ solo un altra “mezza” porcata e..non cambiarebbe nulla.
http://qn.quotidiano.net/politica/2011/06/09/521283-nuova_legge_elettorale_ecco_proposta.shtml