Una nuova legge elettorale e’ la priorita’ del popolo italiano. Se si va avanti con il porcellum si rischia un futuro di eterna instabilita’ legislativa. L’ ostacolo primario non solo le liste bloccate e il premio di maggioranza, bensi’ la stabilita’ legislativa. Io sfido chiunque a trovare un articolo nella nostra Costituzione che sancisca il cambiamento di partito , al parlamentare dissidente. In base agli articoli 67.68, il parlamentare e’ libero di votare e esprimere le proprie opinioni, senza incorrere in sanzioni o dimissioni, appunto senza vincolo di mandato alcuno. Ecco perche’ occorre una leggina che proibisca al parlamentare di cambiare partito, in caso di incompatibilita’ irreversibile, si dimette e lascia il suo posto ai primi dei non eletti. Il “Scilipotismo” ( * prassi anticostituzionale dei parlamentari italiani di cambiare casacca politica, a proprio uso e consumo), non e’ un fenomeno odierno, ma risale alla nascita ( o ad una pessima interpretazione) della nostra Costituzione da parte del “legislatore”. E’ inutile ripetere che il porcellum andrebbe in toto abolito e sostituito con un proporzionale, a sbarramento del 3% , il ritorno alle preferenze uninominali, con coalizioni post-elettorali…
