REFERENDUM, FANTETTI: DA CENTROSINISTRA SVENDITA DEL VOTO ESTERO

“Di fronte allo scempio perpetrato nei giorni scorsi sul tema del voto all'estero”, sottolinea il senatorie eletto nella circoscrizione estero europa Raffaele Fanttetti, c'è da dire innanzitutto che “è totalmente illegale ed evidentemente incostituzionale pensare di non computare il voto espresso dai connazionali all'estero iscritti all'Aire per il semplice motivo che si tratta di cittadini italiani, dunque pieni titolari di elettorato attivo e passivo. A scanso di equivoci, abbiamo presentato in Cassazione una Memoria tecnica ad hoc”. Secondo punto messo in rilievo dal senatore Pdl e che “è triste constatare che per conseguire strumentalmente un qualsivoglia ritorno politico interno, i rappresentanti ufficiali di diversi partiti dell'opposizione come il Partito democratico e l'Italia dei valori, che pure, entrambi, raccolgono numerosi consensi e quindi contributi pubblici dal voto dei nostri connazionali all'estero, sono pronti a svendere pubblicamente quel patrimonio politico ed elettorale”. “Terzo – aggiunge Fantetti – dovendosi aggrappare a qualcosa, questi 'svenditori del voto estero' cercano di riferirsi al criterio dell'effettività del voto minacciandone la validità generale per non meglio precisate inefficienze. Denunciare ed indagare formalmente tutte le situazioni irregolari è un sacrosanto diritto-dovere democratico. Proporre strumentalmente, ma ufficialmente, di invalidare il voto del 6% del corpo elettorale italiano in base a tali 'voci di corridoio telematico' è semplicemente vergognoso. Quarto, sarebbe opportuno ricordare che gli Italiani all'estero sono, molto probabilmente e al contempo, coloro che hanno patito di più per mantenere la propria cittadinanza italiana e coloro che risultano maggiormente danneggiati da alcune disfunzioni tecniche della Legge Tremaglia, di fatto applicata finora solo due volte. Per questo avevamo pubblicamente suggerito che nel decreto d'indizione delle elezioni dell'aprile 2008 l'allora governo Prodi inserisse qualche semplice modifica tecnica che avrebbe evitato la stragrande maggioranza delle disfunzioni poi ripetutesi. Non fu fatto: probabilmente perché non si voleva intaccare un meccanismo che nella tornata precedente aveva consentito alla sinistra di realizzare un risultato elettorale ampiamente positivo ed insperato. Invece, due settimane fa, nell'approvare la riforma di Comites e Cgie – ribadisce Fantetti – la maggioranza di centro-destra ha approfittato per inserire alcuni correttivi alle modalità di voto (sottoscrizione e fotocopia documento nella scheda di voto da re-inviare) che, se daranno buona prova di sé, saranno poi introdotte nella legislazione italiana per migliorare le operazioni di voto all'estero e garantirne al massimo la regolarità e dignità che meritano tutti coloro che lo esercitano. Alla fine, per i connazionali all'estero, la storia non cambia. Da una parte, il centro-destra italiano che da sempre interpreta sinceramente gli interessi legittimi dei cittadini residenti all'estero riuscendo a tramutarli in leggi dello Stato (rendendoli in tal modo costituzionalmente vincolanti erga omnes). Dall'altra – conclude il senatore Pdl – il centro-sinistra che li sfrutta a piene mani, sia parlamentarmente che finanziariamente, ma che li disconosce in toto alla prima occasione ritenuta utile”.

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