A poche ore dalla consultazione referendaria del 12 e 13 giugno sui Referendum abrogativi contro la privatizzazione dell’acqua, le centrali nucleari in Italia e il legittimo impedimento la CVDP, primo movimento astensionista politico invita, con sempre maggior vigore, gli astensionisti politici italiani a recarsi a votare.
A differenza di chi lo invoca in questi ultimi giorni, il diritto all’astensione al voto dev’essere sempre riconosciuto e garantito, e non solo a livello referendario o parlamentare…
Esso può essere persino utile ai fini di una più ampia formazione degli stessi assetti politico-istituzionali, da improntare su una più effettiva portata pluralistica capace di riallineare il potere di investitura a parametri meno oligarchici.
Questa sì sarebbe vera democrazia!
Ma i Referendum di oggi racchiudono una ben più stretta valenza strategica, in quanto ultima o unica possibilità di espressione sovrana e diretta su temi di grande interesse collettivo.
Buona prassi democratica sarebbe, per temi di così ampia e generale portata, quella di interpellare il popolo sovrano preventivamente, soprattutto per quanto riguarda materie come quelle sul nucleare che, come si ricorderà, è già stato bocciato una prima volta in un’altra tornata referendaria.
Spetti al solo popolo sovrano rimettere in discussione ciò che il popolo sovrano ha deciso!
Si avvii finalmente quella nuova fase, nella quale direzione è volto tutto il nostro impegno, in cui le sorti e i destini della nazione possano essere direttamente collegati alla volontà dei cittadini, come sancito dalla nostra Costituzione.
Roma, 9 giugno 2011
la CVDP (Commissionedi Vigilanza per la Democrazia Partecipativa),
movimento astensionista politico
per il rilancio della sovranità popolare
Cordialmente,
Antonio Forcillo – portavoce