Come Sante Pollastri, il rapinatore amico del ciclista Girardengo, finito in manette per la sua passione delle due ruote, così Donato Fratto, criminale per nulla romantico, è stato catturato nel porto di Genova mentre, a bordo della sua fiammante Honda Goldwind, insieme alla moglie era in procinto di imbarcarsi sulla nave che sarebbe salpata di lì a poco per la Sardegna, dove si svolgerà un importante motoraduno. La passione per le due ruote ha incastrato così un pericoloso ‘ndranghetista, latitante appartenente alle cosche operanti in Germania e Svizzera, indagato per associazione di tipo mafioso. L’uomo era stato colpito dal provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria nell’operazione “il Crimine 2″, eseguita l’8 marzo 2011, prosecuzione dell’attività “il Crimine” dello scorso 13 luglio, nel corso della quale furono eseguiti 304 provvedimenti cautelari in coordinazione tra le Dda di Reggio Calabria e di Milano, che ha permesso di delineare l’esistenza della organizzazione ‘ndrangheta sia nel nord Italia, in particolare in Lombardia, sia all’estero.
Fratto era residente nel Cantone San Gallo in Svizzera ed è stato catturato grazie all’attività investigativa dei carabinieri di Reggio Calabria che dall’8 marzo 2011 erano sulle sue tracce: la sua passione per le motociclette, già nota agli investigatori nel corso delle indagini, attraverso il monitoraggio di un sito specialistico dedicato ad appassionati di moto ha consentito agli investigatori di capire che a maggio Fratto si sarebbe recato in Sardegna per un importante motoraduno. Il latitante sul sito aveva anche inserito la sua foto in sella ad una fiammante motocicletta. Fratto, benché residente in Svizzera, è ritenuto un anello di collegamento fra il ‘locale’ di Frauenfeld, località del Cantone San Gallo, e i ‘locali’ tedeschi di Singen e Radolfzell ed ha partecipato con regolarità alle riunioni del sabato a Radolfzell-Boringhen, in Oshlestrabe 40.
