TRIONFA LA DEMOCRAZIA! IL 12 E IL 13 GIUGNO I REFERENDUM SI TERRANNO, ORA MOBILITAMOCI!

Oggi la Corte di Cassazione ha accolto l’istanza che l’Italia dei Valori ha presentato per smascherare il tentativo di truffa del Governo sul nucleare: ai referendum abbiamo creduto sin dall’inizio senza mollare mai e così, grazie alla decisione di oggi, il 12 e il 13 giugno potremo votare quattro sì per abrogare la costruzione di centrali atomiche, la privatizzazione dell’acqua e il legittimo impedimento! Siamo soddisfatti e orgogliosi, un risultato straordinario perché oggi vincono tutti i cittadini: vince il diritto di esprimersi, vince la legalità e vince il Paese. Trionfa la democrazia, perde Silvio Berlusconi!

I trucchetti del Governo si sono rivelati inutili, l’imbroglio non è riuscito ed è stata restituita ai cittadini la possibilità di esercitare la sovranità popolare. L’esecutivo e la maggioranza hanno provato a raggirare e truffare gli italiani, hanno tentato di impedire ai cittadini di esprimersi e decidere il proprio futuro con il più significativo strumento di democrazia previsto dalla nostra Costituzione: il referendum. Ora però dobbiamo misurarci con un’altra sfida, la più fondamentale di tutte.

Serve un impegno comune per raggiungere il quorum. Da questo momento tutti noi, le associazioni, i comitati per il sì, dobbiamo lottare come un sol uomo per una storica mobilitazione in difesa dell’ambiente, della legge e dell’acqua come bene comune. Dobbiamo unirci per tutelare principi che prescindono dagli schieramenti politici.

Come partito promotore l’Italia dei Valori organizzerà presidi permanenti in tutte le città, tutti i giorni, con manifestazioni ed eventi per informare i cittadini a partire da questo fine settimana fino al prossimo 10 giugno. Chiuderemo la campagna referendaria con quattro grandi manifestazioni: a Milano in piazza Duomo, a Roma in piazza del Popolo, a Napoli in piazza Dante e a Palermo in piazza Verdi. Dobbiamo essere tutti uniti in questo percorso che ci porterà il 12 e 13 giugno ad ottenere e anche superare la partecipazione del 50% + 1 degli elettori.

Allora sì che sarà festa grande, quando scriveremo la storia democratica del nostro Paese con quattro sì: salveremo la democrazia, abrogheremo leggi raccapriccianti e manderemo davvero a casa il Governo! Facciamoci sentire una volta per tutte dal dittatorello di Arcore, che continua a dire no allo sviluppo socio-economico dell’Italia, no al rispetto del ruolo del Parlamento, no alle libertà democratiche, no alla preminenza dell’interesse pubblico, no al governo in nome del popolo: Silvio, c’è chi dice sì!

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