FOCUS IDV 1 GIUGNO

AMMINISTRATIVE: DI PIETRO “UN NUOVO CENTROSINISTRA È POSSIBILE” ROMA (ITALPRESS) – “Berlusconi non lascera' mai di sua volonta' Palazzo Chigi. Percio' dopo i colpi di Milano e Napoli, gliene possiamo dare un altro con i referendum. Spontaneamente non se ne andra' mai, ha bisogno di una spinta. Prima si va alle urne e meglio e'”. Cosi' il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, in un'intervista a QN. Per Di Pietro quella alle Amministrative “e' una doppia vittoria. La prima e' quella contro una certa destra, non quella di Fini e Granata per intenderci, ma quella cosentiniana. La seconda e' quella di un nuovo centrosinistra di qualita'. Un centrosinistra che si e' realizzato subito al primo turno a Milano, intorno a Pisapia, e che invece a Napoli e' arrivato solo con il turno di ballottaggio”. “Noi dobbiamo lavorare per un sistema bipolare e per un'alleanza il cui collante sia etico e programmatico – prosegue -. So bene che il centrosinistra non puo' essere solo una sommatoria, un'alleanza fatta di numeri. Per quanto mi riguarda, proprio in queste ore sto mettendo in piedi i punti di un programma su cui confrontarmi con le altre forze del centrosinistra. Ma il primo banco di prova per verificare le intenzioni e' ravvicinato, e' dietro l'angolo: i referendum”. Sulla presunta contesa interna nell'Idv con De Magistris, Di Pietro spiega: “Lo so che si dice questo. Ma e' falso, io continuo a ripeterlo, ma nessuno lo scrive. Scommetto un caffe' che non lo fara' neppure lei. Luigi e' un mio figlio politico. Sono orgoglioso che l'Idv abbia messo a disposizione di Napoli e del Paese un uomo come Luigi, che e' un mio figlio politico, io l'ho allevato, io gli ho chiesto di lasciare la toga, io l'ho sostenuto in una campagna elettorale difficilissima. Ora che e' sindaco di Napoli, mi sento felice come un padre che vede il figlio diventare maggiorenne”.

Referendum, Di Pietro: Chi la dura la vince Roma, 01 GIU (Il Velino) – “Chi la dura la vince. La legge e' legge e non puo' essere aggirata in nessun modo”. Il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, ha aperto cosi' la conferenza stampa a Montecitorio sulla decisione della
Cassazione di ammettere il referendum sul nucleare. Secondo Di Pietro “i cittadini si sono riappropriati del loro diritto costituzionale di far sentire la loro voce”.

NUCLEARE. DI PIETRO: GOVERNO E SERVI SI SONO DATI ZAPPA SUI PIEDI (DIRE) Roma, 1 giu. – “Chi la dura la vince. La legge e' legge e nessuno puo' aggirarla. Noi ci abbiamo creduto fin dal primo momento”. Cosi' Antonio Di Pietro dopo la decisione della Cassazione sul referendum, in conferenza stampa alla Camera. “Il governo con una legge truffaldina voleva impedire ai cittadini di svolgere un regolare referendum su un tema importante come il nucleare. Ma il governo e la sua maggioranza asservita, venduta e comprata si sono dati la zappa sui piedi”, dice Di Pietro che spiega come abbia depositato stamattina la memoria che costituisce “l'asso nella manica” per dare il via libera al referendum.

NUCLEARE: DI PIETRO, NESSUNO PUO' AGGIRARE LA LEGGE (ANSA) – ROMA, 1 GIU – ''Chi la dura la vince. Dal primo momento abbiamo creduto che la legge e' legge e nessuno la puo' aggirare, neanche questo Parlamento che ha proposto e votato una legge truffaldina''. Lo ha detto Antonio Di Pietro, commentando con i giornalisti la conferma da parte della Cassazione del voto sul referendum sul nucleare. (ANSA).

REFERENDUM: DI PIETRO, NESSUNO PUO' AGGIRARE LEGGE CON TRUFFA = (AGI) – Roma, 1 giu. – Antonio di Pietro ha esultato alla decisione della Corte di Cassazione di confermare il referendum sul nucleare. “Chi la dura la vince e noi dell'Idv abbiamo creduto fin dal primo momento che la legge e' legge e nessuno la puo' aggirare, neppure il Parlamento in sede ordinaria con una legge truffaldina”, ha sottolineato il leader dell'Italia dei valori nel corso di una conferenza stampa oggi alla Camera. “Il governo e la sua maggioranza asservita, venduta e comprata hanno fatto l'impossibile per non far tenere questo referendum perche' c'erano in contratti e magari qualche mazzetta era gia' girata…”, ha aggiunto. Quanto alla modalita' di voto si' referendum “non cambia niente e si vota si' perche' abbiamo trasferito lo stesso quesito su un altro comma”, ha spiegato ancora. (AGI)

REFERENDUM: DI PIETRO, SPALLATA? NO, LO VOGLIAMO 'SBERLUSCONIZZARE' = PARTITI NON CI METTANO CAPPELLO, NOI NON CE LO METTEREMO Roma, 1 giu. (Adnkronos) – No, il referendum non sara' una spallata al governo Berlusconi. “E' vero lo abbiamo detto, ma da oggi facciamo un cambio di passo”, lo sottolinea Antonio Di Pietro che spiega di voler 'sberlusconizzare' il referendum per tenere l'attenzione puntata sul contenuto dei quesiti. “Acqua, aria e legalita' sono tre temi che poniamo all'attenzione di tutti i cittadini a prescindere che siano elettori di centrodestra o di centrosinistra. Questi sono temi che interessano tutti e quindi noi vogliamo 'sberlusconizzare' il referendum. E lo
voglio anche 'sdipietrizzare' e chiedo a tutti i partiti di non metterci il cappello. Noi non ce lo metteremo”.

REFERENDUM: DI PIETRO, SPALLATA? NO, LO VOGLIAMO 'SBERLUSCONIZZARE' (2) = TENTERANNO DI USARLO COME 'RIVINCITA' DOPO SCONFITTA ELETTORALE (Adnkronos) – “Noi vogliamo che il referendum non sia una scontro tra maggioranza e opposizione -prosegue Di Pietro- perche' si tratta di materie che interessano tutti i cittadini”. “Non si vota il centrodestra o il centrosinistra ma quesiti che riguardano tutti gli elettori anche se so -osserva il leader Idv- che tenteranno far credere che non andare a votare sia un modo per avere una rivincita dopo la sconfitta delle amministrative”.

REFERENDUM: DI PIETRO, ELETTORI LEGA PER NO NUCLEARE IN PADANIA = SONO CONVINTO CHE MOLTI DIRIGENTI DEL CARROCCIO CI STIANO RIFLETTENDO Roma, 1 giu. (Adnkronos) – Durante la conferenza stampa alla Camera sui referendum, Antonio Di Pietro lancia un 'amo' agli elettori di centrodestra, del Pdl e in particolare a quelli leghisti. “Io sono convinto che gli elettori della Lega ma anche quelli del Pdl, non vogliono centrali nucleari sul loro territorio e sono convinto -sottolinea il leader Idv- che anche molti dirigenti leghisti ci stiano riflettendo”.

REFERENDUM: DI PIETRO, WEB, KERMESSE IN PIAZZA E PIU' SPAZI IN TV = A MANIFESTAZIONI NO BANDIERE E IN TELEVISIONE SOCIETA' CIVILE NO POLITICI Roma, 1 giu. (Adnkronos) – Un sito web ad hoc che si chiamera' 'Io voto' ed e' in costruzione in queste ore. Kermesse in piazza ma anche la richiesta di maggiori spazi informativi per il referendum sulle tv pubbliche. Cosi' l'Idv intende portare avanti la campagna per il 12 e 13 giugno. Per quanto riguarda il sito sara' appunto on line a breve. Mentre si stanno organizzando due manifestazioni: una di apertura della campagna nei prossimi giorni e una di chiusura, il 10 giugno. Anzi, le manifestazioni di chiusura. Si svolgeranno infatti nelle piazza di tutti i capoluoghi italiani e non solo. Per quanto riguarda gli spazi in tv, l'Italia dei Valori ha presentato due richieste all'Autority delle comunicazioni. La prima riguarda l'orario dei messaggi referendari: “Non si possono mandare alle tre di notte -dice Di Pietro- perche' a quell'ora al massimo c'e' chi guarda i canali hard”. E poi viene chiesto che ci sia informazione nelle trasmissioni di approfondimento. Inoltre, in linea con la 'sberlusconizzazione' dei referendum, l'Idv dara' i propri spazi nelle tribune referendarie in tv a esponenti della societa' civile che hanno promosso i quesiti. E poi nessuna bandiera di partito alle manifestazioni: “No alle bandiere di partito sui palchi, a partire dalle nostre che i palchi li paghiamo…”, dice Di Pietro.

REFERENDUM: DI PIETRO A DG RAI, FINORA VIOLATE DISPOSIZIONI = (AGI) – Roma, 1 giu. – In seguito al richiamo dell'Agcom alla Rai per aver collocato gli spot referendari negli orari di minor ascolto, il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ha inviato una lettera al direttore generale dell'azienda di viale Mazzini, Lorenza Lei. Il leader dell'Idv preannuncia di far ricorso in tutte le sedi competenti, “qualora l'azienda perseveri – dice un comunicato – nel mancato rispetto delle leggi e dei regolamenti” in vigore in merito agli spot e all'informazione sui quesiti referendari. “Nonostante lo scambio di lettere, le assicurazioni verbali e scritte – si legge nella lettera indirizzata al dg Lei – per ottenere il rispetto del ruolo e della funzione pubblica dell'azienda, la decisione odierna dell'Agcom e' la prova piu' evidente che la Rai ha consapevolmente operato per ridurre al massimo lo spazio destinato all'informazione e al confronto radiotelevisivo sui temi referendari”. Per Di Pietro, “il richiamo dell'Agcom alla Rai, volto 'ad assicurare una rilevante presenza degli argomenti oggetto dei referendum nei programmi di approfondimento a cominciare da quelli di maggiore ascolto' e 'ad attuare una collocazione dei messaggi autogestiti idonea a garantire l'obbiettivo del maggior ascolto', significa che fino ad oggi la Rai ha violato le disposizioni che in materia ha stabilito la Commissione di Vigilanza Rai. E' francamente scandaloso mettere in onda i messaggi autogestiti sulla sola Rai3 e alle nove del mattino quando, secondo i dati Auditel piu' recenti, in quell'orario e su quel canale, l'audience giornaliera media arriva a malapena a 400.000 persone. Altrettanto scandaloso e' che nelle trasmissioni di approfondimento giornalistico, con l'eccezione di Annozero, non si sia parlato, se non incidentalmente, dei problemi connessi ai quesiti referendari”. Per quanto riguarda la messa in onda degli spot illustrativi relativi a data, orari e modalita' di votazione, Di Pietro scrive al dg Lei che “nonostante sia iniziata prima di quanto disposto dalla Vigilanza Rai e siano state introdotte delle semplificazioni del testo per renderlo piu' facilmente trasmissibile, fino ad oggi, nonostante le numerose sollecitazioni scritte e verbali, la Rai si e' rifiutata di informare i cittadini proprio durante le fasce di maggior ascolto, cioe', nel prime time, prima o dopo i telegiornali trasmessi tra le ore 19 e le ore 20.30”. “E' del tutto evidente – scrive Di Pietro – il danno che fino a questo momento e' stato provocato dal servizio pubblico radiotelevisivo con la sua linea di condotta. In assenza di un mutamento immediato di rotta in materia d'informazione e di collocazione oraria degli spot che rispetti nello spirito e nella lettera quanto stabilito dalle leggi e dai regolamenti vigenti, l'Idv chiamera' a rispondere in tutte le sedi quanti si sono resi responsabili di una condotta manifestamente di parte, come testimoniano i numerosi provvedimenti presi dall'Agcom contro la Rai”.

IDV: DI PIETRO, PRONTI A CANDIDATO PREMIER PD MA FARE IN FRETTA = (AGI) – Roma, 1 giu. – Antonio Di Pietro apre le porte a un candidato premier del Partito democratico, ma soprattutto spinge perche' il centrosinistra serri i ranghi subito e prepari un programma. La piattaforma poi potra' essere sottoposta anche all'Udc che per entrare nella coalizione pero' dovra' accettarla in toto. “Una Macerata non fa primavera”, ha chiarito rispondendo indirettamente a Massimo D'Alema. Bisogna “fare in fretta. Domattina rischia di essere troppo tardi”, ha spiegato il leader dell'Idv intervistato dall'Espresso. “I tempi bruciano: invito Bersani, Vendola e gli altri che ci stanno a scrivere insieme questo programma. Invece di perdere mesi a chiedersi se vogliamo anche l'Udc o no…”, ha aggiunto. Per Di Pietro bisogna fare “tre cose. Primo, strutturare un programma sintetico in due pagine – non le 230 dei tempi di Prodi – con gli obiettivi primari attorno a cui si puo' realizzare la coalizione: energia, politica estera, liberalizzazioni, giustizia sociale, questione meridionale”, ha elencato. Secondo, “indicare da subito quali sono i partiti che ci stanno a realizzare questi obiettivi primari: io in giro sento ancora fare tanti calcoli di sommatoria delle sigle, ma non e' mettendo insieme cani e gatti che si scannano tra di loro che si puo' governare”, ha proseguito. Terzo, “individuare la premiership, perche' c'e' bisogno di avere un punto di riferimento. E, dico io, serve non solo il nome del leader, ma anche quello di chi occupera' i posti piu' importanti: Economia, Interni, Esteri, Giustizia e Difesa. Da dire agli elettori prima del voto, naturalmente”. Sulla scelta del candidato, Di Pietro non ha preclusioni. “Le primarie a volte funzionano, come a Milano, a volte no, come a Napoli. Se, una volta individuata la coalizione, si ritiene di fare le primarie, noi non ci sottrarremo di certo e magari indicheremo anche un nostro candidato”, ha spiegato, “se invece gli altri non le vogliono fare, noi non ci metteremo di traverso, siamo disposti ad accettare il nome che indica il Pd, che nella coalizione e' maggioranza relativa”. Quanto all'ipotesi di un'intesa con Pier Ferdinando Casini, “io non ho nulla in contrario alla sigla Udc”, ha assicurato, “ma bisogna confrontarsi sui contenuti: biotestamento, politica estera, nucleare e cosi' via”. Insomma, ha insistito, “dobbiamo fare prima il programma, poi se l'Udc decide di stare con noi e aderisce a quel programma, bene. Sintetizzando, per rispondere a D'Alema: una Macerata non fa primavera. Sui referendum del 12 e 13 giugno, per esempio, l'Udc sta dalla parte opposta rispetto alla nostra..”. (AGI)

REFERENDUM. DI PIETRO: NOI 10 GIUGNO IN 4 GRANDI PIAZZE NAZIONALI (DIRE) Roma, 1 giu. – “L'Italia dei Valori, ventre a terra, ha raccolto le firme per promuovere i referendum e informare i cittadini sull'importanza dei quesiti referendari che non sono ne' di destra ne' di sinistra, ma che interessano tutti quanti. Per questa ragione, l'IdV che ne e' il promotore, ha organizzato presidi permanenti in tutte le citta', tutti i giorni, con manifestazioni ed eventi per informare i cittadini a partire da questo fine settimana fino al prossimo 10 giugno, data in cui si svolgeranno quattro grandi manifestazioni a Milano (piazza del Duomo), Roma (piazza del Popolo), Napoli (piazza Dante) e a Palermo (piazza Verdi)”. Lo afferma il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. “Questi eventi- aggiunge- potranno essere seguiti dalla piazza o in streaming e anche attraverso i canali satellitari, in quanto sara' fissata un'apposita linea satellitare”. A queste “grandi manifestazioni, che si svolgeranno il 10 giugno dalle 18 alle 24, parteciperanno esponenti del mondo della cultura, della politica e dell'arte, comitati, associazioni e potranno prender parte tutti coloro che vorranno far sentire la loro voce. E naturalmente saranno invitati a partecipare i neosindaci e i neoeletti, a cominciare da Luigi de Magistris”, conclude.

REFERENDUM: DI PIETRO, CHIEDERO' A BERSANI UNIRE MANIFESTAZIONI = (AGI) – Roma, 1 giu. – “Apprendo ora che anche il Pd intende organizzare il prossimo 10 giugno una grande manifestazione a Roma per la chiusura della campagna referendaria. Evviva, piu' siamo e meglio e'. Chiedero' immediatamente a Pier Luigi di unire le nostre forze perche' non vi deve essere alcun dubbio sul fatto che marciamo tutti nella stessa direzione, uniti e compatti, verso il referendum e poi per costruire al piu' presto l'alternativa di governo”. Lo afferma in una nota il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.

REFERENDUM: DI PIETRO, BATTAGLIA DI DEMOCRAZIA APERTA A TUTTI CITTADINI = Roma, 1 giu. – (Adnkronos) – “Ci auguriamo che alla grande festa del 10 giugno, oltre ai movimenti e alle associazioni, si possano unire a noi anche gli altri partiti che ritengono di condividere lo stesso impegno sui referendum, a prescindere dallo schieramento e dal colore di appartenenza. E' il momento di togliersi la giacca per sostenere questa battaglia di democrazia, che appartiene a tutti i cittadini''. Lo afferma il leader dell'Idv Antonio Di Pietro.
NUCLEARE: AVV. PACE (IDV), LA CASSAZIONE HA ACCOLTO LA NOSTRA TESI = Roma, 1 giu. – (Adnkronos) – “E' stata accolta la tesi difensiva dell'Italia dei Valori da me rappresentata”. Lo sottolinea il prof. Alessandro Pace, a proposito della decisione della Cassazione che ha dato il via libera al referendum sul nucleare. Il legale, in una nota, sottolinea di aver concluso il suo intervento davanti all'Ufficio centrale per il referendum chiedendo “il trasferimento della richiesta referendaria sull'art. 5, commi 1 e 8 della legge n. 75 del 2011, come la Cassazione oggi ha deciso, e non sull'art. 5, commi 1 e 5, lettere b e q, come invece sostenuto dal difensore del Pd'”.

NUCLEARE. BELISARIO: TESI ACCETTATA E' QUELLA DELL'IDV (DIRE) Roma, 1 giu. – “Il 12 e 13 giugno andremo a votare quattro si' ai referendum. La Corte di cassazione, accogliendo la tesi difensiva dell'Italia dei Valori, ha smascherato l'imbroglio che il governo Berlusconi voleva perpetrare ai danni dei cittadini e della democrazia facendo uscire il nucleare dalla porta per farlo rientrare, tra qualche mese, dalla finestra. Abbiamo restituito ai cittadini la possibilita' di esercitare un diritto democratico”. Lo ha detto il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario. “Va precisato- aggiunge che e' stata accolta l'istanza dell'Italia dei Valori che prevede il trasferimento della richiesta referendaria sull'articolo 5, commi 1 e 8, della legge 75/2011. Da questo momento tutti noi, le associazioni, i comitati per il si', lotteranno come un sol uomo per il raggiungimento del quorum”.

NUCLEARE. DONADI: DECISIONE ESPRIME MOMENTO DI DEMOCRAZIA LEGGE DEL GOVERNO ERA UNA TRUFFA. (DIRE) Roma, 1 giu. – “È un si' importantissimo, che esprime un momento di democrazia”. Cosi' Massimo Donadi, capogruppo dell'Idv, commenta la decisione della Cassazione di dare il via libera al referendum sul nucleare. Ai microfoni di Rainews ha detto: “La legge del governo era una truffa, voleva scippare la possibilita' di permettere ai cittadini di decidere quale futuro vogliono per quanto riguarda l'energia. Questa possibilita' e' una grande opportunita' per il paese”. Donadi, poi, sottolinea che intorno al 2020 “la Germania avrebbe spento la sua ultima centrale mentre l'Italia avrebbe acceso la prima. Una follia contro la storia di una energia che ormai e' vecchia, obsoleta, costosa, pericolosa”.

REFERENDUM: RAI; PARDI (IDV), RICHIAMO AGCOM DOVEROSO (ANSA) – ROMA, 1 GIU – ''Il richiamo dell'Agcom e' un atto doveroso, verso la programmazione della Rai, che finora ha relegato i messaggi autogestiti alle periferie del palinsesti, contrariamente a quanto previsto dal regolamento, che li colloca nelle fasce di maggiore ascolto''. E quanto sostiene in una nota il senatore Pancho Pardi, Capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione di Vigilanza. Per Pardi ''l'intimazione si rende necessaria anche per la ristrettezza dei tempi che ci separano dalle votazioni per dei referendum che riteniamo fondamentali per il futuro del nostro Paese: la messa al bando del nucleare e della privatizzazione dell'acqua, e la fine del legittimo impedimento, una storpiatura inaccettabile della nostra Costituzione. Tutte violazioni – conclude l'esponente Idv – perpetrate dal premier che dobbiamo respingere al mittente, per mettere una pietra tombale su queste proposte scellerate e mandare a casa il governo Berlusconi''. (ANSA).

RAI. PARDI (IDV): TRA CONSIGLIERI E BERLUSCONI CENA DELLE BEFFE (DIRE) Roma, 1 giu. – “Il presidente del Consiglio banchetta, letteralmente, con l'azienda pubblica: sarebbe un fatto gravissimo che pero' non sorprenderebbe nessuno, visto che il premier ricopre volentieri il ruolo del mecenate in cerca di sponsor. Tra i consiglieri Rai e Berlusconi si sarebbe svolta pertanto una cena delle beffe”. Lo dice il senatore Pancho Pardi, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione di Vigilanza. “La smentita non arriva e dunque- prosegue- bisogna concludere che chi tace acconsente. Del resto Berlusconi gia' una volta offri' una cena, e chissa' cos'altro, a due giudici costituzionali. Ma la Rai non puo' finire in pasto al Caimano, l'unico editore di riferimento dell'azienda deve essere il pubblico di spettatori e pertanto ogni ingerenza politica e' uno schiaffo alla democrazia”. “L'amministrazione della tv di Stato deve mostrare indipendenza e distinguersi per imparzialita', a cominciare dalla corretta informazione sui referendum che- conclude Pardi- sono il primo strumento con cui restituire la parola ai cittadini”.

MAFIA. LI GOTTI: PDL BENEVOLO VERSO ORGANIZZAZIONI CRIMINALI? (DIRE) Roma, 1 giu. – “C'e' un nuovo clima nel Pdl dopo la batosta elettorale. La parola d'ordine e' quella di ridimensionare la crescita della diffusione mafiosa nel paese, ma dall'altro lato una grande ostilita' alla introduzione del reato di autoriciclaggio. E' cio' che, in commissione Antimafia, con particolare metodicita', e' sostenuto dai parlamentari del Pdl”. Lo ha dichiarato il senatore Luigi Li Gotti, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Antimafia, che segnala come: “Nella seduta del 31 maggio della commissione Antimafia il Pdl ha accusato chi denuncia la espansione della mafia nel centro nord (attestata dalle numerosissime operazioni della magistratura e delle forze dell'ordine, con tanti arresti in molte regioni del nord, a cominciare dalla Lombardia, con l'insediamento di mafiosi sul territorio e condizionamenti dell'economia e dello sviluppo) di essere un 'professionista dell'antimafia', mentre, viceversa, per il Pdl, la situazione sarebbe in fase di regresso e l'aggressione della criminalita' organizzata del tutto sporadica”. “Inoltre i parlamentari del Pdl, hanno esplicitato una forte opposizione all' introduzione del reato di autoriciclaggio. C'e' da interrogarsi sulla ragione di siffatte prese di posizione che inaugurano il nuovo corso, dopo la proposta di abolizione della cosiddetta legge Falcone e della possibilita' di contestare il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Il segnale e' inequivoco ed e', oggettivamente- conclude Li Gotti- un gesto di attenzione benevolo verso le organizzazioni criminali”.

DDL ANTICORRUZIONE, GIAMBRONE (IDV): FINALMENTE IN AULA, ORA APPROVAZIONE (9Colonne) Roma, 1 giu – “Finalmente approderà in Aula, il prossimo 7 giugno, il provvedimento di lotta alla corruzione che giace ormai da più di due anni in commissione''. Lo ha dichiarato il senatore Fabio Giambrone, vicepresidente del gruppo Italia dei Valori, all'uscita dalla conferenza dei capigruppo che si è appena conclusa. ''Il ddl anticorruzione – ricorda Giambrone – fu annunciato da Berlusconi nel marzo dello scorso anno come spot per le elezioni regionali, ma da allora se ne era persa ogni traccia. Si tratta di una legge urgentissima e importante che è stata per troppo tempo ostacolata dalla maggioranza. Siamo già fuori tempo massimo, per questo – conclude Giambrone – ci aspettiamo che alla calendarizzazione del provvedimento segua poi l'immediata approvazione”.

NUCLEARE: PEDICA (IDV), SI' CASSAZIONE E' SCONFITTA GOVERNO (ANSA) – ROMA, 1 GIU – ''Il si' della Cassazione per il referendum sul nucleare, dimostra l'ennesima sconfitta del governo'''. Lo afferma in una nota il senatore Stefano Pedica dell'Italia dei Valori secondo il quale ''gli italiani vogliono farla finita con il berlusconismo''. ''Dopo il voto di Napoli e Milano, questa di oggi e' un'altra giornata di festa. Invitiamo tutti a votare si' per dire no al nucleare, alla privatizzazione dell'acqua e al legittimo impedimento'' conclude Pedica. (ANSA).

GAY: PEDICA, MARONI INTERVENGA CONTRO GESTI OMOFOBI SCANDALOSE LE DICHIARAZIONI DI TERSIGNI (ANSA) – ROMA, 1 GIU – ''L'intolleranza nei riguardi del popolo omosessuale non fa che aumentare con l'avvicinarsi della scadenza all'appuntamento dell'Europride, doveroso che il Ministro degli interni intervenga per isolare eventuali gruppi intenzionati a promuovere disordini sociali. A tal proposito gia' la settimana scorsa ho presentato un'interrogazione parlamentare''. Lo afferma, in una nota, il senatore dell'Italia dei Valori commentando lo striscione apparso la scorsa notte a piazza Vittorio firmato dal gruppo di estrema destra Militia Christi. ''Inoltre reputo scandalose – aggiunge – le dichiarazioni del segretario romano di Fiamma Tricolore Destra sociale Tersigni, se si e' in cerca di moralita' e decoro, si vada sotto il Campidoglio per chiedere le dimissioni di chi ha problemi con la legge ed avvisi di garanzia in corso o sotto Montecitorio a manifestare contro chi ha abusato anche di minorenni per fare serate bunga bunga. I minori in Italia sono stati sottoposti per mesi all'immoralita' del premier, Terzigni – conclude – ha perso una buona occasione per stare zitto. Sono vicino alla comunita' omosessuale a cui esprimo la mia solidarieta'''.(ANSA).

GIUSTIZIA: BORGHESI(IDV), PROPOSTA CAZZOLA DELIRANTE PROVOCAZIONE = (AGI) – Roma, 1 giu. – “Accostare le vittime del terrorismo a quelle degli errori giudiziari e' una bestemmia”. Cosi' Antonio Borghesi, vicepresidente del gruppo IDV alla Camera, ha commentato in una nota la proposta di legge, presentata da Giuliano Cazzola del Pdl, per l'istituzione di una giornata delle vittime degli errori giudiziari. “Il nostro sistema giudiziario prevede gia' il risarcimento per le vittime di errori giudiziari”, ha ricordato, “istituire la giornata della memoria delle vittime degli errori giudiziari, come proposto da Cazzola, e' solo l'ennesima, bassa, delirante provocazione di cui l'autore, e con lui l'intero Pdl, dovrebbe semplicemente vergognarsi”. (AGI)

NUCLEARE: BUGNANO “SAGLIA SCONCERTANTE, GOVERNO CONTINUA A BARARE” ROMA (ITALPRESS) – “Il governo e' cosi' abituato a barare che sul nucleare pensa di poterlo fare anche dopo essere stato smascherato dalla Cassazione col via libera al referendum. Lo dimostrano le sconcertanti parole del sottosegretario Saglia”. Cosi' la senatrice Patrizia Bugnano, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Industria, che aggiunge: “Saglia definisce la decisione della Cassazione un mostro giuridico, laddove i giudici non hanno fatto altro che applicare quanto previsto da una sentenza del 1978. Delle due l'una: o il sottosegretario non lo sapeva o lo sapeva e parla in malafede. Ma Saglia mente anche a proposito delle due norme su cui gli italiani saranno chiamati ad esprimersi il 12 e 13 giugno. Il comma 1, infatti, non impedisce ma consente la costruzione di centrali nucleari”. “Infatti – dice ancora – mentre l'Ue non ha titolo ad intervenire sulla costruzione degli impianti nei singoli Paesi ha invece titolo a dire la sua sulla sicurezza degli impianti stessi. Poiche' l'Italia, grazie al referendum del 1987, non ha centrali, non dobbiamo attendere alcuna indicazione dall'Europa. Quanto al comma 8, la norma consentirebbe l'inserimento del nucleare tra le fonti energetiche e conferirebbe al governo il potere di disporre con semplice atto amministrativo la costruzione di nuove centrali senza alcun voto del Parlamento. E cosi' il governo pensava di aggirare non solo i cittadini ma anche le Camere”. “Insomma – conclude Bugnano – squallidi trucchi da giocatori d'azzardo arroganti e di bassissimo livello. Il vero paradosso inaccettabile e' questo”.

PIANO FAMIGLIA, CARLINO (IDV): SERVE SOLO SE CI SONO SOLDI DA INVESTIRE
(9Colonne) Roma, 1 giu – “Se il piano nazionale per la famiglia è come il piano per l'infanzia dell'anno scorso, e cioè una scatola vuota, Giovanardi può tranquillamente fare a meno di presentarlo. Conosciamo tutti le dinamiche del governo, con i ministri che chiedono e Tremonti che chiude i cordoni della borsa”. Lo ha detto la senatrice Giuliana Carlino, capogruppo dell'Idv in commissione speciale per l'infanzia e l'adolescenza, che aggiunge: ” Il piano per le famiglie (tutte le famiglie, ministro Giovanardi, non solo quelle regolarmente sposate e non solo quelle italiane 'doc') ha bisogno di un sostegno che parta da una serie di investimenti. Le famiglie hanno bisogno di aiuto concreto perché la crisi è devastante. Questo governo, francamente – conclude Carlino – mi sembra del tutto incapace di rispondere alle loro esigenze”.

NUCLEARE: EVANGELISTI (IDV), GRANDE SUCCESSO PER LA DEMOCRAZIA = ''ORA FRONTE COMUNE PER IL SI''' Firenze, 1 giu. – (Adnkronos) – ''Un grande successo per la democrazia''''. E' il commento a caldo dell'on. Fabio Evangelisti, segretario Idv Toscana, alla notizia che il referendum sul nucleare si terra' il 12 e 13 giugno insieme ai due sulla privatizzazione dell'acqua e a quello sul legittimo impedimento. La Corte di Cassazione ha, infatti, stabilito che le modifiche apportate dal Governo alle norme sull'energia nucleare non precludono lo svolgimento del referendum. ''La Suprema Corte – spiega Evangelisti – ha smascherato l'ennesima truffa che il Governo aveva ordito ai danni degli italiani per salvare il padrone Berlusconi dal pronunciamento dei cittadini sul Legittimo Impedimento, che e' l'unica vera preoccupazione del Premier. Il suo outing con Sarkozy e' stato rivelato in tutta la sua portata eversiva''. ''La decisione della Corte – continua Evangelisti – e' un grande successo per tutte quelle forze democratiche che vogliono dare una prospettiva di sviluppo diversa al Paese, fondata sulla green economy, sulla difesa dei servizi pubblici, sulla giustizia uguale per tutti. Adesso e' quanto mai fondamentale che tutti, Partiti, Comitati, Associazioni e Societa' Civile, uniscano i loro sforzi per sostenere una grande partecipazione popolare che puo' dare la definitiva spallata al Governo, anche alla luce del risultato delle Amministrative''.

NUCLEARE: IDV, UN'ALTRA VITTORIA PER L'ITALIA DEI VALORI (ANSA) – ANCONA, 1 GIU – Il pronunciamento della Corte di Cassazione sul quesito referendario sul nucleare ''e' l'ennesima vittoria politica dell'Idv e del centro sinistra, e l'ennesima sconfitta della destra, che la maggioranza degli italiani vuole mandare a casa''. Lo affermano in una nota il coordinatore dell'Idv delle Marche David Favia e tutti i consiglieri regionali e i responsabili del partito ai vari livelli nella regione. ''Svanisce il tentativo subdolo del Governo di boicottare i referendum, osteggiati dal premier perche' terrorizzato dall'abrogazione del legittimo impedimento. L'Idv, sempre in prima linea nel difendere i diritti dei cittadini, puo' finalmente tirare un sospiro di sollievo nel veder riconosciute le proprie ragioni, e smentita una maggioranza che sa solo imbrogliare gli italiani''. ''Si voleva far credere che le modifiche del Governo alle norme sull'energia nucleare avrebbero precluso lo svolgimento del referendum. La Cassazione ha smascherato il tranello e riconsegnato nelle mani dei cittadini il diritto di decidere contro l'inaccettabile tentato scippo di democrazia. Siamo convinti che gli italiani andranno ad apporre i loro 4 si' ancora piu' motivati e determinati''.(ANSA).

BANCHE: LANNUTTI (IDV), CONTINUA FINANZA D'AZZARDO, POLITICA INTERVENGA = GOVERNI SCRIVANO NUOVE REGOLE CONTRO OLIGARCHI COLLUSI Roma, 1 giu. – (Adnkronos) – “Continua a proliferare la finanza d'azzardo dei banchieri italiani che si scambiano, al di fuori dei mercati regolamentati e di regole certe, 'Over The Counter' (Otc) per circa 600 miliardi di dollari, mettendo a rischio la stessa stabilita' del sistema”. Lo denuncia il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Finanze al Senato, Elio lannutti, che aggiunge: “la finanza d'azzardo ha seppellito l'economia reale e messo a rischio la tenuta dei conti degli enti locali generando misera e disoccupazione. Tutto questo deve cessare”. Per Lannutti, “i governi legittimamente eletti hanno il dovere di scrivere nuove regole per sottrarre agli oligarchi collusi con i bankster decisioni che spettano alla politica”.

(FIN) Derivati: Lannutti (Idv),con over-the-counter continua finanza d'azzardo (Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 01 giu – “Nonostante il blocco dei derivati piazzati dalle banche agli Enti locali continua a proliferare la finanza d'azzardo dei banchieri italiani che si scambiano, al di fuori dei mercati regolamentati e di regole certe, Over The Counter (OTC) per circa 600 miliardi di dollari, mettendo a rischio la stessa stabilita' del sistema”. Lo afferma, in una nota, il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Finanze al Senato, Elio lannutti. “La finanza d'azzardo, basata sulla creazione del denaro dal nulla per retribuire prebende e stock option dei banchieri – ha proseguito il senatore – ha seppellito l'economia reale e messo a rischio la tenuta dei conti degli enti locali generando misera e disoccupazione. Tutto questo deve cessare. I governi legittimamente eletti – ha concluso Lannutti – hanno il dovere di scrivere nuove regole per sottrarre agli oligarchi collusi con i bankster decisioni che spettano alla politica”.

IDV: ZIPPONI, ALLEANZE E PROGRAMMI PER OK BERSANI CANDIDATO BASTA OCCUPARCI DI BERLUSCONI ORA VOGLIAMO GOVERNARE PAESE (ANSA) – ROMA, 1 GIU – ''Basta occuparci di Berlusconi, ora vogliamo occuparci del Paese. Vogliamo governare''. Cosi' il responsabile Lavoro dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi, ospite stamane di Radio Citta' Futura. Dopo la vittoria alle amministrative, secondo Zipponi, Bersani, Vendola e Di Pietro devono rispondere ad alcune semplici domande che arrivano dagli italiani: qual'e' la coalizione che si propone come alternativa a Berlusconi, quali sono i tre punti programmatici e chi e' il leader. ''L'Italia dei Valori – aggiunge Zipponi – ha gia' risposto: per noi le tre forze che devono entrare in gara in alternativa a questo governo sono Partito Democratico, Sinistra e Liberta' e Italia dei Valori, che hanno dimostrato di poter vincere e di essere autosufficienti. I tre punti di programma – continua – sono il risanamento del debito pubblico, la lotta al precariato e la legalita' ''. Quanto al leader, potrebbe andar bene Bersani, gli viene chiesto? ''Se sono d'accordo su alleanze e programma – risponde Zipponi – Bersani e' sicuramente una delle personalita' piu' importanti del centrosinistra''.

NUCLEARE, BRUTTI (IDV): SIAMO STATI I PRIMI A CREDERE NEL REFERENDUM (9Colonne) Roma, 1 giu – “Ci sia concesso dire che l'Italia dei Valori è stata la promotrice di questo referendum sul nucleare e che i fatti, ancora una volta, danno ragione a questo giovane partito”. Paolo Brutti, responsabile nazionale Ambiente dell'Italia dei Valori, rivendica il risultato ottenuto dopo la sentenza della Cassazione. “Il responso dei giudici corona un lungo percorso che ha visto convincere in primo luogo gli stessi iscritti all'Idv e che poco a poco ha contagiato tutta l'Italia. Una battaglia – prosegue Brutti – cominciata prima della tragedia di Fukushima, alla luce di convincimenti che nulla hanno a che vedere con le ideologie ma sulla base dei fatti, in perfetta aderenza con la politica dell'Italia dei Valori. Anche il pronunciamento dei giudici è stato affine con quanto ripetevamo da giorni, riconoscendo l'azione scomposta e scorretta del governo. L'aver dato agli italiani di qualsiasi colore e credo politico la possibilità di pronunciarsi su problemi così importanti ci riempe di soddisfazione e ci esorta a continuare su questa starda, a dispetto delle tante infamie ricevute e di qualche naso storto che bada più alla forma che alla sostanza. Se oggi tutto il Paese dimostra atteggiamenti più severi ed esigenti una parte di merito spetta all'Idv”, conclude Brutti.

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