DAL BATTICUORE DI IERI AL BATTIQUORUM, ORA CANCELLIAMO IL NUCLEARE

Oggi si fa festa. Il 2 giugno non poteva capitare in un momento migliore. Abbiamo stravinto le amministrative contro le forze più arretrate e revisioniste del Paese, Abbiamo avuto, proprio ieri, la certezza che il referendum sul nucleare si farà. Non era scontato, anzi. Perché il governo, con la maggioranza artificiale e arrabattata che si ritrova, ha fatto di tutto per evitarlo. Per fortuna, come ha detto anche Di Pietro in un’intervista al Fatto di oggi, la legge è legge.
LA NOSTRA LUNGIMIRANZA – La voglio sottolineare. Abbiamo raccolto le firme oltre un anno fa, assai prima dell’incidente di Fukushima su cui tornerò nei prossimi giorni, perché è giusto che, nel silenzio che tutti i media hanno fatto calare sul disastro giapponese, sappiate come stanno oggi le cose e quali sono i pericoli che corre una parte enorme del Giappone.
Oggi quello che l’Italia dei Valori sapeva bene, lo hanno capito tanti altri. Molti Paesi europei, dalla Svizzera alla Germania, hanno deciso di chiudere la stagione del nucleare. L’Europa ha chiesto a ogni paese di effettuare test sulla sicurezza delle proprie centrali e lo stesso Giappone ha di fatto deciso, anche se non lo ha ancora comunicato ufficialmente, che tutte le sue centrali verranno chiuse.
LA LORO OTTUSAGGINE – Quella del governo, di Scajola prima e di Romani poi, che hanno insistito con il nucleare come scelta strategica, per favorire amici e amici degli amici e investendo somme folli di denaro con cui si sarebbe potuto avviare un piano di crescita di energie alternative che ci avrebbe consentito di raggiungere il piano 20-20-20 su clima e energia che ci impone l’Europa. So bene che i due ministri che si sono succeduti allo Sviluppo economico contano poco o nulla. La decisione è stata presa da Berlusconi, la stessa persona che, dopo aver voluto fortemente il nucleare, ha cercato prima di imbrogliare gli italiani impedendo loro di votare, poi, quando anche la Cassazione ha smascherato la sua truffa, ha deciso di lasciare libertà di voto agli elettori del Pdl. Questo governo non sa assumersi neanche la responsabilità delle sue scelte. Ha voluto il nucleare, ha perso, e ora non chiede sostegno: la verità è che navigano a vista e che dopo il cappotto delle amministrative sono ancora nel pallone
BATTICUORE- E’ quello che avevo ieri in Cassazione, dove mi trovavo con Di Pietro e il professor Alessandro Pace, il costituzionalista che ha collaborato con noi alla stesura dei quesiti, nell’attesa della decisione dei giudici. Erano in gioco un anno di lavoro e di sacrifici di militanti e simpatizzanti del partito, ma soprattutto il futuro energetico dell’Italia. Che gioia quando abbiamo saputo che ce l’avevamo fatta, che la legge era stata rispettata, che i cittadini avrebbero potuto esprimersi su un tema così importante per il futuro nostro e delle generazioni future. Che soddisfazione aver sventato il tentativo di truffa.
BATTIQUORUM – E ora impegniamoci tutti. Raggiungere il quorum è troppo importante. Sono convinto che ai referendum si deve andare per votare nel merito degli argomenti che ci vengono proposti ma non posso negare che esiste anche una valenza più politica. Nucleare, gestione dell’acqua pubblica, legittimo impedimento, sono leggi che ha voluto l’attuale maggioranza. E’ chiaro che in caso di raggiungimento del quorum e di vittoria dei sì, l’Italia cambierà finalmente passo, verso un nuovo Risorgimento sociale,economico,politico ed etico.

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy