Ricardo Merlo (MAIE) “Ridimensioniamo Sgarbi, non Montevideo “
-“Dopo circa 50 anni di onorata attività è stata annunciata la prossima chiusura della sede di Rai Corporation dell’America Latina in Uruguay. Una decisione inspiegabile, che azzera una storica colonna dell’italianità in America Latina, un punto di riferimento per l’informazione per 35 milioni di persone, una delle più grandi collettività italiane all’estero. Indubbiamente le ragioni addotte per giustificare tale assurda decisione sono la riduzione di fondi e il tentativo di risanamento del bilancio dell’azienda. Ma altri sono gli sprechi passati ed attuali dell'azienda televisiva, come ad esempio, tanto per citare un caso recente ed eclatante, la trasmissione “Ora ci tocca anche Sgarbi”, un vero flop, per la quale saranno comunque pagate tutte le puntate che non andranno mai in onda: 8 milioni di euro complessivi che saranno onorati, come ha dichiarato la direzione generale di Roma, anche se il programma è stato sospeso. Non è uno spreco questo?E ancora, mentre in Uruguay la Rai licenzia in tronco un gruppo di persone preparate che trasmettono e producono per centinaia di emittenti italiane dell’America Latina, una sola nota presentatrice percepisce un compenso quattro volte superiore rispetto al budget di tutta la Rai Corporation Montevideo. Ottimo ridurre gli sprechi e operare tagli sui rami secchi, ma non si può pretendere di ridimensionare il budget, penalizzando solo Rai Corporation America Latina, quando si potrebbe concretamente intervenire sui tanti compensi stratosferici di alcuni personaggi, che affollano i sempre più mediocri, e a volte inguardabili, programmi dell’azienda RAI.Noi del MAIE, siamo al fianco dei lavoratori di Rai Corporation America Latina che rischiano il posto di lavoro, e promettiamo a loro e alle loro famiglie di attivarci con tutti gli strumenti utili a nostra disposizione per scongiurare questa assurdità.”