Uno scrigno d'esperienze impresse nell’anima e di ricordi che l’autore mette sotto i riflettori, in un’operazione di semplificazione e ricerca di se stesso
L'AQUILA – Un numeroso pubblico di studenti universitari e professori ha accolto ieri pomeriggio, presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università dell’Aquila, la presentazione del nuovo volume “Sismi dell’anima” edizioni One Group, di Carlo Maria Marchi, docente della Facoltà e direttore coordinatore di area pedagogica di Istituti penitenziari. Ad aprire l’incontro Antonella Gasbarri, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università dell’Aquila e Marco Antonio Arcangeli, Associato di Pedagogia Generale.
Romano di nascita ma aquilano d’adozione, Carlo Marchi ormai è annoverato tra gli autori di spicco della One Group Edizioni, con otto premi nazionali e internazionali alle spalle. “Sismi dell’anima”, infatti, non è l’ulteriore libro sul terremoto, ma un vero e proprio specchio dell’anima dove ognuno può ritrovarsi portando in superficie il proprio sisma interiore, quello su cui è andato ad infrangersi il grande sisma del 6 aprile. L’autore parte da lì per raccontare attraverso una narrazione catartica gli altri “sismi dell’anima” in un rincorrersi di flashback sulle esperienze vissute, “la scrittura se da un lato placa la memoria, dall’altro però la riaccende; la memoria delle esperienze non si esaurisce mai” così scrive l’autore, prendendo in prestito Jorge Semprun. “Le anime degli aquilani sono sismolese – dice il giornalista Angelo De Nicola, moderatore della presentazione – e la scrittura è un modo per tentare la difficile operazione di ricostruire se stessi”.
“Questo libro – per Francesca Pompa, presidente di One Group Edizioni – è la restituzione di un prezioso disegno dell’intimo, della parte più profonda e nascosta dell’anima. Non è un caso che esca a due anni dal terremoto. Quando, piano piano, iniziamo a riaprire un varco nella nostra anima per sentirci nuovamente persone, più che terremotati”. “Sismi dell’anima” è un invito a riannodare il proprio vissuto, a riprendere contatto con se stessi, a dare voce ai tanti sismi del quotidiano vivere.
Ufficio Stampa One Group