Lo so perfettamente che non avrei dovuto ridere. Chiedo venia, me ne vergogno, ma è stato più forte di me. L'altra sera, Ilaria d'Amico ha concluso la sua trasmissione su La7, con un breve documentario su Paolo Brosio e la Signora di Medjugorie. Brosio si commuoveva e piangeva, ed io brutta disgraziata di una credente ridevo. Non sta bene, e chiedo tre volte scusa. Brosio è il miracolato che ha scritto: “Profumo di lavanda è la fragranza che si sprigiona dai miracoli di guarigioni accaduti a Medjugorie, ma è anche la forza di Dio che infonde coraggio a quelle persone che il miracolo non hanno potuto ottenerlo. Che eroismo in queste famiglie. Quanta fede. Quanta armonia in questi cuori devastati dalla sofferenza ma capaci di tanta preghiera”. Profumo di lavanda. La Madonna accompagna i miracoli con profumo di lavanda. E nel documentario si è visto ancora il Brosio raccontare nella sostanza che lui è un privilegiato della Madonna. Lontanissimo dalla sua mente illuminata, il pensiero che dipinge un dio ingiusto che a qualcuno elargirebbe profumi e miracoli, a qualcun altro (eroico) solo il profumo, e a qualcun altro, non eroe, e neppure santo come Brosio, né l'uno né l'altro. E piangeva per la commozione mentre narrava, ed io brutta disgraziata d'una credente sono stata capace di ridere. Io non sarò mai una privilegiata della Madonna. Come farò?
Miriam Della Croce
P.S. Prima obiezione: “I disegni di Dio sono imperscrutabili”. Seconda: “E allora i miracoli del Vangelo?”. Ho la cristiana confutazione per entrambe. Manca lo spazio…ma sono a disposizione