Un deputato dell’Udc, Pierluigi Mantini, ha depositato alla chetichella, qualche giorno fa, un disegno di legge che intende riformare l’articolo 68 della Costituzione, quello che parla di immunità parlamentare. Secondo Mantini (e i vertici del suo partito non l’hanno smentito) tutti i parlamentari che vengono rinviati a giudizio non sono sottoposti a processo fino alla fine del proprio mandato parlamentare. E’ una proposta indecente, una porcata, l’ennesimo tentativo di salvare Berlusconi dai suoi processi. Non solo, la norma andrebbe estesa a tutti i parlamentari. Insomma, un lodo Alfano allargato a 1000 persone, una vera vergogna perché non è possibile creare l’ennesimo scivolo per una casta che già gode di enormi privilegi. Ecco, questa è la risposta dell’Udc alle aperture di Bersani che soltanto ieri, in un’intervista rilasciata a Porta a Porta, non escludeva un’alleanza con il terzo Polo. Addirittura, nel partito Democratico, ci sono molti esponenti di spicco che vorrebbero stringere un’alleanza con l’Udc e lasciare l’Italia dei Valori. Se il Pd vuole continuare su questa strada faccia pure. L’Italia dei Valori non ha nessuna intenzione di flirtare con chi lancia salvacondotti a Berlusconi. del resto, il partito di Casini ha governato con il cavaliere per tanti anni e fu proprio dell’Udc l’idea del legittimo impedimento che l’Idv vuole cancellare con un referendum il prossimo 12 e 13 giugno. Io chiederò, qualora questa porcheria dovesse arrivare in Senato, di non perdere tempo a esaminarla. Non possiamo tenere il Parlamento ancora bloccato per una legge “ad castam”. Il Paese ha bisogno di riforme vere, non di leggine per uno solo.
