Con la solita sfacciataggine la casta in versione bipartisan ha affisso all’ingresso di Palazzo Madama il cartello “Chiuso per ferie fino al 16 maggio”. Già l’Aula è stata ferma dal 21 aprile ad oggi, nonostante la nostra contrarietà, ora non si lavorerà neanche per tutta la settimana prossima. Si riprenderà il 17, e così il Senato resterà fermo ben 14 giorni su 28. Solo noi dell’Italia dei Valori ci siamo opposti a questa nuova chiusura, è inammissibile che tutti gli altri senatori abbiano voluto prendersi questa vacanza sulle spalle dei cittadini che non possono certo aspettare i loro comodi.
Una vacanza peraltro non meritata: il Parlamento lavora poco e male perché, mentre il Paese arranca, si occupa solo di sfasciare il sistema giudiziario per salvare Berlusconi. È grave che, come sui bombardamenti in Libia, il Pd abbia assunto una posizione non condivisibile votando la “settimana bianca”: non ci sono scuse che tengano! Se la maggioranza non si smentisce mai, l’opposizione sta imboccando una brutta china ed è meglio che usi questa pausa per chiarirsi le idee: abbiamo il dovere istituzionale di lavorare sempre nell’interesse primario del Paese, i parlamentari non possono poltrire in questo modo altrimenti tanto vale che in vacanza ci restino per sempre.
Certo, stavolta la scusa sollevata è buona: partecipare alla campagna elettorale per le amministrative. Ma non si poteva lavorare in Parlamento e dopo fare i comizi sul territorio? Evidentemente era chiedere troppo…
La distanza tra il ceto politico e il Paese reale cresce a vista d’occhio. Le difficoltà economiche, sociali e occupazionali non hanno allarmato quei partiti che hanno stabilito la chiusura del Senato per tutta la prossima settimana, con tanti saluti a chi dalla politica si aspetta risposte ai bisogni del Paese. I cittadini non si meritano questa politica autoreferenziale, spiace davvero constatare che solo l’IdV si è fermamente opposta ad una ulteriore vacanza.
È chiaro che alla maggioranza importa solo approvare senza tante storie le norme sulla “ingiustizia”, per questo è a maggior ragione necessario che il centrosinistra la costringa a confrontarsi sui temi che interessano ai cittadini.
Adesso basta con l’opposizione all’acqua di rose, è necessario scuotere il Governo dall’immobilismo in cui è piombato e svelarne una volta per tutte l’incapacità politica. Se non sono i partiti alternativi a Berlusconi a denunciare lo stato in cui ha ridotto l’Italia e a lavorare nell’interesse del Paese, cosa resta ai cittadini? Un Parlamento capace solo di poltrire?! Noi non ci stiamo, l’Italia non può aspettare i tempi di lor signori perché ha bisogno di ripartire subito!