Posso capire che il PD della mia città debba sempre trovare da ridire su tutto quello che faccio e continuare nella sua tamburellante e monocorde opposizione a volte preconcetta, ma quando si arriva addirittura a sostenere che sia perfino sbagliato chiedere ai cittadini di sottoscrivere il “cinque per mille” (gratuito) della propria dichiarazione dei redditi a favore del fondo comunale di emergenza sociale che abbiamo costituito, volto soprattutto a contenere i problemi dell'emergenza abitativa, credo si raggiunga veramente l'incoscienza.
Va bene tutto, ma non capire che a Verbania abbiamo una situazione abitativa molto pesante, con centinaia di famiglie che si rivolgono al comune per avere aiuto e che il “cinque per mille” può rappresentare un mezzo di autofinanziamento importante significa non vivere più la realtà della città. Anche perchè oltre i tre quarti dei contribuenti non “firmano” per nulla e per nessuno sulle proprie dichiarazioni e probabilmente neppure sanno di questa importante nuova possibilità di autofinanziamento fiscale locale.
Per questo spero che qualche lettore verbanese de IL PUNTO devolva la sua quota di imposte, con una semplice firma sul retro della propria dichiarazione, a vantaggio di un aiuto mirato e diretto a chi ha veramente bisogno nella nostra città. E al PD che si lamenta chiedo perché, nelle cittadine intorno a Verbania governate dalla sinistra, anche i loro sindaci si affannino – come me – a recuperare in questo modo qualche introito aggiuntivo. Dov’è la coerenza?