di Antonio Di Pietro
Un paio di giorni fa Nichi Vendola ha proposto un patto di consultazione tra il suo partito, Sinistra ecologia e libertà, il Pd e noi dell’Idv. Alla buon’ora! Quel patto noi lo stiamo chiedendo da mesi. Era tempo che qualcuno si decidesse a rispondere. Se nei mesi scorsi avessimo potuto coordinare l’azione dell’opposizione sia in Parlamento che nelle piazze, Berlusconi invece che debole come è sarebbe debolissimo e forse non potrebbe attentare alla Costituzione come prova a fare ogni giorno. Figurarsi quindi se possiamo essere noi a dire di no a un patto che avevamo proposto per primi.
Chi invece fa da mesi orecchie da mercante è il Partito democratico. Se gli si propone un patto di consultazione fanno finta di non aver sentito. Figurarsi poi di fronte alla richiesta, avanzata da noi addirittura nel dicembre scorso, di scegliere con quale coalizione e con quale programma andare alle prossime elezioni politiche.
Anche oggi, quando i sondaggi dicono che il centrosinistra è in vantaggio rispetto a Berlusconi, quando il Pdl e la Lega rischiano per la prima volta in vent’anni di perdere addirittura Milano, quando per evitare di prendere la batosta definitiva al referendum sul legittimo il governo ha dovuto scappare come una lepre e sospendere il suo programma nucleare, il Pd continua a correre dietro ai centristi. Anche oggi Veltroni continua a mandare fiori a Casini implorando un fidanzamento che Casini non vuole e non vorrà mai.
Sarebbe ora che il Pd smettesse di perdere tempo e si rendesse conto che così fa solo dei gran favori a Berlusconi. Se vogliamo mandare a casa questo governo subito, senza aspettare il 2013, senza dargli il tempo di fare ulteriori e gravissimi danni, l’occasione c’è. E’ rappresentata dai referendum del 12 e 13 giugno. Pur di evitarli il governo ha messo il Paese in condizione di restare chissà fino a quando senza un piano energetico, perché questo significa sospendere ma non rinunciare al nucleare. Tanto per cambiare, la truffa la faranno pagare a tutti i cittadini.
Però se tutta l’opposizione di centrosinistra, anche il Pd, si oppone apertamente a questa truffa e scende in campo chiedendo tutti insieme agli elettori di votare il 12 e il 13 giugno i prossimi due mesi potrebbero essere gli ultimi della nefasta epoca berlusconiana. E proprio questo noi chiediamo al Pd di fare subito: denunciare la truffa della retromarcia sul nucleare e impegnarsi con tutte le sue forze per vincere i referendum e liberare il paese da Berlusconi subito.