INCONTRO A BELLUNO COL SEGRETARIO NAZIONALE GIOVANI ACLI, DOTT. BEPPE FAILLA

IL GAZZETTINO DI OGGI 17 APRILE 2011 PUBBLICA

QUESTA MIA RIFLESSIONE, DIRETTA AL RESPONSABILE ACLI LOCALE,

IN RELAZIONE AL PREDETTO INCONTRO

Caro Lino Dall’Agnol, Dirigente locale ACLI

Belluno Feltre, 16.4.2011

Ho seguito con particolare attenzione l’incontro a cui sono stato invitato, attraverso il dott. Aguanno: gli amici di Feltre, in particolare il Dott. De Cet, si “risentiranno” perché partecipo a Belluno e non a Feltre (ma ciò dipende solo dalle possibilità di tempo che ho nelle date specifiche fissate per gli incontri).

Io penso che i giovani abbiano molto da dire e soprattutto da fare. Il mondo è cambiato e bisogna essere un po’ più determinati, ovviamente nelle forme lecite e consentite dalla vera democrazia che oggi assolutamente, ripeto assolutamente, non esiste: oggi c’è un’oligarchia di pochi che vuol imporre i suoi diktat nefasti a 60 milioni di italiani.

A questo, i giovani che sono sicuramente meglio di noi rispetto ai nostri tempi, devono ribellarsi, non dico come nel 68, ma nelle forme che – sotto sotto – anche il Capo dello Stato condivide, se è ben vero, come abbiamo visto, che Napolitano ha ascoltato i giovani con molta attenzione-condivisione durante le proteste per la legge Gelmini…

Come ribellarsi? Pur senza apparire e tanto meno essere dei fomentatori, io penso che essi abbiano le possibilità di cambiare le cose meglio di noi…diversamente giovani. Si tratta solo di fare da cassa di risonanza alle parole dette da Beppe Failla, il quale, visibilmente ancora ingenuo dal punto di vista socio-politico seppur molto colto e sensibile, dovrebbe in qualche modo dare una spinta a livello nazionale, con delle manifestazioni forti volte a bloccare l’oltraggio continuo alle istituzioni: l’Italia, se gestita onestamente, come faceva Prodi, avrebbe tutte le risorse per dare lavoro a tutti. La precarietà non dipende dalla crisi internazionale, come intendono far credere certuni come Tremonti, il quale, sta cavalcando la strategia del bluff continuo senza dire che, a breve, gli Italiani dovranno versare lacrime e sangue (come li paghi 1.860 MILIARDI pari a 120,2% del PIL ?), cifra che “fisiologicamente” forse non potrà mai essere sanata ?

Credo che anche tu non abbia dubbi che da questa situazione politica impantanata, che offende giovani e non più giovani come noi, non se ne andrà mai fuori, anzi, è certo un peggioramento verso la deriva istituzionale. Tu forse pensi che il premier non abbia la stessa forma-mentis dei rais ?… io lo conosco bene perché ho lavorato indirettamente insieme, ai tempi del povero Indro Montanelli, ma anche dopo….sono stato invitato anche all’inaugurazione di Milano Due, in rappresentanza della Banca Commerciale Italiana, di cui ero funzionario a Milano in quel tempo..

Da lui non abbiamo niente da imparare, semmai tutto da perdere. Alla prima occasione ti farò omaggio di due-tre miei grossi volumi sul berlusconismo, il cui contenuto è attualissimo anche il…giorno dopo.

Se hai la voglia, entra in uno dei miei siti, in particolare su :

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Scusami le quattro righe di botto, ma avevo anche il piacere di ringraziarti per l’incontro.

Cordialità vivissime,

ARNALDO DE PORTI

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