Una creazione artificiale

Secondo voi è possibile creare una barriera corallina utilizzando vecchi carri armati,vagoni ferroviari e cassonetti per l’immondizia?
La risposta,strano ma vero,è sì. Questa singolare iniziativa fa parte di un progetto finalizzato a ricostituire la fauna ittica in via di estinzione del golfo tailandese poiché questa zona ha nella pesca la sua principale fonte di sostentamento.
A questo punto una domanda nasce spontanea:depositare questi oggetti nei fondali marini può danneggiare l’ambiente?
Secondo gli esperti sì. Infatti questi materiali rilasciano pericolose sostanze nocive contaminanti come ad esempio l’iprite,un aggressivo chimico liquido di colore bruno,oleoso e volatile, che ha una azione tossica e vescicatoria.
Questa sostanza venne usata per la prima volta nella battaglia di Ypres(1915) da cui prese il nome.
Va detto che l’Unione Europea ha vietato queste iniziative di deposito.
Questi inabissamenti hanno però anche aspetti positivi;infatti attorno a questi oggetti gravitano vaste faune di organismi, prede che rappresentano il nutrimento dei pesci.
Uno strano metodo per ripopolare il mare.

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