Livia Turco, presidente Forum Immigrazione e Politiche sociali visita l'isola: “Le immagini ritrasmesse dalle televisioni non danno minimamente l’idea di quello che sta realmente accadendo sull’isola. La presenza dello Stato consiste in due medici, due infermieri, tre bagni ed un pasto fatto di in una bottiglia d’acqua da dividersi in tre, un panino vuoto e un po’ di riso!”
pubblicato il 28 marzo 2011 , 23 letture
“E’ una massa umana completamente abbandonata, persone trattate come cani. Le immagini ritrasmesse dalle televisioni non danno minimamente l’idea di quello che sta realmente accadendo sull’isola. La presenza dello Stato consiste in due medici, due infermieri, tre bagni ed un pasto fatto di in una bottiglia d’acqua da dividersi in tre, un panino vuoto e un po’ di riso. Solo due i
centri sull’isola per le identificazioni. Lampedusa è paralizzata e gli abitanti in grave difficoltà. Per fortuna ci sono i lampedusani e la Chiesa che si sono fatti carico della situazione e stanno affrontando con tanto coraggio questa vicenda, divenuta emergenziale per colpa di questo governo. E’ vergognoso. Lampedusa è una polveriera e se non si interviene immediatamente rischia di esplodere”. Lo dichiara Livia Turco che, oggi a Lampedusa, insieme ai parlamentari De Torre e Capodicasa si sono recati al porto, alla sede della Caritas, in Comune, ai Cie per verificare quello che sta avvenendo sull’isola.
Per Angelo Capodicasa, deputato del Pd “la situazione a Lampedusa è insostenibile sotto tutti i punti di vista: umano, sanitario, di ordine pubblico. È molto peggio di quanto si veda in Tv, è molto più grave di quanto si possa immaginare”.
“Il Governo – aggiunge il deputato Pd – si sta assumendo delle gravi responsabilità su quanto sta succedendo, e su eventuali incidenti che potrebbero essere provocati dalla situazione esplosiva in cui migranti e Lampedusani sono costretti a vivere”.
“Le tensioni di oggi fra gli isolani sono il segnale di una situazione portata all’esasperazione. Un dramma che il Governo continua ad ignorare, a sottovalutare colpevolmente assumendo iniziative – conclude Capodicasa – men che insufficienti ad affrontare l’emergenza che l’Isola sta vivendo”.