Gheddafi viola la no fly zone. Dal summit di Parigi via libera all’attacco: i caccia francesi sui cieli libici

Dopo il summit, da Parigi è arrivato il via libera all'azione militare dell'Onu. I caccia francesi già coprono i cieli libici per ordine del presidente Sarkozy mentre i tornato italiani sono pronti a partire. Gli Usa dovrebbero entrare in azione solo in un secondo momento. Questa mattina le forze fedeli al leader libico Muammar Gheddafi sono entrate a Bengasi dove si contano 26 morti e 40 feriti. Le esplosioni sono iniziate attorno alle due e si sono udite per tutta la notte. Diverse colonne di fumo si sono alzate dall'area sud-occidentale della città dove è stato abbattuto un jet dei ribelli. Assediata pure Misurata e fino all'ultimo Gheddafi ha minacciato l'occidente: “Vi pentirete della vostra ingerenza”. La diretta:17.35 – Obama: la nostra coalizione è pronta ad agire – La nostra coalizione “è pronta ad agire” ha affermato il presidente americano Barack Obama aggiungendo che “i libici devono essere protetti”. Le osservazioni di Obama sono arrivate nel corso della conferenza stampa congiunta col presidente brasiliano Dilma Rousseff.

17.30 – Berlusconi: Lega? Troppo vicini per fare come la Germania – L'Italia non può permettersi una posizione come quella tedesca rispetto alla crisi libica perché è troppo vicina alla Libia. Lo ha detto il presidente del Consiglio in conferenza stampa. “La posizione della Lega – ha affermato – è una posizione che risiede nella prudenza anche personale dell'onorevole Bossi, che ieri ha auspicato che posizioni come quella della Germania potessero essere seguite anche da parte nostra. Tuttavia questo per noi non è possibile, visto che le basi di cui noi disponiamo sono determinanti e visto che noi siamo il Paese geograficamente più prossimo alla Libia”.17.25 – Libici riuniti nella residenza di Gheddafi in vista dei raid – Centinaia di libici si sono radunati oggi al quartier generale del leader libico Muammar Gheddafi, a Tripoli, “in previsione dei raid francesi”: le autorità libiche hanno portato con loro circa 50 giornalisti stranieri, ha affermato la televisione di Stato. “La folla si è raccolta attorno agli obiettivi designati della Francia” in vista dei bombardamenti, ha aggiunto la televisione, diffondendo immagini in diretta di libici che si sono radunati alla residenza di Bab al-Aziziya così come all'aeroporto internazionale di Tripoli.17.15 – Comando statunitense coordinerà no-fly zone – Sarà il comando centrale statunitense (Uscentcom) a coordinare la zona di interdizione al volo sulla Libia: lo riporta l'emittente satellitare britannica Sky News. Le prime operazioni di ricognizione e sorvolo sono già state effettuate dai caccia francesi.17.00 – Berlusconi: pronti a intervento, ma non credo servirà – L'Italia è disponibile a partecipare in maniera diretta nel conflitto libico, “ma non credo ci saranno esigenze particolari”, ha detto Berlusconi. “Noi abbiamo detto di essere disponibili – ha spiegato il premier – sulla base delle esigenze, ma non credo che ci saranno esigenze particolari al riguardo perché, come voi sapete, anzitutto si deve mettere in atto il rispetto della no fly zone e quindi io credo che i mezzi della Francia, della Gran Bretagna e gli altri Paesi hanno messo a disposizione” possano essere sufficienti. “Ho detto – ha ribadito Berlusconi – che noi saremmo a disposizione ove si rivelasse la necessità di un nostro impegno. Tutta la comunità internazionale pensa che sia difficile che un regime che è durato 41 anni possa continuare dopo questi accadimenti”. “Oggi – ha però sottolineato ancora il premier – ci siamo fermati all'immediato e a questo comunicato, a questa intimazione, di cessate il fuoco”.16.45 – Belgio, Olanda, Danimarca e Norvegia: sì a partecipazione – Altri Paesi europei tra cui il Beglio, l'Olanda, la Danimarca e la Norvegia hanno confermato la loro volontà di partecipare alle operazioni militari in Libia, al termine del vertice internazionale di Parigi sulla crisi libica: lo hanno reso noto fonti diplomatiche. L'offensiva militare dovrebbe essere guidata da Francia – che ha già effettuato le prime missioni di sorvolo e ricognizione – e Gran Bretagna. Grecia e Italia hanno messo a disposizione le proprie basi e non è escluso l'impiego di apparecchi italiani, mentre non è ancora chiara la posizione statunitense; il Canada da parte sua ha inviato una squadriglia aerea di sette cacciabombardieri F-18.16.42 – Berlusconi: probabilmente a Napoli coordinamento operazioni – Il coordinamento delle operazioni per fronteggiare la crisi libica “credo sarà fissato a Napoli”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dopo il vertice di Parigi aggiungendo di auspicare un “ripensamento” di Gheddafi che consenta all'Italia di evitare di entrare direttamente nel conflitto per la crisi libica. Nel corso di una conferenza stampa al termine del vertice di Parigi, infatti, il premier ha sottolineato che “noi abbiamo ancora la speranza, visto questo schieramento globale della comunità internazionale e non soltanto della comunità occidentale ma anche dei Paesi arabi, che ci possa essere un ripensamento da parte del regime libico e che lo stesso regime possa ritenere di sua convenienza porre fine alle attività di contrasto alle popolazioni civili”.

16.40 – Tornado britannici a Cipro – Undici Tornado della Frecce rosse della forza aerea britannica sono atterrati nella base militare a Cipro. Gli aerei sono partiti dalla base del Lincolnshire e sono arrivati in quella di Akrotiri.16.35 – Il Qatar partecipa all'azione militare – Il Qatar ha confermato oggi al vertice di Parigi sulla Libia la partecipazione militare all'intervento.16.23 – Berlusconi: Le armi libiche non possono raggiungere l'Italia – Berlusconi: i missili libici non possono raggiungere l'Italia. Per ora abbiamo fornito le nostre basi militari alla coalizione, vedremo in seguito se partecipare ai raid.16:22 – Napolitano informato da Berlusconi – Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è stato informato telefonicamente dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, dell'andamento e dell'esito della riunione di Parigi. Il Capo dello Stato si è compiaciuto dell'importante intesa raggiunta, per il contributo dato e per l'impegno assunto dall'Italia.16:21 Nave italiana a protezione di missili dalla Libia – Il cacciatorpediniere della Marina militare Andrea Doria è attualmente schierato nel Canale di Sicilia con compiti, soprattutto, di difesa aerea: sia delle altre unità impegnate nel dispositivo navale messo in campo per la crisi in Libia, sia dello stesso territorio italiano.16.25 – Berlusconi: per ora solo basi, ma disponibili a raid – Per ora l'Italia metterà a disposizione solo delle basi ma “noi siamo disponibili a fornire mezzi” ove richiesto per l'intervento in Libia. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dopo il vertice di Parigi.16.22 – Cameron: è giunto il momento di passare all'azione in Libia – Così si è espresso il premier britannico David Cameron, intervistato dalla Bbc al termine del vertice internazionale di Parigi sulla crisi libica. “E' Gheddafi che lo ha voluto: ha mentito alla comunità internazionale, ha promesso e poi violato il cessate il fuoco; continua a colpire il proprio popolo, ed è ora di passare all'azione, è urgente” ha continuato Cameron, che ha concluso: “Non possiamo permettere che il massacro della popolazione civile continui”.16.20 – Obama: “Non ho ancora autorizzato alcun dispiegamento militare Usa” – Il Presidente americano, Barack Obama, ha assicurato ai leader del Congresso di entrambi gli schieramenti, ricevuti ieri nella 'situation room' della Casa Bianca, che non vi è in programma il coinvolgimento, in un primo momento, di aerei americani nell'intervento contro la Libia. Fonti militari americane interpellate dal Washington Post non escludono tuttavia l'impiego di caccia e bombardieri americani in fasi successive dell'intervento. In questa fase, ha spiegato Obama ai suoi intelocutori, secondo quanto hanno reso noto fonti dello staff del senatore Richard Luggar, “non autorizzo il dispiegamento di nessun soldato o aereo da combattimento”.16.15 – Parigi: “I militari libici devono rientrare nelle caserme” – Il leader libico Muammar Gheddafi “e tutti coloro che sono ai suoi ordini devono immediatamente porre fine agli atti di violenza contro i civili, ritirarsi da tutte le aeree in cui sono entrati con la forza, rientrare nelle loro caserme, e consentire un pieno accesso umanitario”: è quanto si legge nella dichiarazione finale del vertice di Parigi.16:03 Usa, aerei militari usati nelle fasi successive – “Aerei militari americani saranno impiegati nelle fasi successive”16.10 – “Aerei francesi fermano attacchi di Gheddafi” – Sarkozy: “Gli aerei francesi stanno impedendo gli attacchi delle truppe di Gheddafi contro Bengasi. Già da adesso le nostre forze aeree si opporranno ad ogni aggressione contro il popolo di Bengasi. Altri aerei sono pronti a intervenire contro i blindati che aggrediscono civili disarmati”, ha aggiunto Sarkozy al termine del vertice internazionale straordinario sulla Libia a Parigi.16.00 – Aerei da guerra italiani pronti a Trapani 100 – Caccia bombardieri Tornado, intercettori F-16 e Eurofighter, aerei specializzati nella guerra elettronica. L'Aeronautica militare italiana si mobilita in vista delle possibili operazioni sulla Libia. A Trapani sono già arrivati i Tornado Ecr del 50* stormo di Piacenza specializzati nella guerra elettronica e i Tornado Eds cacciabombadieri del 6* stormo di Ghedi, più gli Eurofighetr del 4* stormo di Grosseto. Sono presenti inoltre i velivoli da ricognizione Awacs e numerosi Tanker, i velivoli per il rifornimento in volo.15.58 – Sarkozy: “Gheddafi accolga subito la risoluzione dell'Onu” – Sarkozy: Gheddafi ha pochissimo tempo per accogliere la risoluzione dell'Onu-15:52 – Via libera all'attacco – Dal vertice di Parigi via libera all'attacco militare.15:50 Sarkozy a Gheddafi: Stop immediato alle violenze – Sarkozy a Gheddafi: Cessare immediatamente il fuoco e gli attacchi alla popolazione inerme.15:49 Comando Usa a Napoli per no fly zone – Gli Usa dirigeranno da Napoli le azioni per la “no fly zone”.15:48 Merkel: non parteciperanno militari tedeschi – Merkel: i militari tedeschi non parteciperanno alle azioni contro Gheddafi, anche se la Germania è d'accordo sulla risoluzione dell'Onu.15:47 Belgio: attacco imminente – Premier belga: Attacco nelle prossime ore.15:46 Sarkozy: Iniziative anche militari per risoluzione dell'Onu – Sarkozy: Deciso di mettere in atto tutte le iniziative, anche militari, per far rispettare la risoluzione dell'Onu.15:45 Arabi ed europei per la “no fly zone” – La NO fly zone sarà fatta da aerei dei paesi europei e arabi.15:44 “Dal summit di Parigi via libera all'attacco” – Al Jazeera: Da summit Parigi via libera ad attacco militare.15:38 Washington Post: Le navi Usa pronte a bombardare 90 – Navi Usa nel Mediterraneo pronte a bombardare la contraerea libica.14.00 – Bengasi, bilancio bombardamento: 26 morti e 40 feriti – E' di almeno 26 morti e oltre 40 feriti il bilancio del bombardamento di Bengasi. Lo hanno riferito fonti dell'ospedale di Jala citate dalla televisione satellitare Al Jazeera senza fornire ulteriori dettagli. Secondo quanto riferito dagli insorti forze del regime di Gheddafi hanno bombardato la città nella zona Est della Libia.13.45 – L'Unione Africana non partecipa al vertice di Parigi- Nessun rappresentante dell'Unione africana figura nella lista dei partecipanti al vertice di Parigi sulla Libia. Il presidente sudafricano è stato incaricato ieri insieme ai presidenti di Mauritania, Repubblica democratica del Congo, Mali e Uganda di creare una missione di mediazione dell'Unione Africana per far fronte alla crisi libica. Le delegazioni dei cinque paesi, viene riferito, sono infatti riunite in Mauritania e nei prossimi giorni saranno impegnati in una missione a Tripoli.

13.35 – La Russa: rischio esodo biblico, pretendiamo aiuti da Ue – “Sull'ondata migratoria bisogna continuare a stare attenti”. E' quanto ha affermato il ministro della Difesa Ignazio La Russa, parlando a margine di un convegno a Milano, in merito al flusso migratorio dalla Libia verso il nostro Paese. “Noi siamo amici del popolo libico e vogliamo che ci sia un'amicizia naturale – ha concluso il ministro – e, al di là dei motivi storici che hanno separato l'amicizia dei due popoli, ci sono tanti motivi culturali che ci uniscono”.13.30 – Tripoli: assolti obblighi previsti da risoluzione Onu – Tripoli ritiene di avere assolto a tutti gli obblighi previsti dalla risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, che autorizza l'uso della forza contro il regime di Muammar Gheddafi in caso di mancato cessate il fuoco in Libia.13.25 – Misurata sotto attacco delle forze di Gheddafi – La città di Misurata è sotto un “pesante attacco” da parte delle forze del leader libico Muammar Gheddafi. Lo ha riferito all'emittente araba al Jazeera un portavoce del Comitato nazionale di transizione della città, Mohamed Ali. Il testimone ha riferito che l'attacco è iniziato questa mattina ed è ancora in corso nella periferia della terza città del Paese, situata a sud-est di Tripoli.

13.20 – Tripoli chiede all'Onu l'invio di osservatori – Il regime del colonnello Gheddafi ha chiesto al segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon di inviare osservatori per verificare il rispetto del cessate in fuoco in Libia. Lo ha riferito una fonte del governo libico. La richiesta di Tripoli arriva poco prima dell'avvio del summit di Parigi sulla Libia cui parteciperanno i Paesi arabi, africani e gli occidentali per definire le modalità di intervento militare contro il regime di Gheddafi.13.15 – Migliaia di persone in fuga da Bengasi dopo i bombardamenti – Migliaia di persone stanno fuggendo da Bengasi, la roccaforte dei rivoltosi, teatro questa mattina di intensi bombardamenti. Nella località di al Marj, 50 chilometri a est di Bengasi, lungo la strada che porta a Tobruk, distante 350 chilometri, si registrano lunghe code di macchine. Gli abitanti del posto distribuiscono sacchetti di datteri e scatole di latte. Nella zona non sono segnalate attività militari.13.00 – Napolitano: faremo quello che è necessario – Sulla Libia l'Italia farà quello che è necessario. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al termine della visita ai cantieri dello stabilimento Pirelli di Settimo Torinese. “Io vedo che qui si lavora per la pace”, ha premesso il Presidente. “Poi altrove facciamo la nostra parte, come membro attivo della comunità internazionale”, ha aggiunto Napolitano sottolineando che sulla questione libica sono “interessati tutti i paesi che sono nel G8, che sono nell'organizzazione delle Nazioni unite ad affermare dei principi e a esigere il rispetto di valori fondamentali, come sono i diritti umani, le aspirazioni di libertà e di giustizia sociale oggi in modo particolare nel mondo arabo”. Il presidente ha poi concluso: “Faremo quello che è necessario anche noi”.12.50 . Ministro: compagnia petrolifera onorerà i contratti – La compagnia nazionale del petrolio libica (Noc) ha indicato oggi che onorerà tutti i contratti e gli impegni con le compagnie straniere nel paese invitando tutte le società a rimandare le loro squadre in Libia

12.45 – Parigi, pre-vertice Cameron-Sarkozy-Clinton-Juppé – Un pre-vertice con il presidente francese Nicolas Sarkozy, il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, il premier britannico David Cameron, il ministro degli Esteri francese, Alain Juppe, è in corso poco prima dell'avvio del summit di Parigi sulla Libia cui parteciperanno i Paesi arabi, africani e gli occidentali per definire le modalità di intervento militare contro il regime di Gheddafi, in virtù della risoluzione delle Nazioni Unite, la 1973, votata giovedì. Lo riferiscono fonti diplomatiche francesi.12.40 – La Russa: il nostro ruolo non è quello di affittacamere – “Proprio perché siamo vicinissimi alla Libia, il nostro ruolo non può essere quello di affittacamere che offre le basi e da le chiavi di casa ad amici ma pur sempre ad altri, ma un ruolo positivo, moderato ma determinante e decisivo”. E' quanto ha affermato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, parlando a Milano a margine di un convegno, in merito alla decisione di un intervento militare in Libia.12.30 – I ribelli smentiscono la Tv: l'ex ministro è con noi – L'ex ministro dell'Interno, Abdel Fattah Yunis, non ha abbandonato i rivoltosi per unirsi alle forze del leader libico Muammar Gheddafi. Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio nazionale di transizione di Bengasi, l'ex ministro della Giustizia Mustafa Abdel Jalil, citato da al Jazeera, smentendo quanto annunciato dalla televisione di Stato libica.12.15 – Tv di Stato: il ministro dell'Interno libico ha ripreso le sue funzioni – Il ministro dell'Interno libico, il generale Abdel Fattah Yunis, che si era dimesso per assumere la guida delle rivolte a Bengasi, ha ripreso le sue funzioni. Lo ha annunciato oggi la televisione di Stato.

12.00 – Guardian: l'aereo abbattuto a Bengasi era dei ribelli – L'aereo abbattuto oggi a Bengasi apparteneva ai ribelli libici. “Alcuni ribelli dicono che era un loro aereo – afferma il corrispondente del quotidiano britannico The Guardian – potrebbe essere che il loro unico aereo è stato abbattuto dalle forze di Gheddafi”. Il velivolo sarebbe stato colpito sulla linea del fronte nella zona sud-occidentale della città, dove le forze del leader libico Muammar Gheddafi hanno riconquistato oggi il controllo dell'Università, stando a quanto precisa il Guardian.11.50 – Al Jazeera: bombardato campo della Croce rossa a Bengasi – L'emittente araba al Jazeera ha riferito di un bombardamento sul campo della Croce rossa presente nel centro di Bengasi, roccaforte dei ribelli, oggi sotto l'attacco dei carri armati e dell'artiglieria del leader libico Muammar Gheddafi.11.45 – Al Arabiya: bombardamenti nella città di Zintan – Un portavoce dell'opposizione libica ha riferito all'emittente araba al Arabiya di bombardamenti in corso nella città di Zintan, circa 150 chilometri a sud-ovest di Tripoli. Secondo il portavoce del Consiglio nazionale di transizione, cinque granate hanno colpito la periferia della città.11.30 – Romani: L'Italia sta con le decisioni Onu – Sull'intervento internazionale in Libia l'Italia sta con l'Onu. Le decisioni assunte non sono certo state dettate da motivazioni energetiche. È quanto ha spiegato a margine del Forum di Confcommercio a Cernobbio, il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani. “Non è un problema energetico quello che si pone la coalizione internazionale – ha detto Romani – e l'Italia sta con l'Onu”.11.00 Casini: Intollerabile la dissociazione della Lega – “Gheddafi è un criminale di guerra. In Italia purtroppo c'è un'opposizione responsabile e un governo di irresponsabili”. E' quanto ha detto il leader dell'Udc Pierferdinando Casini commentando, a margine del Forum Confcommercio, la mancata partecipazione della Lega alle votazioni sul recepimento delle disposizioni del Consiglio di Sicurezza Onu sulla Libia

10.50 – Ribelli: Rischio catastrofe, serve intervento straniero – Il leader del Consiglio nazionale di transizione di Bengasi, l'ex ministro della Giustizia Mustafa Abdel Jalil, ha lanciato un appello alla comunità internazionale, perchè “applichi la risoluzione Onu”, scongiurando una “catastrofe”. “Oggi a Bengasi si rischia una catastrofe se la comunità internazionale non applica la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu – ha detto Jalil all'emittente araba al Jazeera – invitiamo la comunità internazionale, il mondo libero, a fermare questo tiranno prima che stermini i civili”.10.30 – Alle 13.30 vertice Parigi, intervento militare più vicino – Inizierà alle 13.30 il vertice di Parigi sulla Libia cui parteciperanno i Paesi arabi, africani e gli occidentali per definire le modalità di intervento militare contro il regime di Gheddafi, in virtù della risoluzione delle Nazioni Unite, la 1973, votata giovedì. Al summit, organizzato al palazzo presidenziale dell'Eliseo, sono attesi tra gli altri, oltre al padrone di casa, Nicolas Sarkozy, il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, il primo ministro britannico, David Cameron, il cancelliere tedesco, Angela Merkel, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, il segretario generale della Lega araba, Amr Moussa, e il presidente della Commissione dell'Unione africana, Jean Ping.10.20 – Gheddafi a Sarkozy e Cameron: rimpiangerete ingerenza – Il leader libico Gheddafi ha rivolto questa mattina un messaggio alle principali potenze occidentali, citando il presidente Francese Sarkozy, il premier Britannico Cameron, il presidente usa Obama. Parlando ai leader di Francia e Gran Bretagna Gheddafi ha minacciato: “rimpiangerete ogni ingerenza in Libia”. E a Obama dice: “I libici sono pronti a morire per me”.

10.15 – Ribelli: civili in fuga da Bengasi dopo bombardamenti – I civili stanno fuggendo da Bengasi dopo i pesanti bombardamenti di questa mattina che hanno preso di mira zone residenziali della seconda città libica, roccaforte dei rivoltosi. Il leader del Consiglio nazionale di transizione di Bengasi, l'ex ministro della Giustizia Mustafa Abdel Jalil, ha dichiarato all'emittente araba al Jazeera che la città è sotto l'attacco dei carri armati e dell'artiglieria del leader libico Muammar Gheddafi. “Per 160 chilometri sulla strada a est che porta fuori dalla città ci sono macchine con famiglie terrorizzate dentro”, ha detto l'ex ministro, aggiungendo che gli ospedali della città sono pieni di vittime. Jalil ha quindi sottolineato la disparità di forze dei rivoltosi rispetto alle forze libiche: “Noi abbiamo solo armi leggere, Gheddafi sembra avere armi nuove e potenti”.

10.10 – Viceministro degli Esteri libico : Il cessate il fuoco è in vigore – “Il cessate il fuoco è in vigore”. Lo ha affermato oggi il viceministro degli Esteri libico, Khaled Kaaim, in un'intervista alla radio BBC 4. “Le forze aeree libiche sono ferme perché rispettiamo la risoluzione 1973 dell'Onu e il cessate il fuoco è reale, credibile e solido”, ha aggiunto, rispondendo a una domanda sull'aereo militare abbattuto oggi a Bengasi.10.05 – Tripoli: intervento straniero causerà reazione regionale – Un intervento straniero in Libia potrebbe indurre i Paesi vicini a sostenere le forze del leader libico Muammar Gheddafi. Lo ha affermato oggi il viceministro degli Esteri libico, Khaled Kaaim, in un'intervista alla radio BBC 4. “Se ci sarà un attacco o un intervento straniero, non saranno soltanto i libici a battersi, ma vedrete algerini, tunisini, egiziani. Tutti si uniranno ai combattimenti in territorio libico”, ha detto Kaaim.10.00 – Bbc: carri armati di Gheddafi entrati a Bengasi – Un giornalista della Bbc presente a Bengasi ha riferito di aver visto in città carri armati del leader libico Muammar Gheddafi. Stando a quanto riferito dall'emittente araba al Jazeera, le forze di Gheddafi sono entrate nella roccaforte dei rivoltosi e stanno dando l'assalto alla città da sud e dalla costa. Secondo giornalisti della France presse, Bengasi è scossa da intensi bombardamenti nella zona sud-occidentale.09.45 – Al Jazeera: esplosione vicino alla sede dei ribelli a Bengasi – Un'esplosione ha scosso il quartier generale dei rivoltosi a Bengasi, nel centro della città, oggi teatro di intensi bombardamenti. Lo riferiscono testimoni, citati dall'emittente araba al Jazeera.09.30 – Al Jazeera: le forze di Gheddafi assaltano Bengasi da sud – Le forze del leader libico Muammar Gheddafi sono entrate a Bengasi, cercando di prendere d'assalto la città controllata dai rivoltosi dalla costa e da sud, dove sono in corso pesanti bombardamenti. Lo precisa la televisione araba al Jazeera. Un aereo militare è stato abbattuto oggi su Bengasi: l'aereo ha preso fuoco nella parte posteriore ed è precipitato su una zona residenziale nel sud di Bengasi, causando un'esplosione seguita da una nuvola di fumo nero.09.15 – Tripoli incolpa al Qaida – Il regime libico continua a denunciare di essere stato attaccato dai rivoltosi a ovest di Bengasi “Le gang di al Qaida hanno attaccato delle unità delle forze armate dislocate a ovest di Bengasi, in applicazione del cessate il fuoco annunciato ieri dalla Libia – si legge sull'agenzia Jana, che cita fonti del ministero della Difesa – queste bande terroristiche hanno utilizzato elicotteri e un aereo da caccia per bombardare le forze armate, in flagrante violazione della zona d'interdizione di volo imposta dal Consiglio di sicurezza. Ciò ha spinto le forze armate a rispondere per difendersi”. Esplosioni sono state udite tutte la notte a Bengasi, ma non è stato possibile determinare se si trattava di bombardamenti o di colpi di batterie anti-aeree.08.55 – Abbattuto aereo militare su Bengasi precipitato su zona residenziale nel sud della città – Un aereo militare è stato abbattuto oggi su Bengasi, roccaforte dei rivoltosi nella zona orientale della Libia, dove sono in corso intensi bombardamenti. Il velivolo, che sorvolava la città da qualche minuto, è comparso all'improvviso in cielo, con la parte posteriore in fiamme. L'aereo è quindi precipitato su una zona residenziale nel sud di Bengasi, causando un'esplosione seguita da una nuvola di fumo nero. Non è chiaro al momento come sia stato abbattuto il velivolo.
08.50 – Al Jazeera: Forze di Gheddafi sono entrate a Bengasi – Le forze fedeli al leader libico Muammar Gheddafi sono entrate a Bengasi. Lo riferisce la televisione araba al Jazeera. Intensi bombardamenti sono in corso nella zona sud-occidentale della seconda città libica, sorvolata questa mattina da un aereo militare.08.45 – Abbattuto aereo militare su Bengasi – Un aereo militare è stato abbattuto su Bengasi, dove sono in corso intensi bombardamenti.08.40 – Frattini: Pronti a colpire per proteggere popolazione – L'Italia parteciperà a interventi militari in Libia per proteggere la popolazione. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri, Franco Frattini, al quotidiano “Il Messaggero”. “Sì, parteciperemo a interventi per proteggere la popolazione civile nel caso di nuove aggressioni delle forze di Gheddafi”, ha spiegato il titolare della Farnesina. “In base alla risoluzione Onu, se costretti colpiremo le basi missilistiche, le basi aeree a terra e contrasteremo gli aerei di Tripoli che bombarderanno un ospedale o un insediamento civile”. L'Italia, ha sottolineato Frattini, non è in guerra con la Libia, “la Costituzione ce lo preclude. Noi siamo impegnati a far rispettare una risoluzione Onu che chiede a Gheddafi di cessare il fuoco, di terminare i bombardamenti aeri e di rispettare l'embargo. Nessuna guerra”.08.35 – Al Jazeera: Forze di Gheddafi a 20 chilometri da Bengasi – Le forze fedeli al leader libico Muammar Gheddafi stanno avanzando su Bengasi e sarebbero a circa 20 chilometri dalla seconda città libica. Lo ha dichiarato un abitante locale, Faraj Ali, all'emittente araba al Jazeera. “Le esplosioni sono iniziate attorno alle due. Le forze di Gheddafi stanno avanzando, abbiamo sentito che sono a 20 chilometri da Bengasi”, ha detto Ali, riferendosi alle esplosioni udite nella notte nella città.

08.30 – Tripoli accusa i ribelli di violare il cessate il fuoco – Il viceministro degli Esteri libico, Khaled Kaaim, ha accusato i rivoltosi di aver violato il cessate il fuoco, attaccando le forze fedeli al regime nella regione di Al Magrun, a circa 80 chilometri a sud di Bengasi. “Milizie armate hanno cominciato a sparare nella città di Al Magrun”, ha detto la scorsa notte alla stampa Kaaim. “Il bombardamento continua – ha aggiunto – l'esercito non lancerà alcuna azione contro di loro, perché non vogliamo violare la tregua”. Ieri, Tripoli ha annunciato un cessate il fuoco, come richiesto dalla risoluzione dell'Onu votata giovedì scorso.08.25 – Francia: intervento militare possibile dopo il summit di Parigi – La comunità internazionale potrebbe lanciare un attacco militare alla Libia “nelle ore” seguenti il summit in programma oggi a Parigi. Lo ha dichiarato l'Ambasciatore francese all'Onu, Gérard Araud, in un'intervista alla Bbc. “Avremo un vertice a Parigi con tutti i principali protagonisti delle operazioni e delle iniziative diplomatiche. Dunque ritengo che sarà il momento buono per inviare un ultimo messaggio – ha detto l'Ambasciatore – penso che dopo il vertice, nelle ore che seguiranno, lanceremo l'intervento militare”. Oggi si terrà a Parigi vertice internazionale tra Unione Europea, Lega araba e Unione africana sulla situazione in Libia, a cui sarà presente anche il Segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon.08.20 – Usa: Le forze di Gheddafi hanno violato il cessate il fuoco – Le forze del leader libico Muammar Gheddafi hanno violato il cessate il fuoco previsto dalla risoluzione approvata giovedì scorso dalle Nazioni Unite. E' quanto ha denunciato l'Ambasciatore Usa all'Onu, Susan Rice, parlando alla Cnn. “La risoluzione 1973 chiede un immediato cessate il fuoco e la sospensione immediata di tutte le operazioni offensive. Vieta anche i voli sopra la Libia”, ha ricordato Rice. In caso di violazione, la comunità internazionale è autorizzata a ricorrere a “tutte le misure necessarie” per proteggere i civili, compresi raid aerei.19 marzo 2011Redazione Tiscali

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