Lo studente leccese del Costa insiste ad avere Bocelli, Minetti e Baldi come testimonial

Accessibilità e web: i risultati del sondaggio

di Vincenzo Rubano rivolto ai non vedenti

In tanti i non vedenti in tutta Italia che hanno partecipato.

Oltre la metà ritiene che i siti italiani da “correggere” sono più del 50%

Vincenzo: «Non mi fermerò. Ora che ho avuto queste conferme, andrò avanti come un treno,

ho già chiara in mente la prossima mossa per portare avanti la mia/nostra battaglia»

Vincenzo Rubano è uno studente di sedici anni, non vedente, della classe 3A dell’Istituto Costa di Lecce ed il 18 febbraio scorso ha “acceso” una pagina in Internet con un particolarissimo sondaggio destinato ai non vedenti e avente lo scopo di portare alla ribalta il delicato tema dell’accessibilità al web da parte delle persone con problemi di vista. L’iniziativa è stata lanciata con il nome di “M’illumino di meno …ma ci ‘vedo’ di più!” ed il sondaggio è rimasto attivo sino a venerdì 4 marzo all’indirizzo: www.gpace.net/milluminodimeno

La battaglia di Vincenzo ha fatto molto “rumore”, tante infatti le testate ed i media nazionali che hanno amplificato il suo messaggio su tutto il territorio e hanno così contribuito a raggiungere un numero così alto di non vedenti.

Ora Vincenzo ha elaborato tutte le risposte e, sempre sulla stessa pagina, ha pubblicato i risultati ottenuti, che riportiamo qui di seguito:

Numero di partecipanti al sondaggio: 369

Fascia di età dei partecipanti:

Minore di 18 anni: 5,6%

Tra i 18 ed i 30 anni: 18,2%

Tra i 31 ed i 45 anni: 35,9%

Superiore a 45 anni: 40,3%

Da quanti anni usi il computer?

Meno di 2 anni: 5,2%

Da 2 a 5 anni: 7,2%

Da 5 a 10 anni: 24,0%

Più di 10 anni: 63,6%

Da quanti anni utilizzi Internet?

Meno di 2 anni: 8,4%

Da 2 a 5 anni: 15,3%

Da 5 a 10 anni: 34,1%

Più di 10 anni: 42,2%

Hai un profilo su Facebook o su un altro social network?

Sì: 61,9%

No: 38,1%

In media, per quante ore al giorno utilizzi il computer?

Meno di 2 ore: 7,1%

Da 2 a 5 ore: 37,5%

Da 5 a 10 ore: 49,3%

Più di 10 ore: 6,1%

Interagisci regolarmente attraverso il Web con altri non vedenti che non conosci personalmente?

Sì: 65,3%

No: 34,7%

Ritieni che l’accessibilità universale (siti e programmi uguali per tutti) sia un approccio migliore rispetto a quello tradizionale, che prevede l’uso di prodotti concepiti specificamente per non vedenti?

Sì: 86,8%

No: 13,2%

Secondo la tua personale esperienza, qual è la percentuale di siti italiani che hanno bisogno di aggiustamenti per essere ritenuti pienamente accessibili?

Inferiore al 25%: 5,3%

Tra il 25% ed il 50%: 32,8%

Tra il 50% ed il 75%: 38,2%

Più del 75%: 23,7%

N.B.: Circa il 62% degli intervistati ritiene che i siti italiani che necessitano di aggiustamenti per essere accessibili sono più della metà!

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Queste le considerazioni di Vincenzo, a caldo:

«I risultati non hanno fatto altro che confermare le mie sensazioni, e cioè che c’è ancora davvero molta strada da percorrere per raggiungere una condizione accettabile di accessibilità dei siti web in Italia. Dal canto mio, non mi fermerò qui, andrò avanti come un treno, ho già chiara in mente la prossima mossa per portare avanti questa mia/nostra battaglia, …presto se ne sentirà parlare. Se volessimo analizzare i dati più significativi emersi dal sondaggio, possiamo notare che la maggior parte dei non vedenti informatizzati ha un'età maggiore di 45 anni; ciò significa che l'alfabetizzazione informatica ha raggiunto i non vedenti più adulti in maniera massiccia. Un altro dato significativo su cui riflettere è la quantità di ore al giorno in cui viene usato il computer, ritengo che sia nettamente superiore ai normodotati, motivo in più per gli sviluppatori di porre attenzione alla nostra categoria. Ma il dato più inquietante di tutti è che, secondo l'esperienza di navigazione sul web dei partecipanti, i siti italiani che avrebbero bisogno di modifiche, lievi o strutturali, per poter essere considerati “pienamente accessibili”, sono più del 50%. Inoltre è scaturito che la maggior parte dei non vedenti punta “all'accessibilità universale”, ossia vuole usare gli stessi prodotti, gli stessi siti, gli stessi programmi che usano i vedenti; grazie alle nuove tecnologie ciò è possibile, e può diventare realtà con più semplicità di quanto si possa pensare. Quello che emerge di sicuro è che occorre che gli sviluppatori inizino a fare i conti con l'accessibilità che, finora, è stata spesso sottovalutata o non considerata affatto.»

Vincenzo inoltre insiste con il suo appello ad alcuni “vip”:

«Facciamo appello ad Andrea Bocelli, ad Annalisa Minetti, ad Aleandro Baldi e a qualsiasi altro personaggio pubblico sensibile al tema dell’accessibilità al web per non vedenti, affinché utilizzi il suo essere un “Very Important Person” per fare da testimonial alla nostra battaglia. Chiediamo loro di diffondere la nostra iniziativa, di dire che anche loro sono a conoscenza delle difficoltà che ci sono nell’accedere a tutti i servizi offerti dalla grande rete. Siamo sicuri che, se volessero aggiungere anche la loro voce all'iniziativa, potremmo toccare e sensibilizzare l'opinione pubblica con un peso maggiore e, di conseguenza, rendere l'accessibilità una questione di interesse per tutti! Abbiamo fatto parlare di noi la stampa, le radio e alcune trasmissioni televisive ma non basta, direi che dobbiamo fare ancora più rumore. Più ne faremo e più saremo forti agli “occhi” dell'opinione pubblica e dei futuri sviluppatori.»

Grazie e buon lavoro.

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