Niente Comites a Miami (ed a Chicago)

Il Comites a Miami

Il precedente Comites della circoscrizione consolare di Miami, con la delibera del 20 Ottobre, aveva deciso di concludere la propria attivita` alla fine dell’anno 2010.

Come si puo` vedere dal sito www.comitesmiami.com le motivazioni principali erano quattro:
1) I membri del Comites considerano esaurito il mandato quinquennale, ancorché prorogato per legge da oltre un anno e mezzo ed il loro impegno verso gli elettori.
2) La ridotta disponibilità dei fondi ministeriali per la gestione del Comitato e la rigidità nell’uso delle scarse risorse assegnate.
3) Lo status di pubblico ufficiale attribuito ai membri del Comites nell’esercizio di alcune attività istituzionali che li espone a possibili procedimenti giudiziari.
4) L’impossibilità per il Comites di sostenere le spese legali per la difesa, in caso di procedimenti giudiziari avviati contro il Comitato.
I membri del precedente Comites di Miami, seri professionisti, impegnati con moralita` e dedizione a risolvere i problemi degli italiani residenti nella propria giurisdizione consolare, credevano con le proprie dimissioni di aver promosso indirettamente una revisione della legge e dei regolamenti che interessavano i Comites in generale.
Purtroppo i legislatori e lo stesso Ministero degli Esteri non hanno accolto questa protesta ed hanno indetto al contrario delle nuove elezioni, confidando che altri potessero accettare l’attuale status quo.
La comunita` italiana del South East USA ha preferito, visto il panorama di riferimento, astenersi dal presentare proprie liste per le nuove elezioni, indette per il 16 aprile prossimo, in attesa delle riforme a suo tempo auspicate ed in particolare quelle che riguardano i Comites.
Abbiamo pero` appreso che proprio il patronato Enasco, gia` chiaccherato precedentemente per l’incarcerazione del suo presidente, ha deciso di attivarsi per la presentazione di una propria lista, malgrado la discutibile compatibilita` dei patronati con i Comites.
Questa unica lista sembra sia stata organizzata senza ottemperare alla legge che regola i Comites e sembra essere composta anche da un candidato non iscritto all’A.I.R.E., sottoscritta da un numero di italiani residenti inferiore al numero minimo previsto dalla legge e con le autentiche delle firme in modo difforme da quanto richiesto dalla legge della Florida in materia.
Il Comitato Elettorale Circoscrizionale, in data 25 Febbraio, ha deciso all’unanimita` di non ammettere la lista “Nuova Italia” alle elezioni per il rinnovo del Comites.
Alla luce di quanto accaduto, pur ammirando la buona volonta` di questi connazionali, che molto probabilmente non erano consapevoli delle conseguenze del loro operato, ne` di come avrebbero dovuto operare dopo le loro eventuali elezioni, occorre sottolineare ancora una volta la vera problematica che riguarda buona parte degli italiani all’estero: La scarsa conoscenza delle normative che li riguardano.
Questo fattore, non conoscenza delle leggi, dei doveri e dei diritti, ha generato parecchi Comites inutili nel mondo e` lo stesso fattore ha fatto eleggere certi consiglieri altrettanto inutili al Consiglio Generale degli Italiani all’Estero ed ha permesso, infine, il commercio delle schede nelle ultime elezioni parlamentari.
In conclusione non puo` essere un solo Comites, ne` tantomeno una lista improvvisata, a risolvere gli annosi problemi che affliggono gli italiani all’estero.
E` invece necessaria la partecipazione attenta ed attiva di tutti i nostri connazionali, i quali per non farsi prendere in giro da qualche personaggio meschino ed ambizioso, devono documentarsi meglio sulle leggi che li riguardano e sulle possibilita` di attivarsi nelle opportune sedi, sia negli Usa che in Italia, per raggiungere i risultati desiderati.
Tanti auguri a tutti, soprattutto agli italiani all’Estero!
(Cesare Sassi)

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