“La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione” Ho voluto iniziare questo ennesimo intervento con il secondo comma dell’articolo primo della Costituzione, che sta alla base dei conflitti istituzionali e costituzionali dell’attuale crisi del nostro paese. Oggi che si parla tanto di Costituzione e di un suo ripristino, anche in vista di una futura ri-modifica o ripristino dell’ autorizzazione a procedere nei confronti di parlamentari indagati dal potere giudiziario, si parla ancor meno di sovranita’ popolare. I nostri padri costituenti ( mi auguro che ne sia rimasto ancora qualcuno in vita e mi legga) vollero anteporre al potere esecutivo ( legislativo ) e a quello giudiziario, la sovranita’ popolare. Oggi sappiao che con il porcellum la nostra sovranita’ e’ ai minimi storici, costretti dal sistema a subire un parlamento preconfezionato dai partiti e dai loro segretari, con le liste bloccate. Con il premio di maggioranza poi anche la rappresentativita e’ scomparsa del tutto. Badate bene che la sovranita’ popolare non e’ sola rappresentata dal voto, ma anche dalle iniziative legislative popolari ( art. Cost. 71) dai referendum abrogrativi/confermativi ( art. Cost. 75) e Petizioni ( art. Cost. 50) . Oggi tutti sappiamo cosa ne pensano i nostri parlamentari della democrazia diretta, auspicata dai nostri padri fondatori: meno di niente. Le nostre Petizioni non sono per niente prese in considerazione, le iniziative legislative popolari non sono equiparate alle leggi ordinarie, come dovrebbero essere per costituzione:” Il popolo esercita l'iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli” ( Beppe Grillo puo’ testimoniarlo in prima persona) Quando e’ stato l’ultima volta che un referendum sia stato appoggiato e fatto votare da tutti i partiti, superando il quorum? Quando parliamo : “ Nelle forme e nei limiti della Costituzione”, parliamo principalmente dei paletti che il legislatore, con delle leggi del tutto incostituzionali ( come e’ il caso del porcellum e non solo) impone al popolo sovrano. Per queste ragioni noi chiediamo ancora una volta che venga abolito il quorum, ossia il quarto comma dell’atitcolo 75:” La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.”. Solo cosi’ si potra’ ripristinare la democrazia partecipativa, rappresentativa e diretta dei nostri padri fondatori. La vera opposizione costruttiva la fa il popolo e non il parlamento. Dico un ultima eresia:” Le leggi di natura costituzionali, dovrebbero essere tutte sottoposte a referendum confermativi”. Sopratutto con un parlamento preconfezionato, ridimensionato e sotto ricatto, sia da destra, sia da sinistra!