FOCUS 17 FEBBRAIO 2011

GIUSTIZIA:CAMERA;DI PIETRO,NON TOCCO GIUDICI PER COLPIRE PDL (ANSA) – ROMA, 17 FEB – ''Non e' che per fare un dispetto alla maggioranza io tolgo ai giudici la possibilita' di fare il loro dovere'': cosi' il leader dell'Idv Antonio Di Pietro spiega, nell'Aula della Camera, la scelta del suo gruppo di votare con la maggioranza alcuni emendamenti al testo sull'inapplicabilita' del giudizio abbreviato ai delitti puniti con l'ergastolo. ''Qui – spiega – si vogliono fare modifiche al codice di Procedura penale che vanno oltre Berlusconi ed il contingente. L'Idv ha sempre mantenuto la linea del rigore anche per la sanzione. Non e' che per fare un dispetto alla maggioranza io tolgo ai giudici la possibilita' di fare il loro dovere. Non faccio dispetto a nessuno''. Di Pietro viene attaccato dal responsabile Giustizia del Pd Andrea Orlando. Ma l'ex Pm tiene il punto: ''Questo – spiega – e' il primo provvedimento in materia di giustizia che esaminiamo in cui Berlusconi non c'entra niente. Non capisco perche' non devo far passare una cosa di politica giudiziaria che fa bene al Paese. Io voto secondo coscienza come ho sempre fatto, e poi questo testo porta la firma anche dell'Idv''. E, rivolto al Pd, Di Pietro aggiunge: ''Questo testo lancia un messaggio: che chi e' condannato all'ergastolo non puo' automaticamente ridursi la pena ricorrendo al giudizio abbreviato. Voi sete contro, io a favore, il Paese giudichera'. Ma io non faccio un dispetto al Paese per fare un dispetto a Berlusconi''.

GIUSTIZIA, DI PIETRO: NON VOTO PER “PARTITO PRESO” SU GRAVI REATI (9Colonne) Roma, 17 feb – “In questo Parlamento, nonostante le difficoltà e lo scollamento con i problemi reali del Paese, possiamo dare una risposta importante contro la criminalità vera, quella omicida. Quando si parla di gravi reati, che contemplano l'ergastolo, non esistono maggioranza e opposizione, bisogna battersi al di là degli schieramenti”. Lo ha affermato intervenendo nell'Aula della Camera il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. “Il Parlamento – ha proseguito Di Pietro – deve essere unito per dimostrare che quando si fa una norma nell'interesse della collettività si deve avere il coraggio delle proprie azioni. E' questa la responsabilità politica di un partito. Non si chieda, quindi, di votare per 'partito preso'. A che serve distruggere la giustizia soltanto per sconfiggere su questo punto il governo Berlusconi?. E' con il voto di fiducia che dobbiamo mandare a casa il presidente del Consiglio, non su provvedimenti che sono nell'interesse dei cittadini”. “Il giorno che troveremo 316 deputati – conclude il leader dell'IdV – lo sfiduceremo, non dobbiamo giocare sulla pelle degli italiani. Quella di oggi è stata una brutta pagina per l'opposizione”.

Giustizia/ Di Pietro: Non la massacro per colpire il Pdl Leader motiva sì Idv a esclusione rito abbreviato per ergastolo Roma, 17 feb. (TMNews) – “Non intendo assolutamente contribuire ad una brutta pagina di opposizione parlamentare: strumentale e insensata. Berlsuconi lo si manda a casa trovando i parlamentari per siduciarlo. Queste materie, invece, richiedono impegno e, se possibili, soluzioni bipartisan “. Antonio Di Pietro ha motivato in aula le ragioni del sì di Italia dei Valori alla legge in discussione alla Camera che vieta il ricorso al rito abbrevviato per i reati puniti con l'ergastolo. ''Non è che, per fare un dispetto alla maggioranza, io tolgo ai giudici la possibilità di fare il loro dovere. Non faccio dispetto a nessuno.In questo contesto – ha affermato Di Pietro – si vogliono fare modifiche al codice di Procedura penale che vanno oltre Berlusconi ed il contingente. L'Italia dei Valori ha sempre mantenuto la linea del rigore anche per la sanzione. Infatti, noi sosteniamo con convinzione, e abbiamo cofirmato il provvedimento presentato dalla leghista Lussana, nel quale è previsto che per i reati di omicidio non si può fare ricorso strumentale al giudizio abbreviato”. “Con questa scusa, infatti – ha spiegato ancora Di Pietro – prima si commette l`omicidio e poi si può chiedere il rito abbreviato. Insomma, non possiamo permettere che chi è condannato al`ergastolo possa automaticamente ridursi la pena. Se uno ammazza una persona deve andare in galera, non esistono scorciatoie. Ognuno voti per partito preso, ma noi dell`Italia dei Valori votiamo secondo coscienza in questo caso in salvaguardia del diritto e del lavoro dei giudici. Sarà il Paese a giudicare se è giusto o non è giusto”. Tor

GIUSTIZIA: DI PIETRO, IDV COERENTE.BERLUSCONI VA BATTUTO SU VOTO FIDUCIA = (ASCA) – Roma, 18 feb – ''Stamattina alla Camera l'Italia dei Valori ha votato insieme alla maggioranza contro un emendamento dell'Udc. Lo abbiamo fatto perche' eravamo d'accordo sul rendere inapplicabile il giudizio abbreviato per i delitti puniti con l'ergastolo. Non ci sembrava e non ci sembra giusto che chi e' imputato per delitti gravi, punibili con l'ergastolo, possa decidere di accorciarsi da solo la pena scegliendo il rito abbreviato''. E' quanto scrive sul suo blog il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. ''Senza il nostro voto quell'emendamento sarebbe passato, il governo sarebbe stato battuto e quindi c'e' stato subito qualche scervellato che ci ha accusato di aver 'salvato la maggioranza'. Secondo queste critiche – aggiunge – noi avremmo dovuto affossare un provvedimento giusto e che avevamo anche cofirmato, rendere piu' difficile il lavoro dei magistrati, massacrare la giustizia e fare un danno al Paese solo per toglierci il gusto di fare un dispetto alla maggioranza''. ''Mi dispiace tanto, ma non e' questa la nostra idea di responsabilita' politica. Per noi dell'Italia dei Valori si vota secondo coscienza e non per partito preso o per fare dispetto a qualcuno. Siamo sempre stati favorevoli – prosegue Di Pietro – a una politica di rigore, anche nella sanzione. Siamo convinti che chi ammazza una persona debba andare in galera senza poter fare il furbo e ridursi la pena chiedendo il rito abbreviato, e non siamo disposti a tradire le nostre convinzioni per la soddisfazione di mandare sotto una volta la maggioranza''. ''Berlusconi va battuto nel voto di fiducia, trovando quei 316 deputati disposti a mandarlo a casa senza farsi comprare dai suoi regalini, e per raggiungere questo obiettivo bisogna mettere in campo, anche in Parlamento, una vera e strenua opposizione, cosa che sinora solo noi dell'Italia dei Valori abbiamo fatto e intendiamo continuare a fare. Tutto il resto – conclude il leader dell'Idv – sono chiacchiere che denotano una concezione dell'etica politica che proprio non possiamo accettare''. com-vlm/sam/alf 171318 FEB 11 NNNN 171143 feb 11 

GOVERNO: DI PIETRO, ANDARE AD ELEZIONI AL PIU' PRESTO = (AGI) – Roma, 17 feb. – “Oggi c'e' la necessita' di andare ad elezioni al piu' presto per verificare se i cittadini possano dare ancora fiducia a Berlusconi. Per questo lo sfidiamo sul referendum sul legittimo impedimento che si terra' tra maggio e giugno: quella sara' l'occasione per dare di nuovo voce al popolo”. Lo ha detto il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, parlando con i giornalisti a Montecitorio.

Giustizia/Di Pietro: Idv salva maggioranza? Sciocchezza mostruosa _”Provvedimento giusto contro assassini e criminali” Roma, 17 feb. (TMNews) – “E' una sciocchezza mostruosa”: così il leader dell'Idv Antonio Di Pietro risponde ai cronisti che alla Camera gli chiedono se l'Idv si prepari a 'salvare' la maggioranza che oggi alla Camera, senza il 'sì' dei dipietristi, non avrebbe i voti per una legge in discussione in aula. L'Idv infatti vota, con la maggioranza, a favore della legge che vieta il ricorso al rito abbreviato per i reati puniti con l'ergastolo mentre Pd e Udc hanno contestato questa scelta. “Oggi per la prima volta viene approvata in Parlamento una proposta dell'Idv per un provvedimento giusto in materia di giustizia – aggiunge Di Pietro -. Vogliamo che contro criminali e assassini, per reati gravissimi, non sia possibile il ricorso al rito abbreviato”.

Governo/ Di Pietro: Solo popolo può mandare a casa Berlusconi _”Lo sfidiamo, in primavera referendum su l.impedimento” Roma, 17 feb. (TMNews) – “Oggi c'è la necessità di andare alle elezioni al più presto per verificare se i cittadini voglio ancora dare fiducia a Berlusconi o meno. Sarebbe un voto plebiscitario: volete ancora farvi governare da lui o no?”. E' quanto afferma, parlando con i giornalisti alla Camera, il leader dell'Idv Antonio Di Pietro. “In Parlamento – aggiunge Di Pietro – non si risolve il problema di mandarlo a casa, l'unica realtà è il popolo e la sfida che lanciamo è per il referendum, che si terrà tra maggio e giugno, sul legittimo impedimento”.

Scommesse, Di Pietro: Controlli su gestori anche con sedi estere Roma, 17 FEB (Il Velino/Agicos) – Controllare i bilanci di chi organizza scommesse in Italia – anche con sede all'estero – e che, naturalmente, abbia la licenza di pubblica sicurezza. E' l'obiettivo di un ddl presentato alla Camera da Antonio Di Pietro, leader di Idv. Un provvedimento in tal senso e' stato gia' presentato al Senato, da Luigi Li Gotti. Di Pietro chiede di riformare l'articolo 88 del TULPS (testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) estendendo la licenza alle societa' che gestiscono “per conto di terzi, con qualunque mezzo, anche telematico, concorsi pronostici o scommesse di qualsiasi genere”. La disposizione, secondo il testo del ddl, “si applica agli intermediari di societa' anonime ovvero con sede ubicata all'estero”.

GIUSTIZIA: DI PIETRO, PD HA SBAGLIATO NEL METODO E NEL MERITO = (AGI) – Roma, 17 feb. – “Ci siamo accorti, fin dal primo momento, che la collega Ferranti non aveva compreso il contenuto del provvedimento che nega il ricorso al rito abbreviato e sconti di pena automatici per gli assassini e gli stragisti”. Lo afferma in una nota il Presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, replicando alle dichiarazioni di Donatella Ferranti, del Pd. “Ricordiamo alla Ferranti – aggiunge Di Pietro – che e' stato il Pd, per primo, ad aver presentato un analogo disegno di legge. E le ricordiamo anche che questo provvedimento e' stato voluto da noi dell'Italia dei Valori proprio per rispetto della collega parlamentare del Pd, onorevole Olga D'Antona, che ne e' stata la paladina e la massima sponsorizzatrice. Prendersela con noi mi sembra, quindi, solo un banale escamotage per giustificare un errore di metodo e di merito fatto dal Pd a causa di indicazioni sbagliate che lei ha dato ai suoi colleghi”. “Ribadiamo – conclude Di Pietro – che per la prima volta, il Parlamento, con il provvedimento di oggi, ha impedito facili e automatici sconti di pena per gli assassini, prevedendo che sara' il giudice a decidere se comminare o meno l'ergastolo”.(AGI)

BERLUSCONI. BELISARIO: POSIZIONE 'AVVENIRE' INDICA UNA SPERANZA CHIESA ESERCITI SUO RUOLO GUIDA MORALE PER SUPERARE CRISI (DIRE) Roma, 17 feb. – “Il direttore dell'Avvenire coglie nel segno quando afferma che i cittadini si rivolgono alla Chiesa affinche', mettendo da parte ogni incertezza, eserciti il suo ruolo di guida morale: il Paese ne ha davvero bisogno per superare una crisi sempre piu' drammatica”. Lo afferma il Capogruppo dell'Italia dei Valori in Senato, Felice Belisario, che aggiunge: “La Chiesa puo' e deve intervenire quando le vicende politiche creano strappi profondi nel tessuto sociale”. “Quella che stiamo vivendo e' una situazione inaudita- aggiunge- che vede il capo del governo imputato per gravissimi reati. Lo scandaloso crollo del profilo etico della politica, che coinvolge tutti i livelli, crea un'inquietudine sempre crescente nei cittadini che chiedono a gran voce il rispetto della dignita' del Paese. Chi utilizza le istituzioni per squallidi fini personali, ponendo sotto scacco l'amministrazione della cosa pubblica e causando conflitti insostenibili nella societa', deve essere allontanato per evitare danni sempre maggiori”. “La posizione dell'autorevole quotidiano- conclude Belisario- indica una speranza di cambiamento a cui tutti dobbiamo contribuire”.

GIUSTIZIA: BELISARIO, GOVERNO SMANTELLA ARCHITETTURA COSTITUZIONALE = Roma, 17 feb. – (Adnkronos) – “Il governo ogni tanto si sveglia dal suo stato comatoso e si nasconde, forse per la vergogna, nelle segrete stanze di palazzo Grazioli: ma solo per progettare un attacco all'equilibrio istituzionale dello Stato, sottraendo alla Magistratura le sue funzioni, esautorando il Parlamento dai suoi poteri e in definitiva smantellando l'architettura costituzionale”. Lo scrive sul suo blog il capogruppo dell'Italia dei valori al Senato, Felice Belisario. “Inutile -aggiunge- che il ministro Alfano si vanti di aver approvato due leggi, che non bastano certo a fare primavera. Al contrario, a causa del centrodestra l'Italia si sta inoltrando verso il fangoso e freddo inverno della democrazia. L'unica attivita' che interessa al Governo e' quella che consente di approvare il salvacondotto per il premier e di legare le mani agli organi inquirenti, anche censurando la libera informazione con il ddl sulle intercettazioni, per rendere Berlusconi libero di telefonare indisturbato alle Questure”. “Il presidente del Consiglio vorrebbe che nei Tribunali fosse affissa una sua foto con la scritta 'Io non posso entrare', esonerandolo cosi' dal principio generale della 'Legge uguale per tutti'. L'amministrazione della Giustizia -conclude Belisario- ha invece bisogno di risorse, innovazione e riforme che le consentano di funzionare meglio nell'interesse dei cittadini”.

ITALIA 150: IDV, ASSURDO CHE GOVERNO SIA ANCORA DIVISO (ANSA) – ROMA, 17 FEB – “E' vergognoso che, ad un mese esatto dalla giornata clou delle celebrazioni per il 150simo anniversario dall'unità D'Italia, il governo sia ancora diviso e non abbia preso una posizione ufficiale. E' un vero e proprio schiaffo al Colle, dato che il presidente della Repubblica ha già invitato i capi di Stato di tutto il pianeta, mentre da noi ancora litigano se celebrare o meno la ricorrenza del 17 marzo”. E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, che aggiunge: “I ministri leghisti dicano chiaramente se vogliono festeggiare la ricorrenza o abdicare al loro giuramento sulla Costituzione e andare a Pontida, ma sappiamo che se ne assumeranno le responsabilità e le conseguenze di fronte al Paese”. (ANSA).

BERLUSCONI. MURA: GRAVE SE GOVERNO SOLLEVA CONFLITTO ATTRIBUZIONE (DIRE) Roma, 17 feb. – “Se, come e' probabile, il governo arrivera' a sollevare conflitto di attribuzione presso la Consulta nei confronti dei giudici di Milano, solo nel tentativo di bloccare il processo che si avviera' il 6 aprile, sara' un fatto molto grave”. Lo dice Silvana Mura deputata Idv. “Mai come in questo caso, infatti sara' evidente a tutti l'uso distorto a fini personali delle istituzioni dello stato operto da Berlusconi- prosgeue Mura- l'Italia avra' gia' abbastanza danni a livello di immagine internazionale se Berlusconi affrontera' il processo da Presidente del Consiglio, danni che saranno ancor piu' devastanti se il Governo sara' trascinato in prima persona in un conflitto giudiziario con il quale non dovrebbe avere nulla a che fare”.

GIUSTIZIA, PALOMBA (IDV): NESSUN FAVORE A CRIMINALI E STRAGISTI (9Colonne) Roma, 17 feb – “Non facciamo favori ai criminali solo per fare un dispetto alla maggioranza. Non regaliamo uno sconto di pena a terroristi e mafiosi per un po' di visibilità. Gli interessi e la sicurezza dei cittadini vengono prima di tutto”. Lo afferma il capogruppo Idv in commissione Giustizia Federico Palomba. “Abbiamo impedito – afferma Palomba – che i colpevoli di reati gravissimi, per cui è previsto l'ergastolo, possano beneficiare di cospicue riduzioni di pena richiedendo il rito abbreviato. Se fosse passato quell'emendamento, la pena, in molti casi, sarebbe passata da trenta a venti anni. Faccio un esempio concreto: se i terroristi che hanno seminato morte, i mafiosi responsabili delle stragi di Capaci e Via d'Amelio e tanti altri avessero utilizzato questo beneficio all'epoca del processo, oggi sarebbero fuori. Non possiamo permettere ingiustizie del genere”. “Invitiamo i nostri alleati – conclude Palomba -, magari gli stessi che ci rinfacciano un eccessivo 'antiberlusconismo', a non strumentalizzare questo voto perché si è trattato di un atto di responsabilità nei confronti del Paese. Anzi, è strumentale la posizione di chi, per mettere irresponsabilmente una bandierina in Aula, lascia passare un provvedimento che favorisce assassini e stragisti”.

LIBIA:PEDICA, ITALIA ROMPA RAPPORTI CON REGIME GHEDDAFI (ANSA) – ROMA, 17 FEB – “Un governo che davanti a manifestazioni pacifiche lascia in terra 10 morti non è un governo con cui l'Italia può fare affari. Con il crescere delle tensioni in Libia chiediamo che il governo blocchi immediatamente l'accordo di cooperazione con Gheddafi, che interrompa l'erogazione dei 5 miliardi in cambio dei disumani respingimenti degli immigrati e che venga immediatamente rivista la partecipazione libica all'economia italiana, da Unicredit a Capitalia” . E' quanto dice in una nota dell'Italia dei Valori il senatore Stefano Pedica, capogruppo in Commissione esteri. “A causa del rapporto di sudditanza con Tripoli stiamo perdendo il ruolo di guida nel mediterraneo e la credibilità agli occhi di Bruxelles – continua Pedica – non possiamo permetterci di essere democratici a intermittenza, chiedendo giustizia e libertà all'Iran e poi calpestando gli stessi valori nell'omaggio incondizionato al dittatore libico. L'Italia deve abbandonare il bilateralismo e abbracciare una visione europea dei rapporti con il mediterraneo e della politica sulla immigrazione” conclude Pedica.

BERLUSCONI. PEDICA (IDV): CHIESA INDICA VIA ALLA POLITICA (DIRE) Roma, 17 feb. – “Dall'appello del cardinal Bagnasco all'intervento del direttore di 'Avvenire', la Chiesa indica la via alla politica. In una fase come questa di completa deriva morale e perdita dei valori e' fondamentale per la comunita' ritrovare una guida. Il monito che proviene dal mondo ecclesiastico, deve essere accolto da tutti noi come uno sguardo al futuro in grado di opporsi al modello di societa' che vorrebbe Berlusconi”. Cosi' il senatore dell'Italia dei Valori Stefano Pedica, presidente dei Teoleg, area cattolica del partito. “Da uomo cattolico e da politico- aggiunge- sposo la missione della Chiesa e la necessita' di far veicolare messaggi e prototipi sociali ed etici, alternativi a quelli proposti, sin ora, dalla maggioranza parlamentare. Siamo andati incontro ad una brutta deriva che a livello culturale rischia di apportare danni seri alla mentalita' dei giovani d'oggi, coloro che avranno in mano le sorti del paese domani. Necessario fornire altre voci, altri stereotipi e altre speranze. Accolgo pertanto l'appello della Chiesa”.

COPPIE DI FATTO, CARLINO (IDV): BERLUSCONI LIBERALE A GIORNI ALTERNI (9Colonne) Roma, 17 feb – “Rotondi oggi ha detto una cosa saggia: chi governa deve farsi carico dei diritti di tutti. Ma sbaglia quando dice che Berlusconi ha concesso troppo alla difesa dei valori irrinunciabili della Chiesa Cattolica”. Lo dice la senatrice dell'Italia dei Valori, Giuliana Carlino, che aggiunge: “Il punto è un altro: il Pdl fa il liberale a giorni alterni, quando ne ha voglia. Liberale, il giorno che bisogna difendere i 'vizietti' del premier, assolutista in tema di testamento biologico, liberale quando si tratta di difendere lo strapotere mediatico di Berlusconi, autoritario quando vorrebbe controllare l'operato della magistratura, liberale sui condoni e quando si tratta di vietare le adozioni ai single. Questa mancanza di coerenza non è più tollerabile”. “La realtà – conclude Carlino – è che il populismo di Berlusconi è arrivato alla frutta perché al Pdl manca un progetto politico volto a governare seriamente il Paese”.

Ocse/ Idv: Dati smentiscono parole Berlusconi e Tremonti _Italia in situazione critica, governo si faccia da parte Roma, 17 feb. (TMNews) – “Dopo la surreale conferenza stampa di ieri, con un premier e un ministro dell'Economia che tentavano di fare il resoconto positivo della politica economica degli ultimi due anni, ecco che a smentire le loro frottole arrivano i dati, durissimi, dell`Ocse”. Lo dice in una nota il vice capogruppo dell`Italia dei Valori alla Camera, Antonio Borghesi. “L`Italia è in una posizione estremamente critica – aggiunge Borghesi – è bene che il governo lo ammetta e prenda provvedimenti facendosi da parte e lasciando alla politica la possibilità di andare avanti e di risolvere i problemi reali del Paese”.

BERLUSCONI. LI GOTTI: SU GIURISDIZIONE SMENTITE FANDONIE PDL (DIRE) Roma, 17 feb. – “La notizia secondo cui e' la Cassazione a decidere sulla competenza sul caso Ruby, e non la Corte Costituzionale, rimette ordine alla confusione mediatica organizzata da Berlusconi. Quando mai si e' vista una cosa del genere? Quando mai potrebbe essere la Corte Costituzionale a decidere sull'applicazione di una norma di procedura penale, a meno che non si voglia sostenere l'incostituzionalita' della norma del codice?”. Lo dice il senatore Luigi Li Gotti, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Giustizia. Li Gotti spiega che “il 'precedente Matteoli' deciso dalla Corte Costituzionale, a cui si aggrappa il Pdl, riguardo' la procedura adottata dal tribunale dei ministri in quel caso. Ma il presupposto e' che un tribunale dei ministri venga investito di un processo. Se non c'e' questo presupposto, non potra' mai chiedersi alla Corte Costituzionale di sostituirsi alla specifica competenza della Cassazione e, sempre che ad essa, nei tempi e nelle modalita' previste, ci si rivolga. Basta con le fandonie”. (Com/Vid/ Dire)

MAFIA:STRAGI; LI GOTTI, CHI RIFERI' FRATTURA INTERNA COSCHE? (ANSA) – ROMA, 17 FEB – ''Continua a crescere la zona d'ombra sulla 'trattativa' con Cosa Nostra nel periodo stragista. Le dichiarazioni rilasciate oggi a Firenze del ministro dell'Interno dell'epoca, Nicola Mancino, secondo cui 'sin dal 1992 eravamo in grado di distinguere tra l'ala militarista (Riina) e l'ala che avrebbe preferito arricchirsi con gli affari (Provenzano)', e' un qualcosa ignoto all'epoca. Le forze dell'ordine e la magistratura non hanno mai evidenziato una simile realta', peraltro assumendo che, all'epoca, neanche si sapeva se Provenzano fosse in vita''. Lo afferma in una nota il senatore Luigi Li Gotti, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Antimafia. “Eppure – sottolinea – anche l'ex ministro della Giustizia, Giovanni Conso, ha riferito una analoga cosa, per di piu' aggiungendo che Provenzano aveva fatto sapere la sua ostilita' allo stragismo. Deve riuscirsi a sciogliere questo nodo, assolutamente fondamentale per risalire lungo lo svelamento della trattativa. Non e' possibile che ci sia mistero sulla fonte dell'asserita conoscenza della frattura interna a Cosa Nostra. Quando avremo questa risposta potranno riannodarsi i fili della inquietante trama''.

SALUTE: PALAGIANO (IDV), FAZIO INTERVENGA SU TEST ANTIDROGA PER MEDICI = (ASCA) – Roma, 17 feb – ''Grave e inaudita la notizia, apparsa oggi su un importante quotidiano, di un ginecologo di Napoli che avrebbe esercitato la professione sotto effetto di cocaina. Tale episodio sembrerebbe non isolato, come dimostrerebbe quanto accaduto in Puglia, dove un direttore sanitario, dopo innumerevoli denunce anonime, e' stato costretto ad affiggere in bacheca una circolare in cui invitava medici e infermieri a non far uso di sostanze stupefacenti durante gli orari di servizio''. Lo dichiara in una nota Antonio Palagiano, Responsabile Sanita' del Partito e capogruppo Idv in Commissione Affari sociali. ''Alla luce – aggiunge Palagiano – di questo sconcertante episodio, chiediamo al ministro Fazio a che punto sia l'aggiornamento della lista dei lavoratori con mansioni a rischio, ferma al 2007, che secondo quanto annunciato dal Governo, in base ad un accordo tra il ministero della Difesa, Salute, Interno e Trasporti, prevedeva l'inserimento anche della figura professionale dei medici, infermieri ed ostetriche tra i lavoratori obbligati a sottoporsi a periodici test-antidroga''. ''Tale aggiornamento e' – conclude il responsabile Sanita' Idv -, a tutt'evidenza, non piu' procrastinabile. L'inserimento di medici, infermieri ed ostretriche e' un'assoluta priorita' per chi ha davvero a cuore la tutela della salute dei cittadini e noi chiediamo al ministro Fazio di farsene carico''.

OMSA: IDV; CHI SI FIDO' D'AZIENDA GARANTISCA RICOLLOCAZIONE (ANSA) – BOLOGNA, 17 FEB – ''Purtroppo i timori dell'Italia dei Valori erano fondati. Ora le Istituzioni che hanno difeso la Golden Lady rispondano della sorte delle lavoratrici e dei lavoratori Omsa''. Lo affermano in una nota il segretario regionale Silvana Mura e il responsabile nazionale dipartimento Lavoro, Maurizio Zipponi. ''Avevamo puntato il dito contro l'accordo – spiegano i due esponenti dell'IdV – perche' si dimostrava chiaramente orientato alla chiusura dello stabilimento e alla deresponsabilizzazione dell'azienda. Era evidente che le alternative proposte fossero solo una mera presa in giro, una mancanza di rispetto verso le lavoratrici della Omsa. Come se non bastasse, l'impegno della Golden Lady ad aprire nuovi stabilimenti nel sud Italia e' stato puntualmente disatteso, tanto che oggi l'azienda lascera' a casa altre centinaia di lavoratori in Molise''. Continua il segretario regionale: ''A noi dell'IdV il comportamento dell'azienda, che non sta subendo alcuna crisi, era chiaro gia' da allora, oggi di fronte alla slealta' dell'azienda chiediamo che le istituzioni che ebbero la spregiudicatezza di fidarsi della Golden Lady si facciano garanti del futuro e della ricollocazione delle lavoratrici e dei lavoratori Omsa. Per avere chiarimenti e risposte concrete in merito ad questo caso, diventato ormai tristemente il simbolo della condizione occupazionale femminile – concludono Mura e Zipponi – presenteremo una interpellanza al ministro dello Sviluppo economico e a quello del Lavoro''.

Egitto, de Magistris (IdV): Ue sia compatta e credibile negli aiuti Roma, 17 FEB (Il Velino) – “L'Unione europea deve essere credibile e compatta nel sostenere il popolo egiziano in questa delicata fase di transizione verso la democrazia.” E' quanto dichiarato in una nota dall'europarlamentare dell'Italia dei Valori, Luigi de Magistris, cofirmatario della risoluzione sull'Egitto, adottata oggi a gran voce da un Parlamento europeo unanime. “Il vento di liberta' che soffia sulla Tunisia, l'Egitto, e sta attraversando tutto il Medio Oriente ricorda il 1989 e lo sgretolamento del blocco sovietico. Ma attenzione, – ammonisce de Magistris – il contesto e' ben diverso. Questi paesi sono reduci da cacofoniche, discrepanti e opportuniste relazioni bilaterali con i nostri stati membri e con l'Ue. Il primo ministro italiano, per esempio, definiva Mubarak “un uomo saggio”. Ecco perche' il forte e compatto messaggio del Parlamento europeo contrasta l'assordante silenzio iniziale dell'Alto Rappresentate Ue, Ashton. Non stupiamoci, quindi, se non godiamo di un'incondizionata credibilita' nella regione. E' proprio per questo motivo – continua l'esponente IdV – che l'Ue deve sostenere le libere elezioni e il ripristino dello stato di diritto garante dei diritti umani e delle liberta' fondamentali. I primi passi verso la democrazia sono sempre estremamente delicati ma i suoi principi cardine, come sappiamo bene noi italiani, – conclude de Magistris – si conquistano giorno per giorno”.

REFERENDUM:DE MAGISTRIS,PRIMO PASSO PER LIBERARSI DA SULTANO (ANSA) – ROMA, 17 FEB – “Le manifestazioni di piazza sono una dimostrazione che una 'altra' Italia esiste gia'”. Lo scrive su suo blog Luigi de Magistris, che aggiunge: “Cittadini e cittadine come anelli di una catena rivoluzionaria pacifica, stanchi di vedere il dibattito politico incentrato sui vizi di Berlusconi, sui suoi procedimenti giudiziari, sull'esigenza di garantirgli per legge speciale l'immunita'. Distraendo il parlamento e le istituzioni da quello che dovrebbe essere il loro unico impegno: il bene del paese”. Secondo l'eurodeputato IdV, “a questa societa' civile si rivolge l'Italia dei valori perche' partecipi alla campagna referendaria promossa dal partito, attivandosi perche' il referendum sul legittimo impedimento sia il primo passo in direzione di quelle elezioni nazionali che permetteranno di liberarsi del sultanato pornografico del premier”.

CACCIA: RINALDI (IDV), IL VENETO SFIDA LE NORME UE (ANSA) – BRUXELLES, 17 FEB – ''Il Veneto sfida le norme europee a danno dei contribuenti italiani''. Lo afferma Niccolo' Rinaldi, eurodeputato dell'Italia dei Valori, che ha presentato oggi un'interrogazione alla Commissione europea sul rispetto da parte dell'Italia delle disposizioni di tutela degli uccelli migratori previste dalla direttiva comunitaria. Rinaldi, che chiama in causa la Regione Veneto, sottolinea che si tratta ''di uno dei tanti scandali del nostro Paese visto che la Corte di giustizia con sentenza C-164/09 dell'11 novembre 2010, a causa della legge regionale del Veneto n.13/2005, ha condannato l'Italia per aver violato la direttiva comunitaria concernente la conservazione degli uccelli selvatici e potrebbe generare in ulteriori sanzioni''. ''Mi auguro – aggiunge Rinaldi – che questa interrogazione spinga il governatore Zaia ad una seria riflessione, non solo in difesa dei contribuenti e degli animali, ma per il rispetto della legalita' nel nostro paese contro un modo di fare politica che, per racimolare voti, ha bisogno di provvedimenti ad hoc per ristretti gruppi di persone a danno di molti''.

MILLEPROROGHE: BARBATO (IDV), MISURE IN FAVORE CASTA E ILLEGALITA' = Roma, 17 feb. – (Adnkronos) – Con il decreto milleprorghe si conferma la politica del governo, ''a favore della casta e dell'illegalita' e contro il sud''. E' quanto dichiara il deputato Francesco Barbato (Idv) che oggi, che ha presentato in commissione Finanze alla Camera un parere alternativo al decreto mille proroghe. Nel provvedimento approvato dal Senato e che sara' all'esame della Camera, spiega il deputato, e' stata inserita una norma che cambia le regole in materia di restituzione degli interessi sugli interessi, applicati dalle banche. Le conquiste in materia di prescrizione di azione per la restituzione di interessi anatocistici (cioe' gli interessi capitalizzati trimestralmente), tema di una battaglia vinta con fatica dai consumatori e piccole e medie imprese, ''e' stata cancellata''. Da quest'anno, infatti, i consumatori non potranno piu' richiedere la restituzione degli interessi agli istituti di credito. ''Nello stesso decreto si attribuisce poi a Poste Italiane, ai fini della costituzione della Banca del Sud, la possibilita' di acquistare partecipazioni, anche di controllo, nel capitale di banche. Una norma che sembra di carattere generale, favorendo l'acquisizione di pacchetti di controllo anche di altre banche''. Un'operazione, questa, che serve a fare da ''apripista per il salvataggio di banche ormai 'cotte' a conseguenza, magari, di una conduzione azzardata da parte dei suoi manager''. Il deputato ricorda poi l'inserimento nel provvedimento della ''sanatoria per il cosiddetto manifesto selvaggio che altro non e' se non un'auto assoluzione che si fanno i partiti. O la norma che riporta da 45 a 60 il numero dei consiglieri delle assemblee municipali delle grandi citta' e da 12 a 15 il numero degli assessori, ripristinando il gettone di presenza e aumentando i costi della politica. O ancora indirizzando al nord la maggior parte dei fondi per le emergenze alluvioni la cui copertura al 75% viene sottratta al miliardo di euro precedentemente destinato al risanamento idrogeologico del meridione''.

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