Fli perde altri pezzi al Senato: Franco Pontone lascia per tornare al Pdl

Prosegue l'emorragia senatori dal gruppo del Fli. Dopo l'uscita di Giuseppe Minardi, oggi a dare l'addio al movimento di Gianfranco Fini è il senatore Franco Pontone che, a quanto si apprende da fonti della maggioranza, sta per rientrare nel Pdl. L'uscita di Pontone non è una sorpresa visto che era da tempo in sofferenza verso il Fli ed era rimasto nel gruppo perché il suo addio avrebbe ridotto a nove i senatori finiani con l'impossibilità di formare un gruppo che deve essere di minimo 10 senatori. L'ex amministratore di An starebbe per formalizzare il suo addio in giornata. Con l'uscita ieri di Giuseppe Menardi il Fli al Senato non può più formare un gruppo e questo ha facilitato la decisione di Pontone.Anche Saia pronto ad uscire – “Sto valutando la situazione”. Maurizio Saia, senatore di Futuro e Libertà offre un'impietosa analisi dello stato in cui versa il partito a Palazzo Madama, senza escludere una prossima uscita dal gruppo dei senatori finiani. “Fli, finché non si va al voto, non esiste. Esiste perché ci sono dei parlamentari che hanno messo in gioco la loro faccia e se vogliamo, chi ha lasciato il governo, anche le loro sedie. Finché non c'è questa prova sul territorio elettorale – ha detto fra l'altro Saia ad Affaritaliani.it- credo che la prima preoccupazione di chi governa il partito dovrebbe essere quella di tenere tutti i pezzi insieme”. Ma invece “si sono sminuite le porzioni del partito più moderate: un chiaro segnale verso una nuova rotta non concordata. Alla Camera in bilico Rosso – Il deputato di Fli Roberto Rosso potrebbe sentire nel pomeriggio il Presidente della Camera Gianfranco Fini. Successivamente dovrebbe avere un contatto con il coordinatore del Pdl Denis Verdini. Da settimane Rosso è dato in bilico e pronto a rientrare nella maggioranza. Ai cronisti alla Camera spiega: “Ho lasciato il Pdl per un problema con il vertice regionale piemontese, non per un problema con Berlusconi. Finche nulla si muove su quel fronte, non c'è nulla da dire. Se invece qualcosa cambiasse, osserverei con attenzione la situazione”.Venerdì la riunione della nuova segretaria – Il vicepresidente di Futuro e Libertà per l`Italia, Italo Bocchino, ha convocato per domani alle ore 13, presso la Sala Poli di Palazzo Marini, la prima riunione della Segreteria politica nazionale, composta da membri non parlamentari, indicati durante l`Assemblea costituente di Milano. La Segreteria politica nazionale, di cui sono membri di diritto il segretario nazionale amministrativo, Nino Lo Presti, e il coordinatore nazionale di Generazione Futuro, Gianmario Mariniello, risulta così composta: Foad Aodi – Presidente Associazione Medici Stranieri in Italia; Gianluca Sadun Bordoni – Politologo; Giulio Buffo – Imprenditore; Maddalena Calia – Avvocato, già sindaco di Lula; Alessandro Campi – Professore universitario, politologo; Valentina Cardinali – Ricercatrice Isfol; Monica Centanni – Filosofa, professoressa universitaria; Mario Ciampi – Docente universitario, direttore Farefuturo; Umberto Croppi – Operatore culturale ed editoriale; Marco Cuzzi – Storico, professore universitario; Pierfrancesco Dauri – Primario ospedaliero; Federico Eichberg – Docente Università La Sapienza, dirigente PA; Emmanuel Gout – Manager; Giancarlo Lanna – Avvocato, Presidente Simest; Maria Limardo – Giurista; Marco Marazza – Giuslavorista, professore universitario; Vincenzo Mirone – Presidente Società italiana di urologia; Carmelo Palma – Direttore Libertiamo; Fabrizio Penna – Esperto politiche ambientali, direttore AreaNazionale; Francesca Scopelliti – Giornalista.

Intanto, al Senato nasce il gruppo “Per le autonomie” – Dovrebbe vedere la luce in tempi rapidi un nuovo gruppo che si chiamerà “Per le Autonomie” e che nasce da “una scissione con la componente dell'Udc” Il nuovo gruppo nasce da “una scissione con la componente dell'Udc”, spiega la senatrice Helga Tahler, tra le promotrici dell'iniziativa. “La prima cosa che voglio mettere subito in chiaro – precisa – è che noi non saremo l'equivalente del gruppo dei 'Responsabili' che si è creato a Montecitorio, come pensa qualcuno. No, niente affatto. Noi vogliamo restare dove siamo e cioé in difesa delle autonomie senza schierarci né con la maggioranza, né con il terzo polo, né con la destra, né con la sinistra”. Pertanto la 'nascita' del nuovo organismo parlamentare, sottolinea, “dovrà essere considerata come una scissione dal gruppo unitario che avevamo insieme all'Udc. Ma l'idea è quella di prendere posizione provvedimento per provvedimento. A seconda che le varie norme corrispondano o meno a quelli che sono i nostri convincimenti di autonomia e indipendenza”.Anche Andreotti potrebbe far parte del gruppo – “Interessati a questo progetto – aggiunge Helga Tahler – alcuni senatori che erano nella nostra componente sin dall'inizio come Giulio Andreotti, Manfred Pinzger, Antonio Fosson. Sembrano guardare con attenzione all'iniziativa anche Adriana Poli Bortone, Maria Giuseppina Castiglione e Piergiorgio Massidda”. Tra i nomi che circolano che potrebbero aderire al nuovo gruppo ci sono anche quelli di Raffaele Fantetti e Riccardo Villari. E l'ex Fli Giuseppe Menardi? “Ci siamo parlati ieri per la prima volta – racconta ancora la Tahler – e ha mostrato dell'interesse visto che mi ha spiegato di non voler più restare in Fli, ma di non voler tornare nel Pdl”. E, secondo alcuni “autonomisti”, anche altri possibili “fuoriusciti” di Fli potrebbero aderire all'iniziativa. “La nostra – sottolinea Adriana Poli Bortone – non sarà un'adesione tout court alla politica della maggioranza. Valuteremo caso per caso.Non saremo affatto come i “Responsabili” alla Camera – Per quanto riguarda il federalismo – spiega la Poli Bortone – vogliamo prima capire cosa prevederà davvero alla fine per il Sud.Noi daremo il nostro sostegno a seconda delle circostanze e se si risponderà a quelli che sono i nostri convincimenti. Il gruppo si annuncia piuttosto eterogeneo, ma sembrano obiettivi compatibili”. E' ancora prematuro parlare ora di chi sarà il possibile capogruppo di questa nuova formazione, spiegano, ma quello che si sa è che sarebbero stati avviati contatti anche con alcuni esponenti del Pd come Claudio Molinari ex sindaco di Riva del Garda. Ma perché comunque questa scissione proprio ora? “Al'inizio della legislatura – aggiunge Olga Tahler – avevamo fatto dei patti con l'Udc come quello che riguardava la presidenza del gruppo. Metà della legislatura sarebbe dovuta toccare a loro e l'altra metà a noi. E invece… E poi loro sono entrati a far parte di questo 'Terzo Polo', mentre noi non vogliamo schierarci proprio con nessuno. La nostra forza è l'autonomia e autonomisti intendiamo restare”.17 febbraio 2011Redazione Tiscali

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