Il viceresponsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Nulla impedisce quest’aumento, ma almeno si migliori un servizio che è manifestamente pessimo”
“Facendo un confronto tra il servizio di trasporto pubblico napoletano e quello di un’altra metropoli italiana come Roma, non riesco assolutamente a trovare una motivazione valida a questo rincaro”. Così commenta Angelo Di Mauro, viceresponsabile per la Campania dell’Italia dei Diritti, l’aumento delle tariffe dei trasporti deliberato dalla Regione governata da Stefano Caldoro e che dovrebbe scattare a partire dal mese di aprile, a causa del deficit accumulato dal Consorzio Unico.
“Se nella Capitale i tempi di attesa sono brevi sia per quanto riguarda la metropolitana che per gli autobus – evidenzia l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro -, nel capoluogo campano è impossibile muoversi in tempi ristretti, poiché le attese sono infinite. Quindi, a Roma i biglietti a tempo sono utilizzabili, a Napoli no.
Nulla impedisce quest’aumento, ma almeno si migliori un servizio che in Campania è manifestamente pessimo. Imporre un rincaro richiederebbe un programma, un piano di perfezionamento del servizio ed in questo caso è evidente che tutto ciò non c’è. Dunque, la situazione non cambierà minimamente”.
In ultimo, Di Mauro si sofferma sulla questione economica del Meridione: “Nonostante la cattiva pubblicità dei media, noi campani non vogliamo soldi da nessuno anzi, non ne abbiamo mai voluti. Solitamente ce li hanno dati per poi riprenderseli. Il problema dalle nostre parti è la gestione dei servizi da parte degli amministratori, anche se questa è una difficoltà che ormai si vive in tutta Italia. Al riguardo, basti solo pensare a Roma o a Milano”.
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