Lo storico Ludovico Gatto riferisce che nel medioevo, poiché nelle case abbondava il legname, era sempre latente il pericolo degli incendi, “un vero spettro nella vita cittadina di allora” (Medioevo quotidiano – Editori riuniti, pag. 51). Oggi il medioevo è alle porte di Roma, e il vero spettro è nella vita dei nomadi che abitano in baracche dove non abbonda il legname, ma la plastica con cui sono fatte. Questa volta a rimetterci la vita sono stati quattro bambini dai quattro agli undici anni. Il fuoco è divampato mentre dormivano. E sembra come se fosse la prima volta, e qualcuno dice basta con le baracche di plastica, e pensa ai rimedi, alle porte di ferro per la stalla dopo che i buoi sono scappati. Ma non è la prima volta. Qualcuno se li sentirà sulla coscienza i quattro innocenti carbonizzati? Neppure per sogno, giacché nessuno ha colpa. Nessuno è responsabile. Nessuno. Anzi, poiché siamo nel medioevo, perché non dare la colpa al diavolo? Gli angeli custodi dei piccoli, dormivano anche loro, il diavolo ne ha approfittato e ci ha messo la zampino. Uno zampino infuocato.
Miriam Della Croce