L’ON. PORTA (PD) INTERVIENE ALLA CAMERA A NOME DEL PARTITO DEMOCRATICO SULL’ACCORDO DI COOPERAZIONE CULTURALE ITALIA-SIRIA

Importante intensificare il dialogo, anche culturale, con l’area mediorientale e del mediterraneo; critiche per i tagli del governo alla promozione della cultura italiana all’estero.

Intervenendo in aula, a nome del Partito Democratico, in merito alla ratifica dell’accordo di cooperazione culturale tra l’Italia e la Siria, l’On. Fabio Porta – pur apprezzando e preannunciando il voto favorevole del proprio gruppo al provvedimento – non ha mancato di rilevare in maniera critica come questo accordo viene approvato in un momento di forte crisi della presenza culturale italiana all’estero e di un’ambigua e debole azione del Paese sull’attuale turbolento scenario mediterraneo e mediorientale.

“I tagli ripetuti alle politiche del Ministero degli Affari Esteri per la diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo – ha sostenuto il deputato del PD – hanno reso ormai asfittica e quasi ininfluente tale importantissimo comparto della nostra strategia di presenza culturale sul piano internazionale, rendendo ormai improponibili comparazioni o analogie con le politiche e le risorse dispiegate in settori analoghi da tutti i maggiori Paesi europei”.

“E’ davvero triste che un Paese universalmente conosciuto e rispettato per il suo enorme patrimonio artistico e culturale – ha aggiunto l’On. Porta – debba essere ormai privo di una presenza all’estero adeguata – anche strutturalmente – a tale bagaglio unico e irripetibile; se a tale considerazione aggiungiamo il fatto che la presenza nel mondo di una popolazione di oriundi prossima ai cento milioni di unità dovrebbe essere un ulteriore stimolo e incentivo al rafforzamento di tali programmi di lingua e cultura, allora è facile concludere come in questo contesto la ratifica di questo importante accordo rischia di essere un tassello sicuramente utile ma probabilmente non strategicamente rilevante”.

“Siamo comunque convinti – ha motivato il parlamentare eletto all’estero – che la coincidenza della ratifica dell’Accordo culturale con la Siria con un momento altamente delicato per la cooperazione con l’area mediterranea e mediorientale debba e possa essere un fattore di riflessione nel senso di una rinnovata politica in quella regione; una regione dove ad una presenza economica importante non corrisponde un corrispondente ruolo politico del nostro Paese. Una grave debolezza politica – secondo quanto affermato dall’On. Porta – confermata dall’esclusione nei giorni scorsi dell’Italia dal primo tentativo di risposta europea alla crisi egiziana e dalla successiva stonata e isolata dichiarazione del Presidente Berlusconi a sostegno di Mubarak”.

Nonostante questo contesto critico il deputato ha espresso a nome del PD il sostegno alla ratifica “nella convinzione che tali programmi e accordi vanno nella direzione giusta”, e cioè in quella di una maggiore integrazione internazionale fondata sul ruolo centrale della nostra lingua e cultura.

ITALIA
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