in Italia il Congresso 2011 dei Liberali Democratici Riformatori ELDR

The Role of Liberal Democrats in the Mediterranean Region By Prof. Leoluca Orlando MP, ELDR Party Vice President, Italia dei Valori, Italy
and
Dr. Marc Guerrero, ELDR Party Vice President, CDC, Catatonia-Spain
Introduction
The Mediterranean Sea is often regarded as a fault-line between civilizations. The waters of the Mediterranean separate the European continent from the African one and Middle East, at some points by a distance of only a few kilometres.
The ELDR party recognises the important role that liberalism can play to develop the rule of law and democracy in the region political systems and to respect human rights and fundamental freedoms including freedom of expression and freedom of association, and to combat racism, xenophobia and intolerance.
The ELDR party recognises also the important role that liberalism can play in contributing to the Mediterranean region development process by promoting improved mutual understanding and closer co-operation between peoples.
In this connection ELDR Party recognises the need of new Mediterranean actions to promote liberalism in order to bring peace, freedom, democracy and prosperity in the whole Mediterranean region.
Background
The Mediterranean region includes countries of three continents: Europe, Africa and Asia.
This region is characterized by different political systems: democracy in southern Europe, democracy and authoritarian or nearly authoritarian systems in northern Africa and Middle East countries.
This region is also characterized by the dominant influence of the main monotheistic religions: Christianity, Islam and Judaism.
The Mediterranean region is undoubtedly a fault-line between different civilizations that shows possible frictions and conflicts mainly due to humanitarian reasons, such as migrations and violation of fundamental human rights, economy gaps, demographic challenges, and the diffusion of fundamentalism. It is important to underline, for its implications in the international arena, the Arab-Israeli conflict.
It is another matter of fact that the diffusion and the development of liberal parties and movements, as well as liberalism, faced serious difficulties, with few exceptions, in this region of the world.
The Union for the Mediterranean and some other Mediterranean political and economical platforms, such as the Network of Arab Liberals, are having great difficulties to make steps further, especially in today’s economic crisis context.
Main points of discussion
We believe that the main issues to be focused are the following:
1) The role and the influence of the three monotheistic religions, taking account to the fact that a) southern Europe (mainly Italy, Spain, Portugal and Greece) has been not concerned by the Lutheran and Calvinist Reform, but only by the counter-reformation, giving rise to the central role of papacy under the rule of the Roman Catholic Church; b) northern Africa and Middle East, as a main stream part of the Arab world, are from centuries, and with a new awareness after colonialism, under the exclusive dominance of (never reformed) Islam as a religion as well as a culture; c) Turkey is the unique Muslim country that introduced the concept of secularization in their society and political system, giving rise, at the odd, to a sort of “fundamentalism of the state”; d) Israel, as a state, grew up from the political idea and the mystic of Zionism.
2) The spread of fundamentalism: Muslims countries are facing a dramatic spread of religious fundamentalisms that are racing to a sort of “fundamentalist dictatorship”;
3) The lack of economic, political and social freedom in northern Africa and Middle East countries: in this connection political systems of Arab countries play a crucial role;
4) Appear and growth of the “clerical atheist” character in Catholic countries, such as in Italy;
5) Lack of liberal parties in Arab Countries, Turkey and Israel, and difficulty to emerge of liberal parties in Southern Europe;
Conclusions
In order to face all these challenges mentioned before, the key slogan could be: “modernize Mediterranean trough Liberalism and Peoples Freedom!”
We believe that only an ethical-political, social and economical reform, under the paradigm of liberal and reformist ideas, can give some chance to reach freedom, peace, prosperity and, last but not least, respect of fundamental human rights in the Mediterranean region.
In this connection it must be underlined the issues of the necessary growth of liberal parties and movements around the region.
In order to promote this fundamental and binding goal we suggest organizing 2 political events:

1. Euro-Mediterranean Liberal Leaders Summit (Brussels).
2. Euro-African-Asian Mediterranean Conference to be held, jointly, in Barcelona (Catalonia-Spain), Palermo (Italy), Cairo (Egypt), Istanbul (Turkey) and Jerusalem (Israel).

Leoluca Orlando Marc Guerrero i Tarragó

Il ruolo dei liberal-democratici nell’area mediterranea

Prof. On. Leoluca Orlando, Vice Presidente ELDR, Italia dei Valori, Italia
Dr. Marc Guerrero, ELDR Vice Presidente, CDC, Catalonia, Spagna.

Introduzione:
Il Mar Mediterraneo è, spesso, considerato come una linea di rottura tra civiltà. Le acque del Mediterraneo separano il continente europeo da quello africano e del Medio Oriente, in alcuni punti, con una distanza di soli pochi chilometri.
Il gruppo ELDR riconosce l'importante ruolo che il liberalismo può svolgere per lo sviluppo dello Stato di diritto e della democrazia nei sistemi politici dell’area mediterranea e di rispettare i diritti umani e le libertà fondamentali, inclusa la libertà di espressione e libertà di cooperazione, e per contrastare razzismo, xenofobia e intolleranza.
Il gruppo ELDR riconosce, inoltre, il ruolo importante che il liberalismo può svolgere nel contribuire al processo di sviluppo del bacino del Mediterraneo attraverso la promozione di una migliore comprensione reciproca e una cooperazione più stretta tra i popoli.
A questo proposito, ELDR riconosce la necessità di nuove azioni nell’area mediterranea per promuovere il liberalismo, al fine di portare pace, libertà, democrazia e prosperità nell’intero bacino.

Storia
L’area del Mediterraneo comprende i paesi di tre continenti: Europa, Africa e Asia.
Quest’area è caratterizzata da diversi sistemi politici: democrazia in Europa meridionale, democrazia e sistemi autoritari o semi-autoritari nel nord Africa e nei paesi del Medio Oriente.
Essa si caratterizza anche per l'influenza dominante delle principali religioni monoteiste: cristianesimo, islam ed ebraismo.
L’area mediterranea è, senza dubbio, una linea di frattura tra civiltà diverse, che mostra attriti e conflitti soprattutto per motivi umanitari, come le migrazioni e la violazione dei diritti umani fondamentali, i gap economici, le sfide demografiche e la diffusione del fondamentalismo. E’ importante sottolineare, per le sue implicazioni in campo internazionale, il conflitto arabo-israeliano e altri conflitto locali, collegati in varie forme a conflitti globali
È un dato di fatto che la diffusione e lo sviluppo di partiti liberali e dei movimenti, come il liberalismo, ha incontrato gravi difficoltà, con poche eccezioni, in questa regione del mondo.
L'Unione per il Mediterraneo, e alcune altre piattaforme politiche ed economiche del Mediterraneo, come la rete dei liberali arabi, stanno avendo grandi difficoltà a fare ulteriori passi, soprattutto nel contesto della crisi economica e finanziaria odierna.

Punti principali di discussione
Crediamo che le principali questioni da mettere a fuoco siano le seguenti:
1) Ruolo e influenza delle tre religioni monoteiste, tenendo conto del fatto che
a) in riferimento al sud Europa (soprattutto Italia, Spagna, Portogallo e Grecia) esso non è stato interessato dalla Riforma luterana e calvinista, ma solo dalla contro- riforma, dando ciò origine al ruolo centrale del papato sotto il dominio della Chiesa Cattolica Romana,
b) il Nord Africa e Medio Oriente, come la maggior parte del mondo arabo, è da secoli, e con una nuova consapevolezza dopo il colonialismo, sotto il predominio esclusivo (mai riformato) dell'Islam, sia come religione che cultura,
c) la Turchia è l'unico paese musulmano che ha introdotto in modo più evidente il concetto di secolarizzazione nella società e nel sistema politico, dando vita, per certi versi, a una sorta di “fondamentalismo dello Stato”;
d) Israele, come Stato, si è creato in collegamento anche ad un'idea politica e mistica del sionismo.
2) La diffusione del fondamentalismo: i paesi musulmani stanno assistendo ad una drammatica diffusione dei fondamentalismi religiosi che spesso sfociano in una sorta di “dittatura fondamentalista”;
3) La mancanza di libertà economica, politica e sociale in Africa settentrionale e nel Medio Oriente: in questo contesto i sistemi politici dei paesi arabi hanno un ruolo cruciale;
4) La comparsa e la diffusione del soggetto “ateo clericale” nei Paesi cattolici, come in Italia;
5) La mancanza di partiti liberali nei Paesi arabi, Turchia e Israele, e la difficoltà di emergere dei partiti liberali in Europa meridionale;

Conclusioni:
Per affrontare tutte le sfide summenzionate, lo slogan chiave potrebbero essere: “modernizzare il Mediterraneo attraverso il liberalismo e la libertà dei popoli!”
Crediamo che solo una riforma etico-politica, sociale ed economica, sotto il paradigma di idee liberali e riformiste, può dare qualche possibilità di raggiungere la libertà, la pace, la prosperità e, primariamente, il rispetto dei diritti umani fondamentali nella regione mediterranea.
A questo proposito, vanno sottolineati i temi della necessità di presenza e di crescita dei partiti liberali e dei movimenti in tutta la regione.
Al fine di promuovere questo obiettivo fondamentale e vincolante si consiglia l'organizzazione di due eventi politici:
1. Vertice euro-mediterraneo liberale dei capi di Stato (Bruxelles).
2. Conferenza euro-mediterranea dei Paesi euro-afro-asiatici da tenersi, congiuntamente, a Barcellona (Catalogna-Spagna), Palermo (Italia), Cairo (Egitto), Istanbul (Turchia) e Gerusalemme (Israele).
3. Specifica attenzione al tema in occasione del Congresso ELDR a Roma, nel novembre 2011

Leoluca Orlando

Portavoce IdV Vice

Presidente ELDR

Marc Guerrero i Tarragó
Convergencia Democratica Catalonia
Vice Presidente ELDR

Marc Guerrero i Tarragó
Portavoce IdV Convergencia Democratica Catalonia
Vice Presidente ELDR Vice Presidente ELDR

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