Si riaprono le porte del carcere per Carmine Zagaria (nella foto), fratello della “primula rossa” Michele. Il camorrista è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile napoletana a Cancello Arnone (Caserta) in esecuzione di un’ordinanza del Tribunale del Riesame di Napoli che di fatto ha ripristinato la custodia cautelare in carcere già disposta dal Gip il 17 marzo 2010. Un’ordinanza che aveva permesso di far scattare le manette ai polsi non solo di Carmine ma anche di Nicola Zagaria, padre dei due boss del clan dei Casalesi. Era il 31 marzo: il figlio 43enne era stato arrestato sul molo di Olbia, mentre il padre era stato raggiunto dalle forze dell’ordine a Casapesenna con l’accusa di estorsione. A causa della sua anziana età gli erano stati concessi i domiciliari, mentre Carmine Zagaria fu condotto in carcere, da dove uscì però meno di un mese dopo – 22 aprile – a causa della “mancanza di gravi indizi di colpevolezza”.
Carmine Zagaria è accusato di tentata estorsione aggravata commessa nei confronti di un imprenditore edile impegnato nella realizzazione di diversi appartamenti in provincia di Ferrara. L’edilizia è reputata, secondo la Direzione distrettuale antimafia, il punto di forza del fratello di Carmine, Michele Zagaria, considerato “il re del cemento a livello nazionale”. Che intanto continua la sua latitanza, da ormai quindici anni.
(Ma.De.)