Nasce, piace immaginare, sotto l’auspicio del 150.mo anniversario dell’Unità d’Italia, oltre che con il patrocinio concesso dal Ministero per lo Sviluppo Economico, l’innovativo marchio “Mangitalia”, gestito dall’omonima Associazione in difesa dell'enogastronomia made in Italy.
In questi primi giorni del 2011 il marchio inizia il suo percorso con l'obiettivo di adoperarsi, mediante opportune azioni, perché le genuinità italiane abbiano la visibilità che meritano nel vasto ed ormai globale mercato della ristorazione.
Perché se i locali etnici sono immediatamente identificabili dal cliente, non altrettanto evidente è la natura autenticamente italiana dei servizi offerti da ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, wine bar e via dicendo. O meglio, si tende a darla per scontata, quando potrebbe non esserlo, o esserlo soltanto in parte.
Se, come tutti sanno, nel mondo un’infinità di locali si richiamano solo nominalmente alla cucina italiana, ma non garantiscono la provenienza dei prodotti e la reale conoscenza e pratica della nostra gastronomia, abbiamo ritenuto necessario dare vita ad una associazione che promuova il consumo responsabile e tuteli gli utenti dalle mistificazioni sul territorio nazionale. È noto, a questo riguardo, quanto siano imitati nel mondo i prodotti dell’agroalimentare nazionale, la cui contraffazione, oltre ad essere spesso nociva per gli ignari consumatori a causa della scadente o cattiva qualità degli ingredienti, determina per l’Italia una perdita stimata di ben 2,8 miliardi di euro l’anno . Una cifra enorme, che una concorrenza cinica e spregiudicata sottrae ai nostri produttori e al Pil nazionale.
Non si tratta tuttavia di un mero, benché vitale, calcolo economico. L’immensa varietà dell’offerta dalla nostra produzione enogastronomica nei diversi settori dell’alimentazione non ha eguali e non può venire mortificata da un commercio internazionale che specula e lucra semplicemente avvalendosi di denominazioni assonanti: classico l’esempio del “parmesan” smerciato per autentico Parmigiano, ma i casi analoghi sono innumerevoli e francamente mortificanti.
Gli onesti ristoratori sul nostro territorio, che sono il veicolo primario della qualità servita alla clientela, devono poter concorrere, consapevolmente, alla tutela e alla diffusione dell’autentica cucina italiana e regionale: Mangitalia si rivolge in primo luogo proprio a loro, ne sollecita l’adesione mediante un atto di autocertificazione che rappresenta per l'associazione, ma soprattutto per i consumatori, la presa di coscienza di essere tutori attivi del grande patrimonio culturale rappresentato dalla cucina e dall’enologia italiane e una chiara assunzione di responsabilità.
In quest’ottica la figura del ristoratore acquista un ruolo ed un rilievo determinanti, perché egli si rende attore di una corretta e matura politica di salvaguardia, di lavorazione e di comunicazione del vero prodotto italiano: con l’autocertificazione della effettiva rispondenza del suo operato ad alcuni parametri individuati come fondamentali e indispensabili, il gestore partecipa così in prima persona alla difesa e alla promozione dell’enogastronomia italiana. E poiché la trasparenza è l’arma vincente di un confronto altrimenti condotto sul piano della mistificazione e della reticenza, egli potrà rendersi riconoscibile mediante il marchio Mangitalia che ne attesti l’adesione al progetto.
Un progetto, questo di Mangitalia, che vuole sostenere i ristoratori in un contesto inflazionato da un’offerta spesso indistinta e fornire di riflesso ai consumatori la sicurezza di una scelta ottimale. Ben al di fuori dello “spazio grigio” della appropriazione fraudolenta della qualifica di “italiano” per prodotti e servizi che non lo sono, Mangitalia vuole distinguersi come punto fermo, chiaro e accessibile, sul quale gestori e clienti si incontrino nel comune apprezzamento dell’antica e sapiente civiltà alimentare italiana e regionale.
Nelle prossime settimane i ristoratori di tutta Italia verranno contattati singolarmente per proporre l’adesione all’iniziativa. I ristoratori che aderiranno al progetto garantiranno la gestione italiana del loro locale, un capo-cuoco italiano (o, se non italiano, operante in Italia da almeno 5 anni), un menu tutto italiano e l’uso di ingredienti in cucina provenienti esclusivamente da agricoltura, allevamento, caccia e pesca italiani. Sarà questa la miglior garanzia – cliente abituale o turista che sia – per poter gustare tutta la nostra tradizione enogastronomica.
E in www.mangitalia.it confluiranno tutte le informazioni sui ristoratori, la possibilità di cercarli e di conoscere la loro offerta, le iniziative divulgative, le rubriche sulla cucina italiana e regionale: il tutto in diverse lingue, in modo da calamitare l’attenzione anche dei milioni di turisti stranieri. Con i ristoratori associati Mangitalia, potremo così ben dire: a tavola!