QUEL CHE IL TRICOLORE DIVIDE LA COSTITUZIONE UNISCE

La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni. Se dovessi usare un simbolismo ed una equazione, applicandoli all’ attuale politica italiana non direi proprio che il nostro tricolore abbia tre bande verticali di eguali dimensioni. Da una parte per il 10% di verde leghista, nelle cui mani giace il futuro del paese. Un quasi 60% di un bianco di centro che stenta a riemergere e un 30% di un rosso sinistrato, per la via d’ estinzione. Piu’ uniti di cosi’ si muore: “ Laddove c’e’ il tricolore, v’e’ un italiano confuso”, oserei dire. La bandiera della Repubblica e’ la quinta essenza dell’ Unita’ Nazionale di un Paese e non andrebbe minimamente messa in discussinone. Cio’ che mi preme di piu’ e’ che si sta parlando troppo di tricolore e poco di Costituzione e dei suoi principi inviolabili e fondamentali dei cittadini. A partire dai partiti, troppo presi a cercare di salvare i propri consensi e chiappe. Ho voluto iniziare con l’articolo 12 della Costituzione, perche l’ ultimo dei principi fondamentali, su cui si poggia l’ intera idendita’ del Paese e dell’ Unita’ d’ Italia, senza saremmo un popolo senza futuro:” Uniti nella solidarieta’ nazionale”,, altro che federalismo. Ragion per cui ho deciso di non celebrare i 150 anni dell’ Unita’ d’ Italia, ma abbandonarmi ad una lettura approfondita della nostra Costituzione. Auspicando che lo facessero anche tutti i giovani d’ Italia, il futuro e nelle loro mani e della nostra grande Costituzione. Viva la Costituzione e un Italia una e di tutti

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