Costituzione, con le lacrime

1. Costituzione, con le lacrime
2. La presidenza del Senato come un manganello
3. Contro il nepotismo dei Rettori, potere assoluto ai Rettori e ai Baroni

1. Costituzione, con le lacrime.
Il 14 dicembre a Roma Michela, una studentessa di Pisa, e' andata incontro
a coloro che l'avevano manganellata e li ha fermati leggendo, “con le
lacrime agli occhi”, la Costituzione.
Con la Costituzione si possono fermare i manganelli, ma la Costituzione
non riesce a fermare coloro che, su ordine della Confindustria e di pochi
Rettori, hanno deciso di cancellare quanto previsto dalla Costituzione
stessa: l'autonomia degli Atenei e la liberta' di insegnamento e di ricerca.
Infatti tutti i Gruppi parlamentari hanno accettato quanto pre-scritto
dalla lobby confindustriale trasversale TreeLLLe: il commissariamento del
Sistema nazionale universitario e dei singoli Atenei.
Tutto questo e' stato scritto gia' nel 2003, trascritto nei DDL del PD e
del Governo e, ad ogni costo e con tutti i mezzi, trasformato in legge.
La non-Opposizione votera' contro il DDL, mentre in realta' condivide i
pilastri del DDL stesso. La NON-pposizione al DDL e' confermata
dall'intervento sull'Unita' di oggi della senatrice Franco del PD, che NON
si oppone (non li nomina nemmeno) ai contenuti veri del DDL approvato:
poteri assoluti al Consiglio di Amministrazione e alla presenza in esso
degli esterni (Atenei-ASL), messa ad esaurimento del ruolo dei ricercatori
che comporta la crescita ulteriore del precariato e l'espulsione degli
attuali precari, accentuazione del localismo nel reclutamento e nelle
carriere, conferma del ruolo NON unico dei docenti, commissariamento del
Sistema nazionale degli Atenei con l'ANVUR.
Per leggere l'articolo su Michela, i vari DDL e l'intervento della
senatrice Franco cliccare:
http://www.andu-universita.it/2010/11/05/ddl-mortale/

2. La presidenza del Senato come manganello.
I pochi secondi di gestione assatanata della Presidenza del Senato da
parte della senatrice Rosi Mauro, della Lega (v., tra l'altro, Francesco
Merlo su Repubblica e, soprattutto, la diretta del Senato) sono la sintesi
'eclatante' di una casta politica e, piu' in generale, di una classe
dirigente di alieni abituati a disporre di tutto (Istituzioni,
informazione, ecc.) senza mai rapportarsi al mondo reale, preoccupati solo
di servire i poteri forti.
Un 'sistema alieno' che, per quanto riguarda il DDL, e' rimasto totalmente
impermeabile alle richieste del movimento di protesta: nessun Gruppo
Parlamentare ha ritenuto di potere accogliere e rappresentare le critiche
ai contenuti veri del DDL.
Per leggere l'articolo di Merlo e vedere in diretta la senatrice Mauro
cliccare:
http://www.andu-universita.it/2010/11/05/ddl-mortale/

3. Contro il nepotismo dei Rettori, potere assoluto ai Rettori e ai Baroni.
Con l'obiettivo di avvalorare i contenuti antibaronali del DDL, si e' oggi
denunciata la parentopoli di due Rettori romani.
Il fatto e' che la parentopoli e' solo la manifestazione parziale di un
fenomeno ben piu' vasto che e' quello del nepotismo, cioe' la scelta di
fatto diretta da parte del 'maestro' di chi reclutare e di chi promuovere
nella carriera.
Ma e' piu' facile fare denigrazione e propaganda contro l'Universita' e
approvare norme, incostituzionali e inefficaci, contro parentopoli,
piuttosto che rompere il 'giocattolo' della cooptazione personale, massimo
male dell'accademia italiana.
Per smantellare questo che e' il principale strumento del potere baronale
occorrerebbe eliminare la possibilita' di arbitrio del singolo
'maestro-barone', affidando la scelta dei nuovi docenti e la decisione
sulle promozioni a commissioni nazionali composte esclusivamente da
sorteggiati.
E invece il DDL, con il consenso di tutti i Gruppi parlamentari, accentua
il localismo nel reclutamento e nella promozione dei docenti e quindi
accresce il nepotismo e quindi parentopoli.
E' invece piu' facile e piu' 'utile' attaccare i due Rettori per il
reclutamento di loro parenti, piuttosto che impedire il reclutamento anche
di amici, figli di amici, fidanzate/i, allievi prediletti, appartenenti ad
associazioni e gruppi vari.
Il 'bello' e' che, per punire la parentopoli dei Rettori, con il DDL si
danno ai Rettori poteri immensi anche sul reclutamento e sulle promozioni!
Per leggere alcuni articoli contro i due Rettori di Roma cliccare:
http://www.andu-universita.it/2010/11/05/ddl-mortale/

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