Beppe Grillo: “Referendum spontanei e propositivi senza quorum a livello comunale, regionale, statale. In altri termini, il M5S vuole l'ingresso del cittadino nella politica attiva, evento mai successo fino ad ora. La democrazia dell'uomo massa è il passato, la democrazia dove ognuno conta uno è il futuro”. Caro Grillo mi consol ail fatto che almeno uno condivide esattamente il mio pensiero sui referendum. Questo e’ quando scrivevo una settimana fa senza ahime’ nessun commento o critica. Dimostra che in Italia pochi conoscono la Costituzione o come modificarla in meglio, per il benessere del paese e della democrazia. Le ricordo che occorrono 500 mila firme per un referendum abrogativo del quato comma dell’ articolo 75.
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IL POPOLO E’ SOVRANO SOLO QUANDO PARTECIPA DIRETTAMENTE ALLA VITA POLITICA DEL PAESE
Carmine Gonnella on 07 Dicembre, 2010 00:47:00 | 67 numero letture
“La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.”
Oggi si parla tanto di grande riforme della Costituzione, ma si esclude ancora la riforma dell’ articolo 75 e in particola modo, il quarto comma. Qui non stiamo parlando di fantapolitica, ma di qualcosa che i nostri padtri costituenti non avrebbero mai potuto prevedere, introducendo il quorum del 50+1 ai referendum abrogativi / propositivi .Oviamente dopo l’esperienza fascista pensarono ad un popolo e partiti piu’ partecipe e democraticamente responsabile e amanti della Costituzione. In altri paesi dove non c’e’ quorum le leggi sono piu eque e la politica e’ piu’ seguita dalla stragrande maggioranza. Anche nella democratica Inglilterra dove non esiste il quorum ma i refrendum non sono del tutto vincolanti, il legislatore per non perdere consensi si adegua al volerer popolare. D’ altronde se non esiste un quorum per le lezioni elettorali generali e locali, non vedo perche’ debba ancora esistere per i referendum. L’abolizione del quarto comma dell’articolo 75, non solo invoglierebbe il cittadino ad una piu’ partecipazione alla vita politica del paese, ma potrebbe essere un teterente a quei politici fannulloni e classi politiche, che entrano in politica solo per fare i loro interessi, sapendo che con 500 mila firme il popolo li potrebbe rispedire a casa ancon prima di finire il loro mandato, abrogando ogni loro legge che non rispecchi l’eguaglianza fra i cittadini. Invito alla riflessione…. Noi l’abbiamo gia’ fatto!
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