PARENTOPOLI COME TANGENTOPOLI, NESSUNA OMERTA’ SUL CLIENTELISMO

Autore Stefano Pedica

Come e più di tangentopoli, lo scandalo di parentopoli sta travolgendo l’Italia. Oggi i reati che infestano la politica non sono le mazzette e i finanziamenti illegali ai partiti, ma sono le assunzioni facili, dirette e senza alcun criterio di merito, dei figli, delle amanti, dei nipoti e dei conoscenti. Parentopoli non è solo un problema giudiziario, sul quale la magistratura sta indagando per scoprire eventuali danni erariali o abusi d’ufficio, ma è anche un problema civile al quale la politica deve rispondere con trasparenza e con una nuova “Mani pulite” se vuole evitare il lancio di monetine, come è avvenuto 20 anni fa. Lo scandalo di parentopoli nasce a Roma ma si allarga a tutta l’Italia. Il caso è quello dell’ATAC, l’azienda municipale dei trasporti del Comune di Roma, nella quale sono state fatte oltre 850 assunzioni senza concorso, 400 delle quali solo per autisti. Il meccanismo della chiamata diretta, senza una selezione pubblica basata su titoli ed esami, ha portato ad assumere anche persone controverse: due condannati per fatti di terrorismo nero, come Francesco Bianco dei Nar e Gianluca Ponzio di Terza Posizione, coinvolti nel giro di Fioravanti e di Mokbel per intenderci; una cubista come Giulia Pellegrino, segretaria del direttore industriale di Atac Marco Coletti; gente raccomandata da Alemanno, come il figlio del capo scorta del sindaco; ancora donne e uomini sponsorizzati dal sindacato, come la figlia e il genero di Alberto Chiricozzi, segretario regionale della Cisl; oltre a tutta una sfilza di parenti e amici.
E dopo l’Atac è arrivata l’Ama, l’azienda municipalizzata sempre del Comune di Roma che si occupa di ambiente. Anche qui i posti di lavoro sono stati assegnati senza concorso (75 “impiegati” e oltre 800 netturbini) a numerosi figlioli prodighi: Ilaria Marinelli (figlia del caposcorta del sindaco Alemanno), Stefano Andrini (l’ex estremista di destra implicato anche nell’inchiesta Mockbel che Panzironi aveva promosso amministratore delegato di Ama Servizi), Armando Appetito (che subito dopo l’assunzione in Ama ha sposato la figlia di Panzironi) e Fabio Magrone (assistente dell’europarlamentare del Pdl Roberta Angelilli).
Dopo l’Ama arriverà l’ora degli altri enti controllati da Comune, Provincia e Regione. Così, mentre i raccomandati di parentopoli prendono lauti stipendi pagati dai cittadini non in base ai meriti ma alle conoscenze, le aziende pubbliche hanno pesanti debiti di bilancio: quello dell’Atac ammonta a 120 milioni di euro l’anno, quello dell’Ama a 23 milioni di passivo. Questi buchi non permettono alle aziende di ammodernare il parco dei mezzi pubblici, assumere più autisti, intensificare la raccolta dei rifiuti.
I cittadini insomma ci rimettono due volte: prima perché non riescono a trovare lavoro perché i concorsi non vengono banditi e i posti occupati tramite un sistema clientelare, poi perché subiscono i disagi di autobus e metro e vedono le tariffe rifiuti innalzano ogni anno di più.
Questo sistema clientelare nega al nostro Paese un futuro con una classe dirigente preparata, con servizi pubblici gestiti da persone competenti, con opportunità di lavoro. Blocca lo sviluppo e distrugge l’idea democratica sulla quale i nostri padri costituenti hanno cercato di costruire l’Italia. Parentopoli è la negazione dell’uguaglianza stabilita dall’articolo 3 della Costituzione ed è la morte del diritto al lavoro sancito dagli articoli 35 e 36 della Carta. Di fronte a questa ondata di illegalità, che sta travolgendo il sistema politico e la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, la magistratura e la politica devono far chiarezza e rompere questa rete che crea cittadini di serie A e cittadini di serie B. Anche i cittadini possono fare la loro parte segnalando queste irregolarità. Inoltre, come Italia dei Valori, invieremo una sollecitazione a tutti i ministri, i presidenti di Regione e di Provincia, i sindaci, i dirigenti delle aziende pubbliche perché contribuiscano alla trasparenza, dando pubblicazione dell’elenco dei consiglieri, dei consulenti, degli esperti e dei dipendenti assunti con chiamata diretta negli ultimi cinque anni. La peggiore connivenza con parentopoli è il silenzio e l’omertà.

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy