Palazzo Coardi di Carpeneto

Torino, città riservata dal ricco patrimonio artistico ed urbanistico, offre agli occhi dei turisti ed ai suoi cittadini più distratti, che passano ignari quotidianamente in piazza Carlo Emanuele II, meglio conosciuta come piazza Carlina, uno degli edifici storici più interessanti che la città possieda.
Si tratta di Palazzo Coardi di Carpeneto attualmente sede di abitazioni private, uffici e sede dello IUSE (Istituto Universitario di Studi Europei). Si può ammirare l’esterno od il cortile d'onore attraversando l'androne che si affaccia su Via Maria Vittoria 26 all’angolo di Piazza Carlina, in quella che un tempo era la contrada di San Filippo.
Il palazzo, originariamente di proprietà dei conti Biandrate di San Giorgio, divenne nella seconda metà del Settecento di proprietà di Paolo Coardi di Carpeneto, dopo il matrimonio con Anna Vittoria Biandrate Aldobrandini di San Giorgio. I Coardi, erano una famiglia di ricchi commercianti, d’origine astigiana. In occasione di un programma di ampliamento urbanistico della città voluto da Carlo Emanuele II, il progetto del palazzo fu basato sul modello delle places royales francesi. La via, sulla quale si apriva l’ingresso principale, era considerata un’arteria principale, che permetteva di mettere in comunicazione la Cittadella e la nuova piazza di Po, passando per Piazza San Carlo. Eretto, su progetto di Amedeo di Castellamonte, alla fine del 1600, circa un secolo dopo, il lato est fu soggetto a modifiche dagli interventi di due architetti, Bernardo Vittone e Pietro Bonvicini.
Il palazzo presenta un atrio ricco di raffinati stucchi settecenteschi, mentre nel cortile, sono esposte grandi finestre sovrastate da aperture circolari, dove si possono vedere busti di diversi personaggi, oltre una serie di balconi, corniciature e modiglioni lavorati a stucco. All'interno, vi è lo scalone d’onore che porta alle grandi sale del piano nobile, nelle cui volte, durante i restauri, furono trovati preziosi solai seicenteschi in legno e decori settecenteschi, mentre la volta, dipinta da Domenico Guidobono, è ispirata e riprende parzialmente la Primavera, affrescata dallo stesso pittore a Palazzo Madama nel 1714.
Quando si cammina per le città storiche, come Torino, merita alzare lo sguardo verso l’alto, camminare con la testa tra le nuvole, per ammirare la bellezza che ci circonda e fare un tuffo nel passato.

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