La viceresponsabile per le Mafie e la Criminalità organizzata dell’Italia dei Diritti: “Questi importantissimi risultati devono essere accompagnati da interventi risolutivi da parte della politica”
Roma, 14 dicembre 2010 – “L’operazione congiunta di oggi di polizia e carabinieri contro la cosca Commisso conferma quanto determinata sia l’azione condotta, quotidianamente, dalla Magistratura e dalle forze dell’ordine contro il crimine organizzato”. Federica Menciotti, viceresponsabile per le Mafie e la Criminalità organizzata dell’Italia dei Diritti, elogia il lavoro di quanti si sono prodigati per assestare questo duro colpo al clan ‘ndranghetista di Siderno che ha portato all’arresto di 53 persone.
“Questi importantissimi risultati, tuttavia, rischiano di non essere efficaci sul piano della repressione del fenomeno mafioso – evidenzia la Menciotti -, se ad essi non si accompagnano interventi risolutivi della politica. Che tra i fermati risulti esserci l’ex sindaco di Siderno, Alessandro Figliomeni, accusato di essere inserito a pieno titolo nella cosca, è il segnale che in Calabria, e non soltanto lì, i partiti non prestano l’attenzione necessaria nel selezionare la propria classe dirigente. Infatti, si arriva a candidare, come è avvenuto nelle scorse regionali calabresi, persone in odore di ‘Ndrangheta, fatto che è stato denunziato dall’On. Angela Napoli della Commissione Parlamentare Antimafia”.
L’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro conclude così la sua analisi: “Fintanto che si colpirà il braccio armato della mafia, capace di autorigenerarsi con rapidità, ma non si inciderà sulla sua componente economico-politica, la liberazione dal fenomeno mafioso apparirà come una luce lontana”.