Bucchino: “I tagli “lineari” alla lingua e cultura stanno rimettendo in discussione anche le esperienze più positive”

“Non bastano la qualità del servizio e il coinvolgimento di diecine di migliaia di famiglie per essere risparmiati dai tagli agli interventi per la promozione dei corsi di lingua e cultura italiane che in tutto il mondo stanno destrutturando la rete dei servizi consolidatasi nel tempo. E’ quello che sta accadendo anche in Ontario, che pure nell’ultimo decennio si è caratterizzato nel mondo come una delle realtà in cui i livelli di collaborazione bilaterale tra le istituzioni e l’attività degli enti di gestione dei corsi hanno raggiunto i livelli più soddisfacenti”.
Questa dichiarazione è stata fatta dall’on. Gino Bucchino nel presentare un’interrogazione a risposta scritta che ha presentato al Governo sulla situazione venutasi a creare nell’importante Provincia canadese. Il parlamentare, che è stato eletto nella ripartizione America Settentrionale e Centrale, di cui il Canada fa parte, ha così continuato:
“Stiamo parlando di una situazione che vede nei corsi integrati nel sistema scolastico pubblico e privato una frequenza di circa 28.000 ragazzi; una situazione per la quale l’Ontario, in forza del carattere multiculturale che ispira la sua azione di governo, concorre alle spese di sostegno dei corsi per circa l’80%, a fronte di un 20% di parte italiana. Solo chi ha smarrito la strada del buon senso e si adegua passivamente alla logica dei tagli lineari adottata da questo Governo può accettare di mettere in discussione un’esperienza così consolidata, nella quale per altro gli oneri maggiori della diffusione della nostra lingua sono sostenuti da un altro Governo.
Ora, a causa dell’incertezza che pesa sulla possibilità di continuare da parte nostra a corrispondere con continuità la nostra quota e della diminuzione del contributo del Governo dell’Ontario, il provveditorato delle scuole cattoliche di York ha comunicato all’ente gestore Centro Scuola e Cultura italiana di dovere limitare i corsi a livello pre-elementare e di riservarsi una valutazione complessiva prima del nuovo anno scolastico. Per ora niente di irreparabile, ma potrebbero essere questi i primi segnali di uno smottamento che rischia di diventare una frana. Si tratta di un’eventualità da evitare in tutti i modi, per salvaguardare i legami con una delle nostre più importanti comunità d’origine e per difendere gli interessi e il buon nome dell’Italia in alcuni importanti scacchieri internazionali.
Per questo – ha concluso l’on. Gino Bucchino – ho presentato al Governo un’interrogazione per chiedere che si metta un limite alla politica perversa dei “tagli lineari” e che nei piani di distribuzione delle risorse si abbia l’accortezza di non rimettere in discussione le realtà nelle quali la qualità dei servizi ha raggiunto standard soddisfacenti”.

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Primo firmatario: Bucchino Gino
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO

Ministero destinatario:
• MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI

per sapere / premesso che

– l’esperienza di diffusione e integrazione dell’insegnamento della lingua e della cultura italiane che nel giro degli ultimi decenni si è realizzata nella Provincia canadese dell’Ontario e che ogni anno circa 30.000 utenti, rappresenta uno dei momenti più significativi della presenza culturale del nostro Paese nelle realtà di più consistente insediamento di nostri connazionali;

– tale esperienza è caratterizzata, in particolare, da due profili particolari: la diffusa integrazione dell’insegnamento nel sistema scolastico della Provincia, sia in quello pubblico che in quello privato di ispirazione confessionale, in Canada molto esteso; la partecipazione finanziaria, del tutto prevalente, del Governo dell’Ontario al sostegno dei costi di organizzazione e di insegnamento dei corsi di lingua e cultura italiana, in forza di una consolidata ispirazione multiculturale dei governi di quel Paese;

– il sistema di finanziamento prevede il contributo del Governo italiano, tramite gli enti gestori riconosciuti, che integrano nella misura grosso modo di un quarto l’intervento del Governo dell’Ontario, a conferma dell’interesse che l’Italia ha per la preservazione e la diffusione della lingua italiana anche tra le nuove generazioni;

– di recente, il provveditorato di distretto della scuola cattolica di York ha comunicato al Centro Scuola e Cultura italiana, l’ente con il quale realizza in partnership i corsi di lingua e cultura italiane, di voler procedere per il corrente anno scolastico al taglio di alcuni corsi al livello di insegnamento pre-elementare, a causa della diminuzione dei finanziamenti da parte del governo dell’Ontario, e di riservarsi di valutare la situazione per il futuro prima dell’avvio del prossimo anno scolastico;

– la ricaduta dei tagli lineari sulle voci di bilancio del MAE e, in particolare, su quella riguardante la diffusione della lingua e della cultura italiane all’estero, oltre a limitare nel suo complesso la promozione della nostra cultura nel mondo, rischia di introdurre un elemento di destabilizzazione nell’esemplare sistema di collaborazione tra la parte italiana e il Governo dell’Ontario, con esiti che tendono a moltiplicarsi nel tempo e a determinare situazioni irrecuperabili di allontanamento delle nuove generazioni dalla cultura italiana;

se non intenda rappresentare ai settori di amministrazione che gestiscono l’intervento per la diffusione della lingua e della cultura italiane all’estero l’esigenza di salvaguardare i rapporti più consolidati con le autorità di quei Paesi che intervengono con proprie risorse nella realizzazione di attività formative e culturali di interesse delle nostre comunità.

Bucchino Gino

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