Chiudere gli ospedali di montagna in Calabria significa la fine delle aree interne"

Gli onn. Franco Laratta, Nicodemo Oliverio, Cesare Marini e Maria Grazia Laganà Fortugno al Ministro Fazio e al presidente della Regione Calabria Scopelliti

“Attuare il Piano di Rientro dal deficit sanitario, così come adottato dal presidente Scopelliti, e presto in discussione a livello nazionale, significerebbe una sciagura per le zone interne della Calabria. Immaginare che possano esistere 'ospedali di montagna' con un solo reparto (Medicina) e 20 posti letto, è pura utopia. Gli ospedali di montagna possono continuare ad esistere solo se svolgeranno le funzioni di 'ospedali generali'. Lo afferma l'on. Franco Laratta in una lettera al Ministro della Salute, Fazio, e al Presidente della Regione Calabria, Scopelliti.
“Nel piano di Scopelliti, gli ospedali di Acri, San Giovanni in Fiore, Soveria Mannelli, Serra San Bruno, saranno fortemente ridimensionati, ad un livello tale da poter essere considerati nulla più che un 'momentaneo ricovero'!! Non esistono ospedali con 20 posti letto, che per giunta sospendono l'attività il venerdi, per riprenderla di lunedi.
Abbiamo inventato in Calabria la 'settimana corta della sanità', una cosa goffa e ridicola. Il Ministro della Sanità e il Governo devono sapere che, approvando il Piano di Rientro di Scopelliti, intere e ampie zone di montagna saranno abbandonate al loro destino. La popolazione diminuirà rapidamente, molti centri saranno ridotti a sperduti villaggi di montagna. Un prezzo altissimo che la Calabria non si può permettere. Acri e San Giovanni in Fiore sono cittadine che superano i ventimila abitanti ciascuna, grossi centri con circondari importanti sono anche Soveria e Serra san Bruno. Chiudere quegli ospedali significa lasciare decine di migliaia di persona senza assistenza e senza cura. I piccoli e medi ospedali vanno rilanciati, vanno eliminate le costose duplicazioni di servizi, vanno reinventate le loro funzioni al servizio dei cittadini. Ma chiuderli provocherebbe un costo elevatissimo. Oltretutto, aumenterebbe l'emigrazione sanitaria verso il Nord del Paese, con costi notevoli per le casse del servizio sanitario regionale. E quindi addio ai risparmi previsti.
Il MInistro Fazio verifichi il Piano di Scopelliti e con lo stesso presidente della Regione Calabria si trovino soluzioni alternative che siano sopportabili dalle popolazioni interessate”!
Intanto per il prossimo 6 dicembre il Pd ha promosso a San Giovanni in Fiore una mobilitazione cittadina con un'assemblea pubblica alla presenza di Franco Pacenza, responsabile regionale PD – Sanità; Franco Laratta, deputato; Mario Oliverio, presidente Provinca di Cosenza.

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