“Il discorso di Wikileaks va per molti aspetti rovesciato. Il problema non sono tanto i giudizi dei funzionari delle ambasciate americane su personaggi e situazioni, basati su informazioni spesso opinabili e del tutto superficiali. Il problema autentico e’ costituito dalla debacle a cui e’ andata incontro la struttura diplomatica statunitense che e’ stata bucata e per molti aspetti beffata”.
Lo ha affermato il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto. “E’ ancora da capire se cio’ e’ stato determinato dall’intervento di strutture significative interne o esterne alla amministrazione americana. L’episodio e’ molto preoccupante per la funzione decisiva che gli Stati Uniti esercitano ai fini della stabilita’ mondiale e della lotta al terrorismo. In questo quadro ci sembra evidente che i giudizi espressi su Berlusconi da una funzionaria dell’ambasciata sono tratti pari pari da alcuni giornali italiani nel quadro di un circuito in cui la comunicazione mediatica contro Berlusconi viene riciclata anche all’interno dei canali informativi dell’ambasciata.
Ad essere sottoposto a questo trattamento non e’ solo Berlusconi, ma molti leader mondiali e tutto cio’ si risolve in quello che giustamente il ministro degli esteri Frattini definisce essere una sorta di 11 settembre della diplomazia. In ogni caso e’ evidente che Berlusconi paga anche aspetti di autonomia della sua politica estera sviluppata sempre nel quadro dell’alleanza occidentale. Infatti Berlusconi ha perseguito la politica dell’Italia nel Mediterraneo fondata sulla solidarieta’ con Israele e sull’amicizia con il maggior numero possibile di Paesi arabi, fra cui la Libia che puo’ svolgere un ruolo essenziale sul terreno del controllo dell’immigrazione. Berlusconi ha anche svolto un’azione politica di rapporti con la Russia che e’ essenziale sia per la sicurezza e la lotta al terrorismo sia per l’equilibrio nella utilizzazione delle fonti energie. Tutto cio’ puo’ provocare contrasti d’interesse ma l’Italia ha sempre svolto un ruolo autonomo anche sul piano energetico. L’impegno costruttivo per il futuro deve essere quello di superare con senso di responsabilita’ gli effetti devastanti di questa operazione sul terreno di quella solidarieta’ occidentale che deve rimanere ferma malgrado questi errori”.