Il 15 dicembre 2008, con Decreto del Presidente della Repubblica, è stato sciolto il Consiglio Comunale di Rosarno (R.C.)

Al ministro dell’Interno – Per sapere – Premesso che:

– Il 15 dicembre 2008, con Decreto del Presidente della Repubblica, è stato sciolto il Consiglio Comunale di Rosarno (R.C.) a causa della “sussistenza di forme di ingerenza della criminalità organizzata , rilevate dai competenti organi investigativi “;

– nel Decreto di scioglimento veniva puntualmente riferito che “le ingerenze della criminalità organizzata espongono l’Amministrazione comunale a pressanti condizionamenti, compromettendo la libera determinazione degli organi ed il buon andamento della gestione comunale di Rosarno”;

– durante il periodo di Commissariamento straordinario la Città di Rosarno è rimbalzata alle cronache nazionali per le note vicende che hanno investito gli immigrati clandestini presenti su quel territorio, ma anche per la presenza delle potenti cosche della ‘ndrangheta, Bellocco e Pesce, le quali hanno ormai esteso la loro pervasività anche in altre Regioni d’Italia;

– e’ dei giorni scorsi l’operazione “All’inside 2” che ha evidenziato la collusione tra la ‘ndrangheta di Rosarno, la politica e pezzi importanti dello Stato;

– per il 28 e 29 novembre 2010 è stata indetta la tornata elettorale per il rinnovo delle elezioni amministrative di Rosarno;

– sul sito “Malitalia” , nella giornata di ieri 25 novembre 2010, è stato pubblicato l’articolo “A Rosarno: un voto in odor di mafia?” redatto da Angela Corica;

– nel citato articolo vengono evidenziate le presenze in alcune liste elettorali di candidati facenti parte dell’Amministrazione sciolta per mafia o di loro stetti parenti o di altri collusi o imparentati con uomini delle locali cosche delle ‘ndrangheta ;

– le citate presenze, lo scioglimento del Consiglio Comunale nel dicembre 2008, e la recente operazione “All’inside 2”, stanno creando grosse preoccupazioni in quella Città;

– durante la predisposizione delle liste, secondo quanto riferito da alcuni quotidiani regionali, un noto esponente politico della provincia di Reggio Calabria si sarebbe scagliato contro i Magistrati e la Prefettura definendoli ”stupratori della democrazia”:

– se non ritenga necessario ed urgente revocare le elezioni indette per il 28 e 29 novembre 2010; in caso contrario, definire le iniziative utili a garantire gli adeguati controlli affinché venga impedito l’inquinamento del voto da parte degli uomini della locale ‘ndrangheta.

On. Angela NAPOLI

Roma 26 novembre 2010

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