Sono 347 le persone che lunedì hanno perso la vita in occasione della popolarissima Festa dell’Acqua, a Phnom Penh (Cambogia). Secondo un rapporto governativo la tragedia e' stata originata dalla convinzione della folla, che il ponte su cui erano stesse per crollarescatenando un’incontrollabile fuga. La maggior parte delle persone sono morte per soffocamento, nella calca, anche se si stanno accertando altre cause: scosse elettriche generate dall’acqua gettata sulla folla dagli idranti della polizia, che avrebbe fatto contatto con le luminarie con cui era addobbato il ponte.
Al momento, dei ragazzi sostenuti da ECPAT in Cambogia, solo uno sembra essere stato coinvolto nell’incidente. Il ragazzo ha riportato ferite da schiacciamento su gambe e torace. E' ancora spaventato, e se l'è vista brutta, ma adesso sta bene. I suoi padrini italiani sono stati avvertiti. Ci vorrà una settimana per accertare che tutti i bambini stiano bene, ci confermano gli operatori locali, che si stanno recando in tutte le scuole.
ECPAT ci tiene a specificare che qualora ci fossero delle novità, in merito ai bambini coinvolti, provvederà a comunicarle ai sostenitori italiani.