Una severa legge contro la profanazione delle anime

Una notizia importante. Milo Infante, il conduttore che assieme a lamberto Sposini, ha battuto il record per numero di trasmissioni dedicate alla tristissima vicenda di Avetrana; Milo Infante, l'avetranodipendente, il conduttore che sarà ricordato nella storia della televisione per aver chiesto con sconcertante disinvoltura, alle ore 14, 20 del giorno 8 ottobre (Rai 2): “Ma lo zio, dopo averla uccisa, l'ha violentata subito o dopo ore?”; Milo infante, il 24 novembre, dopo la serie interminabile di trasmissioni sulla sventurata quindicenne uccisa, finalmente ha cambiato argomento. Ha parlato del delitto di Perugia. All'immagine della ragazzina uccisa, ha sostituito l'immagine dei fidanzati di Perugia, ovviamente mentre si scambiavano il notissimo bacino. Milo Infante ha smesso (per quanto tempo, di grazia?) di dedicarsi alla quindicenne uccisa ad Avetrana. Io non so se esiste la sopravvivenza dell'anima, però sono certo certa che se esiste, la povera ragazzina morta, dall'aldilà, sarà più disposta a perdonare il suo uccisore che a perdonare questi signori della televisione che non la lasciano riposare in pace. Ci vorrebbe una severa legge contro la profanazione della anime.
Elisa Merlo

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