MASS-MEDIA, POLITICI, MA ANCHE GLI ITALIANI ….SI CHIEDONO SE SARA’ POSSIBILE RIPIANARE IL DEBITO PUBBLICO ?

EURO 1.850.000.000.000 pari a LIRE 3.600.000.000.000.000

Osservo, ormai con preoccupante ed assidua regolarità quanto scrivono i quotidiani, come operano i politici e come si comportano gli Italiani e, ahimè, mi par di poter dedurre che, tutti o quasi, non si accorgono che l’Italia, per certi versi, è messa peggio della Grecia, alla quale, come scrissi mesi fa, esattamente nel settembre di quest’anno, non sarebbe bastato (e non basta) il prestito di 110 miliardi di euro erogato da UE-FMI. Infatti, come lo confermano gli eventi di questi giorni, la Grecia avrà, anzi ha, bisogno di un’ulteriore iniezione di altri miliardi per coprire il buco di 6,1 miliardi di Euro riveniente dal non rimborso di parte dei 110 miliardi erogati , cifre che rappresentano poco più di un anestetico a fronte di una situazione socio-economico esplosiva che, vedrà anche l’Italia in questa gravissima situazione. Ma questa, per i giornali, è una notizia che non fa notizia. Specie de detta da un cittadino qualunque.

Ricordiamoci che fino a qualche mese fa il debito della Grecia era intorno al 130% del PIL e che l’Italia ora sta marciando “allegramente” verso il 120%, senza che il governo abbia mai a sfiorare questo tasto, dicendo anzi che tutto va bene, anzi benissimo (Tremonti docet !). Non andrebbe sottaciuto, per chi ha la memoria corta o non vuol ricordare di proposito, che il precedente governo aveva lasciato una situazione debitoria di molto inferiore all’attuale (si fa per dire) pari al 104 % del PIL, tra l’altro in via di riduzione, accompagnata da inflazione che lambiva lo zero.

Facendo i conti della serva, (non quelli del povero Tremonti che sarebbero devianti), e voglio dirlo senza fare del terrorismo mediatico, che la posizione dell’Italia è quanto mai a rischio “fallimento” e che, se non fosse stato per l’Euro che a suo tempo l’ha salvata dalla catastrofe economica, saremmo sicuramente arrivati molto prima al così poco ambito traguardo a cui è pervenuta di recente la Grecia. Non mi meraviglierei che, sotto banco, si stesse già escogitando qualcosa – da parte di questo governo – per imporre agli Italiani una sorpresa costituita da “lacrime e sangue”, magari battezzandola con altro nome, memori che il berlusconismo ormai ci ha abituato all’uso disinvolto della manipolazione sofistica della verità (dire infatti che il problema delle immondizie a Napoli è stato risolto mentre si trova allo statu quo ante è solo uno dei tanti esempi , se vuoi anche non pertinente, ma che si attaglia perfettamente anche al caso che sto trattando).

Lacrime e sangue, dicevo. E lo ripeto. E’ notorio che i debiti normalmente vanno pagati e che, ad un certo punto, non è più possibile procrastinarne la scadenza perché qualcuno può importelo con la forza delle leggi oppure – come succede privatamente in qualche contesto mafioso poco raccomandabile – …tirandoti il collo, alla stessa stregua di quando si tira il collo ad una gallina a fini alimentari… e Marchionne, a.d. della Fiat, ha ragioni da vendere quando si esprime “Fiat migliore senza l’Italia”, al di là dei pregressi aiuti che la casa automobilistica torinese ha avuto dai vari governi.. E noi, siamo di fronte a questo bivio, oltre il quale non si può più andare. I nostri 1.850.000.000.000 di Euro del debito devono infatti essere pagati e non si può aggiungere più nemmeno un euro a questa posizione debitoria, in quanto il sistema potrebbe saltare da un momento all’altro. Siamo già stati estromessi in parte dai mercati finanziari internazionali, i cittadini non sottoscrivono più le obbligazioni come una volta, (titoli a suo tempo considerati sicuri al 100 % rispetto al pericolo del mercato azionario), non solo perché non rendono quasi più niente, ma anche perché corrono il rischio di non essere più rimborsate alla loro scadenza. Anch’io, non mi sottraggo a questa preoccupazione.

Ma come si potrà affrontare questo debito pubblico ? E soprattutto si potrà farlo ? Quanti anni ci vorranno per alleggerirlo almeno della metà ? Come si potrà mai fare se non esistono fonti di rimborso ? Facciamo a meno di pagare ?
Fatti i calcoli della serva a cui mi sono riferito prima, mi pare che onorare detto debito (meglio sarebbe dire …disonorare la sua staticità), sia ormai diventato impossibile, a meno che, ai circa 10/15 milioni di salariati e pensionati e agli altrettanti di precari, si imponga con la forza di sacrificare le già scarse entrate per diversi anni. Come ? Dimezzando salari e pensioni, in base alla politica di “lacrime e sangue”, atteso che ben difficilmente ci sarà qualcuno che deciderà di pagare il nostro debito con la motivazione…”regalo di Natale”. E chi ce li ha i soldi, è notorio, se li tiene e le strade per nasconderli ce ne sono a bizzeffe… paradisi fiscali docent !

Vorrei pertanto concludere dicendo a chi avrà la bontà di leggermi che questo mio intervento non è certamente suffragato da dati scientificamente realistici, ma che avrebbe come unico scopo quello di far fare una riflessione sul momento che sta attraversando l’Italia rispetto al quale sembra che, per gli Italiani, soprattutto per i nostri politici, questo sia un problema che riguarda gli altri…
Vorrei solo suggerire a chi mi legge di fare qualche calcolo sulla base dei dati che seguono, dati pressappochistici fin che vuoi, ma necessari per la formulazione delle seguenti ipotesi.

Se la forza lavoro in Italia è pari a circa 10 milioni nel precariato (calcolo ipotetico: 1000 euro al mese) ed altrettanti sono quelli a tempo indeterminato, ossia i salariati a cui vanno aggiunti i pensionati che sono a tempo…determinato purtroppo per ovvi motivi (calcolo ipotetico anche qui : 1500-2000 euro al mese, non dimenticando che c’è chi prende anche 5-10.000 euro al mese), provate a fare il calcolo della serva e vedrete che, per pagare 1.800.000.000.000 di euro quali sono quelli del debito pubblico, sarebbe necessario che tutti stessero per qualche anno senza essere pagati, o pagati a metà…. Vale a dire, lavorare quasi gratis, mangiando poco….

Quando incominciamo, Ministro Tremonti ? O forse ha già pensato a questo senza dire nulla ? O peggio, ci farà una sorpresa, vendendo l’Italia alla Fininvest di Berlusconi ? Magari con l’accollo del debito…

Arnaldo De Porti

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