“ Giornate dell’ Emigrazione “ — Meeting alla Camera dei Deputati

Giovedì 14 ottobre si è svolto alla Camera dei Deputati, Palazzo Marini, un convegno promosso dall’ associazione Asmef, dal Ministero degli Affari Esteri, e dalla Regione Campania. Per quest’ ultima è intervenuto l’ assessore alle Politiche dell’ Emigrazione, Severino Nappi; per il Ministero, il direttore generale per gli Italiani all’ estero e le Politiche migratorie , dott. ssa Carla Zuppetti, con una lettera del sottosegretario Alfredo Mantica. Il meeting, dal titolo “ Il flusso migratorio meridionale nell’ Italia post- unitaria: centralità del porto di Napoli nell’ emigrazione verso le Americhe “ e che ha visto la partecipazione di studiosi di alto profilo, come Catia Monacelli, Luca Bianchi, Tiziana Grassi, Maddalena Tirabassi, ed altri, si inserisce nell’ ambito della rassegna “ Giornate dell’ Emigrazione” , giunta quest’ anno alla V edizione, che prevede una serie di incontri sui territori del Sud Italia, uniti ad approfondimenti culturali ed artistici sul grande tema della storia dell’ emigrazione italiana, con una tappa estera, dove, presso le sedi di ambasciate e consolati, si incontrano le comunità di nostri connazionali all’ estero.
Si è iniziato con New York, quindi Buenos Aires nel 2009; quest’ anno la destinazione è San Paolo, in Brasile. Siamo partiti cinque anni fa quasi per gioco, presentando a Castellabate nel Cilento, un volume di letteratura italo- americana, scritto per Mondadori da uno dei principali studiosi impegnati sull’ argomento, Francesco Durante. Si era pensato di non limitarsi alla semplice discussione sui temi del libro, ma di ampliare la visibilità, con una mostra fotografica, ed una rappresentazione teatrale, ambientata nella New York degli anni 20. Ottenemmo un enorme successo di pubblico, mediatico, ed attenzione dalle istituzioni. La Regione Campania in particolare ci invitò ad andare avanti, sostenendo l’ iniziativa.
Abbiamo poi cercato di crescere, innovando e diversificando; ed i successi si son ripetuti. Non sto qui a riportare il percorso storico in dettaglio (riscontrabile sul sito www.asmef.it ) , ma approfitto dello spazio per indicare qualche significato, e cioè cosa ci spinge ad impegnarci su questi temi. Siamo convinti che esista una distanza, tra il forte senso di identità nazionale e di legame con il nostro Paese che tantissimi emigrati hanno, e quanto l’ Italia faccia per loro. Una sorta di doppia velocità, inaccettabile, per nessun motivo. I nostri concittadini non chiedono soldi né benefici materiali di altro tipo (anzi, in molti casi son disposti a concederne) . Essi chiedono prevalentemente di far parte a tutto tondo del loro Paese di origine, potendo così vivere il loro senso di appartenenza, di identità. Specie il Mezzogiorno d’ Italia potrà trarre grandi ritorni, oltre che una indubbia e sana sensazione di giustizia morale, da una operazione a largo respiro tesa a raggruppare tutti gli Italiani d’oltreconfine, in una sorta di grande comunità internazionale.
Certo, i nostri tour culturali non hanno alcuna pretesa di risolvere il problema. Ma vogliamo dare un segnale, una indicazione netta in tal senso, che possa risvegliare le coscienze di tutti. Prezioso al proposito è il contributo di Rai Internazionale, che ringraziamo, con il quale si sta portando nelle case di trenta milioni di connazionali sparsi qua e là nel mondo i nostri messaggi. Arrivederci quindi a San Paolo, da dove non mancheremo di far pervenire le nostre impressioni sugli interessanti incontri previsti

Salvo Iavarone / Presidente Asmef
presidenza@asmef.it

Giovedì 14 ottobre si è svolto alla Camera dei Deputati, Palazzo Marini, un convegno promosso dall’ associazione Asmef, dal Ministero degli Affari Esteri, e dalla Regione Campania. Per quest’ ultima è intervenuto l’ assessore alle Politiche dell’ Emigrazione, Severino Nappi; per il Ministero, il direttore generale per gli Italiani all’ estero e le Politiche migratorie , dott. ssa Carla Zuppetti, con una lettera del sottosegretario Alfredo Mantica. Il meeting, dal titolo “ Il flusso migratorio meridionale nell’ Italia post- unitaria: centralità del porto di Napoli nell’ emigrazione verso le Americhe “ e che ha visto la partecipazione di studiosi di alto profilo, come Catia Monacelli, Luca Bianchi, Tiziana Grassi, Maddalena Tirabassi, ed altri, si inserisce nell’ ambito della rassegna “ Giornate dell’ Emigrazione” , giunta quest’ anno alla V edizione, che prevede una serie di incontri sui territori del Sud Italia, uniti ad approfondimenti culturali ed artistici sul grande tema della storia dell’ emigrazione italiana, con una tappa estera, dove, presso le sedi di ambasciate e consolati, si incontrano le comunità di nostri connazionali all’ estero.
Si è iniziato con New York, quindi Buenos Aires nel 2009; quest’ anno la destinazione è San Paolo, in Brasile. Siamo partiti cinque anni fa quasi per gioco, presentando a Castellabate nel Cilento, un volume di letteratura italo- americana, scritto per Mondadori da uno dei principali studiosi impegnati sull’ argomento, Francesco Durante. Si era pensato di non limitarsi alla semplice discussione sui temi del libro, ma di ampliare la visibilità, con una mostra fotografica, ed una rappresentazione teatrale, ambientata nella New York degli anni 20. Ottenemmo un enorme successo di pubblico, mediatico, ed attenzione dalle istituzioni. La Regione Campania in particolare ci invitò ad andare avanti, sostenendo l’ iniziativa.
Abbiamo poi cercato di crescere, innovando e diversificando; ed i successi si son ripetuti. Non sto qui a riportare il percorso storico in dettaglio (riscontrabile sul sito www.asmef.it ) , ma approfitto dello spazio per indicare qualche significato, e cioè cosa ci spinge ad impegnarci su questi temi. Siamo convinti che esista una distanza, tra il forte senso di identità nazionale e di legame con il nostro Paese che tantissimi emigrati hanno, e quanto l’ Italia faccia per loro. Una sorta di doppia velocità, inaccettabile, per nessun motivo. I nostri concittadini non chiedono soldi né benefici materiali di altro tipo (anzi, in molti casi son disposti a concederne) . Essi chiedono prevalentemente di far parte a tutto tondo del loro Paese di origine, potendo così vivere il loro senso di appartenenza, di identità. Specie il Mezzogiorno d’ Italia potrà trarre grandi ritorni, oltre che una indubbia e sana sensazione di giustizia morale, da una operazione a largo respiro tesa a raggruppare tutti gli Italiani d’oltreconfine, in una sorta di grande comunità internazionale.
Certo, i nostri tour culturali non hanno alcuna pretesa di risolvere il problema. Ma vogliamo dare un segnale, una indicazione netta in tal senso, che possa risvegliare le coscienze di tutti. Prezioso al proposito è il contributo di Rai Internazionale, che ringraziamo, con il quale si sta portando nelle case di trenta milioni di connazionali sparsi qua e là nel mondo i nostri messaggi. Arrivederci quindi a San Paolo, da dove non mancheremo di far pervenire le nostre impressioni sugli interessanti incontri previsti

Salvo Iavarone / Presidente Asmef
presidenza@asmef.it

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