CALDEROLI – FINANZIARIA: "SPIACE CHE CAMERA DEI DEPUTATI ABBIA DICHIARATO INAMMISSIBILI NOSTRE PROPOSTE PER RILANCIARE LA CRESCITA"

“Mi spiace dover constatare che la maggior parte delle tante proposte che abbiamo presentato nel maxi emendamento, proposte finalizzate a dare una scossa alla crescita e alla competitività dell’Italia, siano state dichiarate inammissibili dalla Camera dei Deputati.

Dei 10 articoli del maxi-emendamento presentato ieri sera dal Governo, infatti, gli articoli da 2 a 7 costituivano le nostre proposte per il rilancio del Paese e coprivano settori cruciali per la nostra economia, dagli appalti all’edilizia, dalle assicurazioni agli oneri per le imprese ed erano state fortemente sostenute dalle categorie produttive.

Si trattava di misure auspicate da importanti 'think tank' come “Italia decide” o “Aspen”, concordate con i Ministeri competenti.

Avevamo pensato di semplificare le procedure di affidamento dei contratti pubblici intervenendo su aspetti cruciali, quali i requisiti di partecipazione alle gare, le soglie delle procedure negoziate, il project financing “di terza generazione” e l’approvazione dei progetti della “legge obiettivo”.

Avevamo proposto di abolire gli arbitrati e di limitare il ricorso alle riserve, che oggi fanno lievitare il costo degli appalti pubblici: i questo modo le relative controversie avrebbero avuto una corsia preferenziale di giudizio presso la Corte d’appello, saltando il primo grado.

Avevamo lanciato una politica di riqualificazione urbana per agevolare gli interventi di sostituzione edilizia di immobili dismessi, incentivando le demolizioni e successive ricostruzioni oggi bloccate da mille paletti.

Avevamo snellito alcune procedure in materia urbanistica ed edilizia consentendo, ad esempio, di approvare i piani attuativi conformi allo strumento generale direttamente da parte della giunta comunale.

Avevamo costruito misure forti per la lotta alle frodi assicurative, i cui costi sulle società di assicurazioni alla fine si ripercuotono in un aumento dei premi per tutti i cittadini.

Avevamo immaginato un filtro efficace alle proposte normative che recassero nuovi oneri a carico dei cittadini e delle imprese, riconoscendo – primi al mondo insieme al Regno Unito – l’esistenza di un “limite massimo di sopportabilità” degli oneri burocratici a carico dei privati, che non può più essere ampliabile indefinitamente e senza alcun controllo, come oggi avviene.

Purtroppo, tutte queste proposte per dare una scossa alla crescita e alla competitività dell’Italia sono state invece dichiarate inammissibili dalla Camera dei Deputati.

È rimasta soltanto la previsione relativa all’ “IVA sull’invenduto”, che allunga il termine di quattro anni di esenzione da IVA per le cessioni di fabbricati o di porzioni di fabbricato: in un momento di grave crisi del settore edilizio, pretendere oggi dalle imprese di rivendere gli immobili entro quattro anni comporta un costo davvero eccessivo.

Si tratta comunque di una misura importante, che speriamo possa essere rapidamente approvata dal Parlamento.

Per tutto il resto, non ci arrendiamo.

Se ce ne saranno le condizioni, ci attiveremo per riproporle tutte queste nostre proposte, appena possibile, in un decreto legge.

Perché tra le tante chiacchiere, la cosa più “indifferibile e urgente” è proprio rilanciare, con misure forti, l’economia del nostro Paese”.

Lo afferma il Ministro per la Semplificazione Normativa e Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord, sen. Roberto Calderoli .

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