E’ vero o non è vero, meglio essere superstiziosi

Grattatio pallarum omnia pericola fugant…

La superstizione è comune in molti Paesi, è presente nelle più disparate culture e tradizioni. Si vede che è una necessità.

Non è facile ammettere di essere superstiziosi. E’ sconveniente che una persona intelligente cada vittima di credenze alle quali attribuire dei significati che hanno dell’esoterico. Eppure, molti lo sono, ma negano “sono cose da ignoranti” affermano con disinvoltura

L’aggettivo “superstizioso” significa «quello che sta sopra», deriva dal latino superstitionem che a sua volta deriva da superstare: ciò che “sta oltre”.

La ragione non può e non è di grande aiuto al cospetto di fatti inspiegabili che stanno “oltre”, riguardo ad avvenimenti che non necessariamente esigono, in fin dei conti, una spiegazione.

La fede in una religione ci aiuta ad acquietare le ansie, ad accettare anche l’imponderabile e l’esistenza dell’Onnipotente, ma se uno specchio si frantuma scivolandoci dalle mani, allora si temono guai, guai veri e per ben sette anni.

La superstizione è comune in molti Paesi, è presente nelle più disparate culture e tradizioni. Si vede che è una necessità.

I napoletani sono quelli che, più di tutti, hanno fama di essere superstiziosi. Temono il gatto nero, evitano di passare sotto una scala ed il numero 17 è “la disgrazia”. Il rimedio principe contro queste iatture, è l’amuleto: zampinie di volpe, corni, gobbetti, ferri di cavallo, trecce d’aglio ecc…

Ma la superstizione va al di la dei confini nazionali della regione di Pulcinella. E’ un fenomeno mondiale.

In Bulgaria, non si deve mai uscire di casa con il piede sinistro, una volta usciti, meglio non ritornare indietro soprattutto in occasione di un esame, in caso contrario, si rende necessario versare dell’acqua davanti alla porta e camminarci sopra. Se si fa un elogio, bisogna far finta di sputare subito dopo addosso all’elogiato per evitare che sia colpito da malocchio.

In Cina, si va a caccia di tutto quello che contiene il numero 8, rifuggendo con cura il numero 4 perché la sua pronuncia è simile a “morte”.

Gli equadoregni di campagna, hanno un pupazzo vestito con abiti tipici, l’Ekako, al quale si rivolge solo il capo famiglia. Se ben curato porterà abbondanza e ricchezza.

In Equador non si devono avere rapporti sessuali in auto e per scongiurare il malocchio è necessario buttarsi addosso la pipì.

I filippini, per non sfidare la fortuna, evitano di tagliarsi i capelli e le unghie dopo il tramonto.

In Polonia, a sedersi in un angolo del tavolo, si rischia di non sposarsi. In presenza di una donna incinta, per evitare parti prematuri, non bisogna lasciare porte, armadi o finestre aperte. Non si devono regalare fazzoletti e nelle città bagnate dal mare se si accende una sigaretta con una candela, allora un uomo morirà in acqua.

In India è meglio non incontrare un prete, una suora, una vedova o un funerale. In caso di morte è indispensabile prendere le giuste misure della cassa del morto perché, altrimenti se troppo lunga o troppo larga, potrebbe esserci un altro funerale a breve termine.

In Marocco non si fischia in casa se si vuole che non rimanga vuota. I buoni propositi sono accompagnati sempre dalla frase “inshallah” (se Dio vorrà). Soprattutto il cibo deve essere preso con la mano destra dicendo “bismi Allah” (in nome di Dio) così come “bissahha” per augurare buone salute quando qualcuno è reduce da un acquisto. Se una persona sta bene su dice “khamsa u khmis” contro il malocchio.

In Russia, i bambini non devono muovere le gambe mentre mangiano perché rischiano di dondolare il diavolo Se le ragazze non puliscono il tavolo dopo aver mangiato, possono essere lasciate dai fidanzati nel bel mezzo di un ballo e se la moglie lecca il cucchiaio mentre cucina, suo marito diventerà calvo.

In Senegal non si deve mangiare dove si è cucinato né vedere una persona morta alle prime ore del mattino. Qui si adotta un amuleto, il gris-gris, confezionato da uno stregone contenente 4 elementi: il sale, l’incenso, l’acqua ed il fuoco.

In Romania, oltre alla paura per i vampiri, il battito della palpebra dell’occhio sinistro, annuncia una brutta notizia. Se a battere è la palpebra destra, allora la notizia sarà buona.

A quanto pare, allora, tutto il mondo è paese. Che male c’è ad appendere un ferro di cavallo dietro l’uscio di casa o posizionare una noce con tre costole in un anglo della casa per preservare dai terremoti o farsi una grattatine ai cosiddetti?

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